“Nuovo Cinema Le Fontanelle”. L’arch. Piro scrive al sindaco

(Riceviamo e pubblichiamo)

Egregio Signor Cicero,

della mia proposta in allegato Le invio copia del del „Pianoalto“ posto a quota + 14,35 m rispetto alla quota di riferimento del pianoterra dfi +- 0,00.

La proposta per il Pianoalto prevede una destinazione che incrementa la orientabilità dell’ intera iniziativa in quanto si tratta di un aspetto che oltre a migliorane la qualità  percettiva  e d’ uso dell’ articolato complesso, con l’ introduzione di un belvedere orientato ad est, sud e ovest, mette a disposizione della gestione una superficie ad uso flessibile di circa 150 mq.  – totalmente indipendente dalla destinazione d’ uso cine-teatrale – accessibile dallo spazio ideale tra l’ ala sud-ovest del castello per tramite di una scala in acciaio CORTEN dentro un involucro in vetro speciale di sicurezza che nello stesso tempo è di difesa dai raggi del sole e, pertanto dal più torrido caldo estivo.

L’ accesso al vano-scala, un vero scrigno in vetro, ha luogo dall’ attuale rampa che deve essere curata. La scala ha gradini del rapporto ideale con una alzata 16,5 cm ed una pedata 30 cm al centro della quale è stato previsto un ascensore a misura di portatore di handicap fisico. Tutto è in acciaio e vetro di sicurezza, cioè tecnologia „pura“ moderna capace di dialogare con una preesistenza storico-monumentale come il Castello dei Ventimiglia. Occorre semplicemente mobilitare la fantasia per rendersi conto degli effetti di bellezza e di attrazione percepibili nelle ore dell’ oscurità, allorché lo „scrigno“ è illuminato e tale da attivare la percezione di tutto l’ ambiente, vicino e lontano, circostante.

Una rivoluzione che non troverebbe pari in tutta la Sicilia. Lo spazio esterno intorno al blocco-scala in acciaio e vetro deve essere considerato come uno spazio all’ aperto che per qualità dovrà risultare ineccepibile.

Per la superficie occupata dallo „scrigno“ in vetro e acciaio, cioè il volume che raccoglie scala con l’ ascensore, posta tra l’ ala sud-ovest e la facciata Nord del <Nuovo Cine-Teatro>, è stata condotta una ricerca armonica di proporzioni tra questa e quella dell’ area dell’ intero „cortile“, se così possiamo chiamarlo. Una volta raggiunto il pianoalto il blocco ingresso contiene, a sinistra e a destra, gli impianti sanitari divisi per uomini e donne, a sinistra e destra del foyer due guardarobiere distinte per uomini e donne. Pertanto autonomia e funzionalità assolute. La superficie della sala-convegni può essere utilizzata o interamente o, con il ricorso a pareti mobili con garanzia assoluta contro ponti acustici, divisibile in spazi diversi. Nella planimetria ho indicato una possibile divisione in tre spazi: uno più grande e due più piccoli, indipendentemente accessibili dal corridoio che si verrebbe a formare con il movimento degli elementi costitutivi delle pareti mobili. Come desumibile, l’ offerta di destinazioni d’ uso del „pianoalto“ è ricca di soluzioni, rese ancora più attrattive dalla presenza del belvedere (la superficie esterna rappresentata da piccoli quadrati) che apre la vista allo stupendo panorama circostante.

Dal punto di vista tecnologico gli impianti sanitari del „piano alto“ sono dotati  di ventilazione/aerazione naturale, pertanto assenza totale di soluzioni meccaniche e risparmio di costi. La stessa soluzione è prevista per tutti gli impianti sanitari del cine-teatro del pianoterra e del piano scantinato. Il trattamento della aria (riscaldamento, climatizzazione) è previsto soltanto per la destinazione d’ uso a „cine-teatro“ del pianoterra. Ma per questo sensibile ambito il discorso è complesso, trattandosi di un ambito di pertinenza di bravi ingg. specialisti di impianti tecnologici comprensivi di: impianto idrico, di climatizzazione, trattamento dell’ aria, impianto di terra (scarica die potenziali elettrici e fulmini), centrale antincendio, impianto di rivelazione incendi, impianto di allarma acustico, impianto audio, impianto luci e scena, impianto video-citofonico, impianto di telefonia e copertura Wi-Fi, etc. Aspetti tutti che in dettaglio tratterò nella mia relazione esplicativa finale.

Ritorno al „pianoalto“ per specificare che il vano con l’ indicazione „Locale tecnico“ è destinato agli aspetti energetici ed impiantistici legati al perseguimento del risparmio e dell’ efficientamento energetico del complesso con particolare attenzione all’ integrazione nella copertura metallica degli impianti di produzione di energia solare e di calore di fonti rinnovabili mediante pannelli che assumeranno funzione di rivestimento e impermeabilizzazione.

