Pedonalizzazione, soste a pagamento, supermercati. Il CCN: occorre ragionevolezza

Ci sembra utile intervenire, a firma del direttivo del CCN Castelbuono, sul costruttivo dibattito lanciato dal consigliere Andrea Prestianni in riferimento alla pedonalizzazione, ai parcheggi e ad altri provvedimenti amministrativi atti a regolare transito e sosta delle auto nel centro storico.
Premettiamo, con sincerità e gratitudine, l’apprezzamento al giovane consigliere per aver sollevato il dibattito e averlo articolato, a nostro avviso, negli apprezzabili toni costruttivi di chi vuol davvero avviare una riflessione su queste importanti materie.
Naturalmente il tema ha molto a che fare con la facilitazione dell’accesso alle nostre attività e pertanto ci riguarda doppiamente: non solo da cittadini ma, viste le dirette conseguenze dei provvedimenti sui risultati commerciali delle nostre attività, anche da imprenditori.
In quanto consorzio che aggrega una pluralità di imprese diverse – ad oggi oltre 40 – è praticamente inevitabile che all’interno, anche solo del direttivo (composto da 7 componenti), sussistano pareri e posizioni anche molto differenti.

Sulla pedonalizzazione ad esempio, abbiamo chi è a favore di una drastica chiusura (regolamentata su modello del corso di Taormina, per intenderci) e chi invece auspica forme più ibride: un’inibizione più rigida dal castello a piazza Margherita o subordinata ai periodi di reale presenza dei turisti e così via, fino ad un lungo campionario di formule intermedie.
Questa varietà di posizioni è ben comprensibile, sia perché non siamo stati chiamati a trovare una posizione (di compromesso) comune, sia in relazione alla diversità delle attività e di quanto queste siano rivolte a pubblici prevalentemente locali o turistici (i quali hanno evidentemente esigenze di accesso e mobilità molto diverse).
A prescindere da questa eterogeneità, concordiamo tutti sul ritenere importante che certi provvedimenti si candidino a superare la prospettiva del “breve termine”, dimensione entro la quale ogni attività valuta la restrizione in ragione soprattutto di ciò che nell’immediatezza determina alla “propria tasca”…
Per essere maggiormente chiari: se una regolamentazione su questi temi non ha la capacità di armonizzarsi con le esigenze sociali, pur indirizzandole verso una prospettiva di miglioramento (ambientale, culturale, paesaggistico ecc), e quindi di diventare un’abitudine acquisibile, allora il provvedimento è da giudicare negativamente.
Siamo ben consci che la pedonalizzazione nel medio termine possa portare benefici anche economici alle attività interessate (vedasi, ad esempio, il caso di via Maqueda a Palermo), ma senza essere esperti intuiamo che affinché ciò accada è necessaria costanza nel tempo, determinazione e al contempo ragionevolezza: che i provvedimenti non cambino troppo di frequente, di certo, ma che tengano anche conto, ascoltandole davvero, delle esigenze di chi opera, risiede o semplicemente transita in certe aree.

E l’ascolto è un compito della politica. Siamo un consorzio d’imprese con adesioni in rapida crescita, rappresentiamo un buon numero di realtà ma non per questo riteniamo di poter parlare a nome di tutti e anche per questo non accettiamo che comitati sorti “ad hoc” si arroghino il diritto di parlare a nome e per conto “dei commercianti e i professionisti del centro storico”. Piuttosto, riteniamo che l’assemblea del nostro CCN – dall’alto proprio della nostra pluralità, libertà ed autonomia nelle posizioni – possa essere un buon interlocutore da consultare prima di prendere decisioni su queste materie.

Idem sui parcheggi a pagamento, di cui intuiamo una certa “inevitabilità” e la ratio, pur non ritenendo vero – come sostiene Prestianni – che sia “l’unico sistema in grado di assicurare rotazione degli stalli” o che una gestione degli “omaggi dei ticket” possa costituire una modalità, neanche emergenziale, di fidelizzazione della clientela…
Interessante l’accenno alla nostra competitività con la “distribuzione organizzata” (vedasi: supermercati), la quale oltre al resto – come dice giustamente il consigliere Prestianni – dispone “di ampie aree private da destinare a parcheggio e altri servizi per i clienti”. Appunto: teniamone conto sempre. Ad esempio, senza andare ad indagare le concessioni elargite in un recente passato (che tante difficoltà creano ai proprio ai nostri cari “negozi di vicinato”), stupiscono certe ambasciate sui canali di comunicazione istituzionale o la curiosa visibilità continuativa garantita dall’invasivo impianto d’affissione all’ingresso del paese.
Insieme alla competitività, di vario tipo, con la distribuzione organizzata è altrettanto o, forse più, determinante quella con le grandi piattaforme online, che drenano grandi quantità di PIL locale.

Ed è una sfida innanzitutto culturale, quella di far comprendere l’importanza del sostegno alle piccole attività (anche questo è consumo critico), alla quale noi del CCN Castelbuono ci candidiamo, ci auguriamo con il sostegno di ogni amministrazione pro tempore.
Nel frattempo, ci ribadiamo disponibili a qualsiasi interlocuzione su temi come questi che tanto determinano il successo, o meno, delle nostre attività; a maggior ragione in un periodo di vera difficoltà come questo.

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