Index Awards 2015: Lirio Abbate in nomination tra i 17 che lottano per la libertà di espressione

Index on Censorship è un’organizzazione internazionale che promuove e difende il diritto alla libertà di espressione. Index è stata fondata nel 1972 quando cominciò a pubblicare le storie mai raccontate dei dissidenti dietro la cortina di ferro.
Oggi, lotta per la libertà di parola in tutto il mondo, sfidando la censura quando e ovunque si manifesti.
Index utilizza una combinazione unica di giornalismo e campagne d’informazione per difendere la libertà di espressione di coloro che devono affrontare la censura e la repressione, tra cui giornalisti, scrittori, utenti dei social media, blogger, artisti, politici, scienziati, accademici, attivisti e cittadini.
Index ritiene che la libertà di espressione è il fondamento di una società libera e approva l’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che recita: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione”.
Selezionati tra più di 2.000 candidature, l’elenco ristretto dei 17 nominati, celebra quelli che sono in prima linea ad affrontare la censura e le minacce alla libertà di espressione.
Molti dei 17 candidati selezionati sono regolarmente presi di mira dalle autorità o da gruppi criminali ed estremisti per il loro lavoro. Per Lirio Abbate, selezionato nella categoria giornalismo, il sito ufficiale Index on Censorship scrive testualmente:
For the past eight years Italian journalist Lirio Abbate has been living under 24-hour police protection, his life threatened after his books detailing mafia activity in Italy were first published. Despite repeated assassination threats Abbate has continued his investigative work, exposing mafia involvement in drug- and human-trafficking. Abbate is also the founder of Trame, an anti-mafia literary festival boldly held in Calabrian, the heartland of Italy’s mafia. Last year, after groundbreaking work tying Rome’s mafia with violent neo-fascist organisations in Rome, Abbate saw further moves against his life. He continues to live and work in Palermo, most recently publishing Fimmine ribelli (rebel women), a book about women who resist Calabria’s dangerous mafia groups.
Traduzione: Negli ultimi otto anni il giornalista italiano Lirio Abbate vive sotto la protezione della polizia 24 ore al giorno, la sua vita è in pericolo dopo che i suoi libri sull’attività della mafia in Italia sono stati pubblicati. Nonostante ripetute minacce di morte Abbate ha continuato il suo lavoro di indagine, mostrando i legami della mafia con il traffico di droga degli esseri umani. Abbate è inoltre il fondatore di Trame, un festival letterario antimafia coraggiosamente tenuto in Calabria, un vero e proprio cuore mafioso in Italia. L’anno scorso, dopo il lavoro pionieristico tra gli agganci della mafia romana con le organizzazioni neofasciste violente di Roma, Abbate ha subito ulteriori attacchi contro la sua vita. Egli continua a vivere e a lavorare a Palermo, la più recente pubblicazione è “Fimmine Ribelli” (donne ribelli), un libro sulle donne che resistono a pericolosi gruppi mafiosi in Calabria.
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