È importante rendersi conto che la realizzazione dell’ impianto integrato da me previsto costituirà una sfida: a. Da un lato inglobare l’ energia fotovoltaica nell’ edificio per produrre energia  attraverso una fonte inesauribile e pulita (la superficie della volta sopra il pianoalto è orientata tutto a sud!) come il sole, contribuendo così al risparmio energetico ed alla riduzione delle emissione di CO2; b. Dall’ altro preservare l’ armonia estetica del complesso in quanto espressione tecnologica in un edificio caratterizzato dalla contemporaneità da destinare al presente e consegnare al futuro.

La produzione di energia solare, grazie all’ esposizione ideale a Sud dell’ edificio, permetterà di abbattere i costi di gestione nella voce di spesa delle utenze. Pertanto il perseguimento dell’ efficientamento energetico e del risparmio, costituirà la base delle scelte  progettuali degli impianti tecnologici brevemente sopra accennati.

Qualche „sfiorata“ sul concetto strutturale della copertura del „pianoalto“. La struttura portante e la superficie dell’ involucro costituiranno – per caratteristiche formali, di materiale e tecnologiche – gli elementi distintivi del <Nuovo Cine-Teatro „Le Fontanelle“> con il compito di coniugare qualità formale e compositiva, economia ed efficienza energetica. Per la struttura portante penso ad una concezione con travi sagomate in legno lamellare, una orditura di sostegno della copertura metallica e una a cui è sospesa la controsoffittatura in legno. Pertanto la tecnologia costruttiva pensata , legno lamellare, è considerata più consona di altre, come per esempio, il calcestruzzo armato che comporterebbe l’ impiego di elementi prefabbricati  e precompressi, con sezioni particolarmente notevoli, pesanti e difficili da gestire. Insomma, una soluzione antieconomica. Il legno è molto leggero rispetto ad altri materiali da costruzione e quindi il vantaggio strutturale è notevole, poiché le forze agenti su una costruzione in caso di sisma (e Castelbuono è della cl. sismica 2) sono proporzionali alla massa della costruzione stessa.

Infine: A. L’ impianto acustico dello spazio teatrale deve essere <unico ed „eccezionale“> in assoluto nel senso di rispondere alle prestazioni delle destinazioni d’ uso secondo il concetto della<Acustica variabile>.  Brevemente: In questo senso nelle pareti longitudinali della sala cine-teatrale del pianoterra sono da prevedere degli elementi mobili in MDF impiallacciati con retrostante materiale assorbente. A seconda della posizione di questi elementi  vengono regolati i tempi di riverbero sia che si tratta di concerti, opera, complessi  musicali e parlato, mentre per gli spettatori della tribuna/galleria sono, tra l’ altro, previsti riflettori/deviatori pensili delle onde sonore/vocali (vedi la „sezione). Ma questo. l’ acustica, è un ambito molto, molto, molto complesso che prevede una stretta collaborazione fra progettista e ingegnere per l’ acustica architettonica; B. Piano e economico e gestionale annuale per gestire: Organizzazione, Promozione, Entrate e Uscite. Senza un Referente teatrale, collocato all’ interno di Cda, ed un Esperto economico l‘ impresa è destinata al fallimento già in partenza. È chiaro che la Politica, in quanto ad incompetenza assoluta, da questo ambito deve restare lontanissima. Non si dimentichi di essere di fronte ad una pura gestione d’ impresa della quale sono da evitare rischi e fallimenti da cattiva amministrazione, che hanno luogo proprio quando la Politica, specialmente quella „periferica“, prima, e quella „populistica“, poi, vi mette le mani addosso. Io scrivo e parlo un linguaggio chiaro per essere capito. Con queste cose in Germania non si scherza. Specialmente quando da gestire è denaro pubblico.

Egregio Signor Cicero, sii pertanto prudente e riconosca i suoi limiti. Non invada campi che non Le appartengono e, soprattutto, coinvolga il personale del Suo intorno politico, l’ Assessore al Bilancio, il mio cugino ‘Nria Prestianni, l’ ing. Sottile per gli aspetti tecnico-amministrativi e, soprattutto l’ architetta Annamaria Mazzola, non nel ruolo parassitario e inutile alla società di „impiegata della politica“, bensì nel ruolo che Le è, in primis, proprio: cioè di architetta. Diversamente non ha nulla da cercare all’ interno di Giunta e Consiglio, cioè della „buona“ Politica, se si vogliono liberare l’ Italia e il misero Sud dalla miseria ed avvicinarli alla Mittel-e Nord europa. Io non conosco le qualità e le esperienze professionali del mio cugino ‘Nria, ma nel contesto e per la sua formazione da studi superiori, ritengo possa essere l’ unico sul quale poter fare affidamento. Quindi valuti bene, eviti „passi falsi“ e si apra alla consultazione, alla partecipazione ed al coinvolgimento di esperti.

Le ricordo che in mancanza di materiale cartaceo sull’ area castellana e in particolare sull’ area ex Cine-Teatro,  l’ elaborazione della mia idea-proposta progettuale si è avvalsa di due grafici affidabili, una pianta ed una sezione, di quello che fu il progetto della lontana nel tempo Ditta A.R.P.A., dai quali chiari e inconfondibili risultano lunghezza (33,70 m) e larghezza (15,50 m) dell’ area.

