PD, Piazza Parrocchia Opera buffa, seria o semiseria di 4 anni di ordinaria amministrazione

“….sospendiamo un giudizio su p.zza Parrocchia in attesa di capire la “visione”
dell’intervento certi che il tutto è svolto nel rispetto di leggi e regolamenti edilizi….” Estratto dal ns. documento – Superamento barriere architettoniche, occasione persa (per ora) del 9 marzo 2021
(Riceviamo e pubblichiamo) –
Sono passati tre mesi dall’inizio dei lavori in Piazza Parrocchia e il risultato è visibile a tutti coloro che vivono quello spazio urbano.
E’ passato più di un mese dal 23 aprile, data della pubblicazione della nota de “l’Amministrazione comunale” con la quale si rispondeva alle domande avanzate dai cittadini per fornire informazioni sull’andamento di tutte le manutenzioni straordinarie delle vie del paese; era allegata una nota, di 3 pagine su carta intestata del Comune, a firma del Responsabile del servizio manutenzioni, contenenti gli ipotetici chiarimenti sull’andamento dei lavori avviati in Piazza Parrocchia.
Non si può tacere che la nota, in noi, ha destato un po’ di stupore. La sintesi è che le opere erano ferme perché si attendeva la verifica dell’attecchimento delle piante dopo essere state messe a dimora “come da progetto”.
Il primo dubbio è: non era previsto questo periodo di latenza dal progetto, considerato il rischio e l’approssimarsi della stagione più calda?
Ad un certo punto, da quello che si riesce a capire per nostro limite sempre dalla nota, che “tale circostanza si verifica quando le opere private ma più in quelle pubbliche si completano con urgenza”.
Senza spiegare da dove nasca l’urgenza se è vero, come è vero, i lavori erano appena iniziati.
Sorge un altro dubbio.
Il Responsabile del servizio è a conoscenza del cronoprogramma, proposto dal progettista, approvato dalla stazione appaltante (che fra le altre cose lo valida come tutto il resto del progetto e cioè ne certifica la correttezza), allegato al contratto e quindi accettato e condiviso dall’impresa (se non ne propone un altro nel rispetto dei tempi contrattuali): come fa ad inserire una pausa immediatamente?
Forse, ed è una nostra interpretazione, possiamo trovare una giustificazione dell’espressione “con urgenza” riferendola, visti i tempi, non all’esecuzione dei lavori ma ad una frettolosa elaborazione ed approvazione del progetto.
Ma c’è di più. Ci sembra molto discutibile il tono che usa nella risposta al Sindaco (e di conseguenza alla comunità) laddove il cittadino, quello che, pagando i tributi partecipa alla formazione dello stipendio (del suo stipendio), venga additato come uno che fa polemica (e a loro giudizio, anche inutile).
Per nulla credibile appare la notizia che sempre il cittadino (immaginiamo lo stesso che pone le domande) più volte divelga la recinzione e più volte, dopo il ripristino, la sistemi sempre nello stesso modo. Un Genio, il cittadino!
Chiediamo quanti e quali confronti partecipativi si sono svolti con i cittadini e avventori di quello spazio urbano per condividere la progettazione ed eventualmente porre in essere delle modifiche. Per le nostre informazioni, dirette ed indirette, NESSUNO!
Anche per questo motivo riteniamo inaccettabile il tono usato nella nota per nulla stigmatizzato, come sarebbe stato, invece, opportuno; forviante la pubblicazione della medesima come arma giustificativa di un’opera di rigenerazione urbana i cui lavori sono stati avviati forse frettolosamente, fermati per lunghissimo tempo, appena riavviati e di cui sconosciamo il risultato finale non essendoci stato, appunto, un solo momento di progettazione partecipata e ancor meno la pubblicazione di un misero disegno (di come sarà la piazza) sulla pagina fb istituzionale del Comune e/o nel cantiere.
Potremmo definirla un’opera buffa, seria o semiseria di 4 anni di ordinaria amministrazione!
Comprendiamo, ed è legittimo, il taglio politico alla nota data dal Responsabile, manco fosse un assessore e/o un consigliere comunale di maggioranza; è evidente che, dal suo punto di vista, la sua permanenza nell’Ufficio è legata a stretto filo alla continuità di questa Amministrazione.
Abbiamo iniziato con il conteggio dei giorni passati, anzi dei mesi, ed attendiamo ancora, e non sappiamo per quanto, la fine dei lavori per esprimere il giudizio (non il pregiudizio) sul merito dell’intervento e capire la visione complessiva, rispetto ad altre opere, certi che il tutto è svolto nel rispetto di leggi e regolamenti edilizi.
Nel frattempo abbiamo appreso, con piacere, dell’avvio del Dipartimento Progetti Partecipativi da parte del Museo Civico di Castelbuono con la visione che “nei progetti partecipativi la relazione è già una pratica in sé, lo stare insieme protegge dall’abisso della solitudine e l’esercizio in comune dell’immaginazione è una promessa di felicità.”. In attesa che questa visione si pratichi anche nell’ambito amministrativo, come MAI in questi 4 anni ma lo farà certamente in futuro un Sindaco del Pd, invitiamo a valutare, anche al Museo Civico, la possibilità di usare l’attuale condizione in cui si trova Piazza Parrocchia come installazione di arte contemporanea (permanente modello Biennale) che rappresenti, con i ficus disseccati e le erbacce cresciute oltre che il selciato divelto a circondare il Milite Ignoto corroso dal guano, l’abisso della solitudine, l’angoscia e l’alienazione dell’animo, la mancata promessa di felicità e il degrado umano (ed urbano).
Arte da rendere partecipe ai castelbuonesi ma anche ai forestieri, soprattutto quelli invitati periodicamente a Castelbuono con l’avvicinarsi di scadenze elettorali per progettare il futuro, costruire sinergie e sogni con risvegli, spesso, da incubo.
Noi ci permettiamo di suggerire il titolo:
“ 2017 – 2021: 4 anni mancati.”
#madichecosastiamoparlando
Castelbuono, lì 28 maggio 2021
Caricamento articoli correlati...