Madonie: un diritto alla salute poco garantito

Proponiamo una riflessione del sindaco di Isnello, Pino Mogavero, pubblicata sulla testata www.cefalunews.net

 

Mi auguro che questa occasione sia l’inizio di un ragionamento non limitato soltanto alle problematiche scaturenti dalla eliminazione del punto nascita di Cefalù ma che vada a interessare nell’insieme i servizi sanitari nel territorio di questo Distretto, altrettanto meritevoli di attenzione, di discussione e di soluzioni.

Solo per citare, le difficoltà nell’afferire a servizi tutti centralizzati nei poli di Cefalù e, per taluni, a Castelbuono da parte di popolazione anziana e senza supporti familiari adeguati, un avvio di screening per la prevenzione oncologica in assenza di una necessaria adeguata informazione all’utenza e in assenza di alcun serio coinvolgimento dei medici di base che sono i riferimenti primi degli interessati allo screening, i tempi oltremodo lunghi per l’esecuzione di talune, semplici indagini diagnostiche, una interlocuzione difficile ancora tra Ospedale e Territorio, tutte questioni, diciamo, “intra distrettuali”, per le quali chiedo l’attenzione da parte dei rappresentanti istituzionali delle Amministrazioni del territorio. Se tutto quanto ho rappresentato si inserisce, poi, in un quadro di medicina di base, che è sempre più gravata da atti burocratici irrazionali e inutili e poco di professionalità medica, si comprende bene come la salute dei cittadini, il diritto alla salute, viene poco garantito.

Per quanto riguarda il punto nascita. Hanno meno qualità i Centri che documentano meno di 500 parti anno? Bene, li si potenzi in qualità e servizi. Mi pare la soluzione più logica e sensata. Non la chiusura con conseguenze che possono rappresentare pericolo per la salute delle gestanti e dei nascituri. Sempre le emergenze ostetriche, e lo dico perchè di professione faccio anche il ginecologo, si presentano come urgenza e se chiude Cefalù il riferimento sarà Palermo, più che Termini che non ha servizio UTIN per la emergenza neonatale.

E quindi, noi siamo quì presenti, ci siamo, lo saremo anche martedì a Palermo ma intendiamo avviare con le rappresentanze istituzionali e la dirigenza di questo distretto un ragionamento concreto e più complessivo sulle problematiche sopra accennate. Non siamo disponibili a qualsiasi coinvolgimento che sappia solo di necessità di facciata e di gioco delle parti. Siamo disponibili invece, e ci sentiamo impegnati a discutere e, soprattutto, a dare soluzioni perchè la politica serve a questo. I problemi si discutono per il tempo che richiedono, ma poi, occorre dare soluzioni. Altrimenti è inutile.

Pino Mogavero, sindaco di Isnello

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