Spero, e mi auguro, che nel corso della mia corrispondenza mi sia espresso in maniera chiara. Il <Nuovo Cine-Teatro „Le Fontanelle“> è, e deve restare, soltanto questione locale da gestire come intervento di nuova costruzione e non di ristrutturazione di un esistente senza sostanza strutturale. Chi il percorso di ristrutturazione ha proposto e propone, mostra ignoranza e perversione che non sono ammissibili. Ho visto e raccolto proposte strutturali penose e la proposta di una sala teatrale  senza anima, immersa in un’ orgia di rosso, con finestre e balconi: inammissibili! Costituisco autentici <ponti acustici>, come lo sono i <ponti termici> per un efficiente risparmio energetico e la salute di chi abita nelle case. Ma dove siamo, Signor Sindaco? Lei ha a disposizione una architetta, fantomatica Assessora (ruolo completo assurdo nei Comuni minori della Germania!) di Urbanistica e LL.PP.,  ed un apparato di UTC (inesistente nei Comuni minori della stessa Germania) che in primo luogo sono tenuti a prestarLe l’ assistenza necessaria in guisa di non farLe fare <cazzate>. Non indica, pertanto, riunioni fuori tempo e fuori luogo, eviti protagonismo pregiudizievole alla buona riscita delle buone cose  e blocchi ogni procedere, affrettandosi di dare un seguito dettagliato a quanto da castelbuonese, prima, e da architetto con una esperienza professionale cinquantennle in un Paese come la Germania, poi, Le ho messo  – e continuo a mettere – a Sua disposizione.

Distinti saluti, Nicolò Piro

P.S.

Facciata in Acciaio-C O R T N E N per il <Nuovo Cine-Teatro “Le Fontanelle”>

Perché?

Poiché il dialogo con la pietra arenaria del Castello è perfetto e ideale, grazie proprio alla patina che il COR-TEN assume nel tempo. Ma cos’ è l’ Acciaio COR-TEN?

Acciaio corten (acciaio strutturale resistente alle intemperie) L’acciaio strutturale resistente alle intemperie, noto soprattutto con il marchio Cortenstahl (in realtà: acciaio COR-TEN), è un acciaio strutturale legato che, a causa di alcuni additivi di lega, in particolare cromo, nichel e rame, ha una resistenza alla corrosione notevolmente superiore rispetto ai tradizionali acciaio strutturale in condizioni meteorologiche. A differenza dell’acciaio inossidabile resistente alla corrosione, tuttavia, l’acciaio Corten forma uno strato continuo di ruggine su tutte le superfici. L’acciaio è protetto dalla distruzione da questo strato di ruggine, ma soprattutto da uno strato barriera che si forma sotto lo strato di ruggine entro i primi tre anni. Lo strato barriera è costituito da solfati o fosfati, che vengono creati sotto l’influenza delle condizioni meteorologiche e degli additivi della lega. Dopo che il processo di corrosione superficiale è completo, il colore naturale è ruggine-terroso. I punti di forza dell’acciaio strutturale resistente alle intemperie risiedono nel suo aspetto ruvido “arcaico” unico e nella sua longevità con bassi costi di manutenzione / riparazione, a condizione che possano essere ampiamente esclusi possibili rischi di maggiore corrosione (vedi sotto). Nella costruzione di edifici, viene utilizzato principalmente come materiale di rivestimento per facciate a cortina retroventilate, solitamente sotto forma di cassette prefabbricate. Se l’acciaio strutturale resistente alle intemperie è esposto a umidità permanente, ad esempio attraverso ristagno o ventilazione posteriore insufficiente, si corrode in modo simile all’acciaio strutturale non protetto, cioè fino alla sua completa dissoluzione. Gli elementi in acciaio strutturale resistente alle intemperie devono quindi essere sempre installati a distanza dai componenti adiacenti, cioè con solo contatto selettivo, altrimenti l’umidità permanente nei punti di connessione / sovrapposizione provocherebbe danni da corrosione. Questo disaccoppiamento è importante per la sottostruttura portante, ma anche per le aree adiacenti dei pannelli in caso di rivestimento, Anche le interazioni elettrolitiche con altri metalli (ad es. Viti di fissaggio, rivestimento di parapetti, lastre di finestre) possono causare danni da corrosione ai componenti in acciaio strutturale resistente alle intemperie, così come la corrosione acida, ad es. Da urina o feci di animali, impronte digitali su componenti che vengono regolarmente toccati, o piogge acide, ad esempio nelle aree industriali. I segni di ruggine che si formano sotto le strutture o il rivestimento con acciaio strutturale resistente alle intemperie a causa degli agenti atmosferici, specialmente nei primi anni, devono essere presi in considerazione quando si pianifica l’edificio in modo tale che non si verifichino effetti di disturbo, ad esempio attraverso la disposizione di canali o una lastra di ghiaia / pavimentazione color terra sotto la facciata.

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