La Castelbuonese sott’esame a Messina
Pubblichiamo l’intervista al presidente della Castelbuonese Fabio Capuana, ripresa dal quotidiano “La Sicilia”, sulla difficile trasferta dei granata che non stanno attraversando un buon momento con risultati altalenanti.
Per la Castelbuonese è un periodo out. La compagine allenata da Fabio Vitale nelle ultime tre partite non ha brillato, anzi ha perso in casa 5-1 con il Vittoria, è uscita sconfitta per 3-2 dal ritorno degli ottavi della Coppa Italia d’Eccellenza con lo Sport Soccer Milazzo 1937 ed ha pareggiato 1-1 in trasferta con il Rosolini che è penultima in classifica.
Presidente Fabio Capuana, come mai la sua squadra sta attraversando questa fase negativa?
«È sicuramente una fase delicata per noi, perché gli ultimi risultati ci lasciano l’amaro in bocca per le modalità e l’approccio che abbiamo avuto nelle gare. Probabilmente il fatto di essere una matricola ci penalizza, quindi i cali di concentrazione visti nella partita casalinga col Vittoria e la poca determinazione vista a Rosilini hanno prodotto un momento non esalante qual è quello che stiamo vivendo.
Non posso recriminare le stesse cose nel ritorno di Coppa con il Milazzo, dove la squadra ha dato tutto, ha recuperato lo svantaggio di due reti, ma ha perso allo scadere per un rigore».
Domenica affronterete il Città di Messina al “Celeste”. Vi troverete di fronte a un avversario tosto in uno degli stadi che hanno fatto la storia del calcio siciliano. Secondo lei questo match arriva in un momento sbagliato?
«Sono consapevole che la gara con il Messina è piena di insidie e che i nostri avversari faranno di tutto per vincere la partita, ma il mio auspicio è che i ragazzi sapranno reagire con orgoglio».
Cosa si augura per il prosieguo del campionato?
«Mi auguro che i miei giocatori comprendano subito che non ci è consentito in questa categoria di continuare a sbagliare o di avere i cali che abbiamo visto, perché la salvezza è ancora lontana e va conquistata, oltre al bel gioco, con grinta e determinazione».
Fonte: LA SICILIA- di GIUSEPPE SPALLINO
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