La ripulitura del torrente Panarello ha svelato bellezza e inciviltà

(Di Gianfranco Raimondo) – Non c’è cosa peggiore di un inverno arido, appestato dal caldo con monti brulli senza neve e torrenti asciutti.
Quest’ultimo non è andato malaccio, e ancora a maggio, gli amanti del genere possono scorgere lo scorrere di qualcosa di più di un rivolo d’acqua.

Con sorpresa, quest’ultima rassicurante immagine si è fatta ancora più nitida grazie al lodevole lavoro di ripulitura dei torrenti di Castelbuono e in modo particolare del torrente Panarello operata in questi giorni.
Fino a quando la natura non si riapproprierà dei suoi spazi, sarà possibile apprezzare uno scorcio bello e del tutto inaspettato dei nostri luoghi paesaggistici come, ad esempio, la visione del ponticello della SS 286 che sovrasta il torrente.

Fin qui le buone notizie, perché oltre al riemergere di bellezze nascoste, la ripulitura ha messo a nudo anni di violenza al territorio a opera di delinquenti che hanno riversato di tutto e di più sul torrente.
Le foto parlano chiaro, ci sono gli immancabili copertoni, carcasse di elettrodomestici, sedili di auto, bombole di gas, contenitori di latta di ogni tipo, ovviamente il grande classico dell’eternit, e pure una pianta ancora viva e vegeta con tutto il suo vaso di plastica.
Non si sa ancora se sia stato programmato un intervento di recupero di tutto questo materiale, ma sarebbe un peccato non averlo previsto.
Non solo, ma sarà opportuno informare la cittadinanza dei costi che la suddetta operazione avrà avuto, per responsabilizzare maggiormente la sensibilità di ciascun cittadino.

Infatti, è vero che alcuni rifiuti sono assolutamente datati, ma altri no, segno che questa pratica di riversare illecitamente rifiuti ancora oggi qualcuno liberamente e impunemente la ripete.
Peraltro, tra i tanti costi registrati sulla gestione dei rifiuti, sappiamo che taluni sono un po’ bislacchi e pressoché inutili, questi dovrebbero avere massima priorità e poco ci dolgono in quanto ci possono garantire un territorio più sano, più bello altresì educando quei cittadini ancora estranei al senso civico.