Bloccati gli scrutini al liceo di Castelbuono
La decisione è maturata spontaneamente dopo lo sciopero generale del 5 maggio. Non è piaciuto ai docenti del liceo l’atteggiamento del governo Renzi rimasto, a loro giudizio, insensibile alle proteste del mondo della scuola.
Diversi i punti della riforma contestati dai docenti. Solo per citarne qualcuno: dai super poteri dei presidi, che di fatto sarebbero trasformati in veri e propri “sceriffi”, a un piano assunzioni che non sembra tener conto della sentenza della Corte di Giustizia Europea del 24 novembre 2014; dai finanziamenti alle scuole private, ancorché sotto forma di sgravi fiscali, al possibile ingresso dei privati nella gestione della scuola di Stato. A venir meno sarebbe, secondo la maggioranza dei docenti, la libertà di insegnamento sancita dall’art.33 della Costituzione.
Il timore dei docenti rimane sempre lo stesso: che dietro lo slogan della “Buona scuola” si possano celare interessi lobbistici, comunque non rispondenti alle reali esigenze della scuola pubblica italiana.
Caricamento articoli correlati...