Pro Loco Castelbuono: richiesta rettifica data di edificazione del complesso monumentale di San Francesco

Nella convinzione che anche le notizie con qualsiasi mezzo divulgate, contribuiscano alla conoscenza della nostra storia e che, quindi, è interesse di tutti che le medesime siano corrette, devo chiedervi una rettifica sulla data seguente riportata nel citato vs. comunicato “Il complesso monumentale di San Francesco risale al 1317, anno in cui i frati minori conventuali fecero la loro prima presenza a Castelbuono grazie al marchese Francesco I Ventimiglia.
Superfluo sottolineare che il dato non corretto non è minimamente imputabile alla vs. redazione.
Nella considerazione, infine, che a tanti può apparire “noiosa e pedante” la presente richiesta di rettifica, ritengo di fare opera meritoria di conoscenze riportare, per estratto, ulteriori, brevi, notizie per quanti possano trovare interesse in esse, tratte dal volume Castelbuono medievale e i Ventimiglia di Orazio Cancila, pagg. 57/58, reperibile anche online sul sito http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2456/b1487.pdf
estratto
Nel testamento …del 1337… il conte Francesco aveva espresso il desiderio di essere tumulato a Castelbuono, all’esterno della chiesa di San Francesco, oltre la porta principale non quindi nella cappella di famiglia nella cattedrale di Cefalù. È molto significativo che, come luogo dove coltivare la memoria del lignaggio, Francesco non avesse scelto Geraci, bensì Castrum bonum – l’antica Ipsigro, borgo in fase di notevole espansione, dove i lavori di costruzione del castello facevano da forte richiamo per gli abitanti del circondario – e in particolare la chiesa di San Francesco attigua al cenobio francescano, la cui fondazione in un centro della contea era stata personalmente da lui perorata nel 1318, in occasione della sua missione ad Avignone presso papa Giovanni XXII, e autorizzata nel 1331 anche dall’arcivescovo di Messina.
“Un documento vaticano del 1650 indica come anno di fondazione del convento dei frati minori conventuali di Castelbuono il 1332.
Dal testamento si evince chiaramente che nell’agosto 1337 la chiesa e il cenobio erano già stati appena (noviter) edificati (ma non ancora completati) a spese del conte nella parte più elevata del borgo, fuori le mura, in prossimità dell’uscita della galleria sotterranea segreta che – secondo la tradizione locale – dal castello avrebbe condotto nel bosco. E infatti il cenobio e la chiesa non erano ubicati all’interno del borgo, bensì all’esterno, in prossimità – si dice – della terra di Castelbuono dove un tempo c’era l’orticello chiamato Ipsigro, e più precisamente in un pianoro che apparteneva al conte testatore: «prope terram Castriboni, ubi olim erat ortulicium vocatum Opagro, videlicet in plano ibi existente eiusdem testatoris »118, che probabilmente il conte Francesco donava contestualmente ai frati e che corrisponderebbe al viridarium o giardino poi detto «delli girasi» (ciliegi). Significa che l’area attraversata dalle attuali vie Roma, Mario Levante e Torquato Tasso fino a piazza San Francesco non era stata ancora urbanizzata.
Caricamento articoli correlati...