Nota informativa Uniti per Le Madonie

La direzione di Uniti per le Madonie – CITTADINANZA ATTIVA si è riunita a Geraci per definire le azioni da intraprendere propria posizione a seguito della diffusione della propria lettera aperta del 17 scorso. Si è preso atto della buona diffusione ed apprezzamento che ha avuto tra i cittadini e i Consiglieri comunali di tutti i comuni dell’area SNAI MADONIE, specie quelli delle diverse minoranze Consiliari.
Tale insperato risultato ha prodotto la decisione della direzione, a riguardo dei comuni che rinnovano gli Organi Comunali Domenica e Lunedì prossimi, di astenersi dall’individuare il candidato da scegliere nei comuni di Aliminusa , Caltavuturo, Lascari e Pollina, non già per equidistanza tra i due o tre candidati contendenti, ma perché abbiamo fiducia nella scelta degli elettori che, se condividono la nostra analisi e le nostre proposte, potranno meglio di noi effettuare una scelta oculata ed intelligente del candidato da votare perché ben sanno, chi tra di loro è favorevole al progetto di cambiamento di strumenti, metodi ed uomini della complessa organizzazione di GOVERNANCE nella nostra Area e ben ricordano le posizioni assunte sulle nostre critiche, proposte e denunce Pubbliche dalle liste vicine alle amministrazioni uscenti e che si ripropongono. direttamente od indirettamente, a continuare a gestire Per il comune di Polizzi, che in questa tornata elettorale rappresenta il comune simbolo, dove si contrappongono i 2 diversi modi di intendere la politica comprensoriale, quello esistente, rappresentata dal candidato Libbrizzi e quella da noi proposta interpretrata e rappresentata, con coraggio e determinazione, negli ultimi 5 anni dal Sindaco Lo Verde, a cui va il nostro convinto consenso. Nulla abbiamo da scegliere per San Mauro, se non stigmatizzare il verificarsi di un nuovo caso di comune nel quale si presenta un solo candidato ed una sola lista. Il fenomeno ci preoccupa da tempo, esso infatti rappresenta un allarme democratico. Quando nessuno si vuole contrapporre ad un altro candidato per quanto forte e potente esso sia, la comunità dove ciò si verifica non ne esce mai bene complessivamente. Andrebbero ben individuate le cause di questo incombente pericolo che si potrebbe verificare nei prossimi anni anche in altri comuni. per trovare il modo come ed abbiamo deciso di affrontarlo con determinazione, ricercandone le reali motivazioni, che portano a tale scelte che, ci auguriamo, non si verificherà mai più nei comuni della nostra area.
Le decisioni assunte dalla Direzione, sono la logica conseguenza del susseguirsi di una serie di divisioni tra due diversi modi di intendere la politica che nel 2016 ha visto, , 9 comuni su 21, avversare fortemente alle procedure antidemocratiche e prevaricatorie con le quali il solito GRUPPO DI COMANDO , abilmente guidato Presidente di so.svi.ma., aveva prima imposto, con procedura illegittima ed anti democratica sia le scelta del comune referente ( Gangi ) e successivamente deciso di costituire una nuova Mega UNIONE DEI COMUNI DELLE MADONIE , in violazione di una apposita legge regionale che impediva di farlo. Sui tali contestazioni, Adesso però, anche tra alcune amministrazioni in carica che avevano avallato tali scelte, cominciano a serpeggiare delle perplessità e dei dubbi, sulle modalità, sul metodi e sul merito di di come si è proceduto in tutte le fasi della costruzione dalla Strategia Nazionale Arre interne delle Madonie. Essi ritengono inoltre anche che è stato un errore, che va superato al più presto. aver provocato la divisione e l’ostracismo nei confronti di chi, purtroppo inascoltato, aveva denunciato le anomalie, l’arroganza decisionale ed anche gli illeciti amministrativi, e non solo, che sono stati perpetrati nell’intera VICENDA SNAI. Come si ricorderà, dopo una fase di consultazione obbligatorie, dalla quale sono uscite diverse buone proposte ed idee. Però la definizione concreta della strategia e la ripartizione delle somme disponibili per tale strategia è stata decisa dal solito gruppo, in perfetta solitudine. Peraltro, una gran quantità dei 37 Milioni di Euro è servita per finanziare, impropriamente, la realizzazione di alcuni interventi infrastrutturali che, ad avviso di UxM , non andavano finanziati, anche perchéquasi tutti di competenza delle ex Province. Tali somme andavano utilizzate per incrementare gli stanziamenti previsti per le attività socio educative, per la migliore realizzazione della rete di trasporti e collegamenti intercomunali nell’ambito comprensoriale, per potenziare i servizi socio sanitari e per implementare la informatizzazione dei servizi comuni. Per una più completa comprensione di quanto affermato,, si consulti la Strategia pubblicata in diversi siti Istituzionali.
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