Punto Nascite di Cefalù: il Ministero sta valutando le richieste di deroghe da parte della Regione Siciliana

I Punti nascita con meno di 500 parti/anno possono essere previsti solo sulla base di motivate valutazioni legate alle specificità delle aree geografiche

Il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, è intervenuto ieri mattina in commissione Igiene e Sanità al Senato per rispondere a tre interrogazioni una delle quali formulata dalla Senatrice Rosa Maria Di Giorgi (Pd), che ha presentato una interrogazione concernente il punto nascita dell’ospedale “Hsr G. Giglio” di Cefalù.
De Filippo ha fatto notare che il Ministero della salute ha trasmesso alla Regione Siciliana le prescrizioni relative alla riorganizzazione della rete di offerta, a cui la Regione ha risposto con successive note. “Le richieste di deroghe da parte della Regione Siciliana sono attualmente alla valutazione degli uffici competenti del Ministero, che forniranno le proprie valutazioni al riguardo, legate alla necessità di assicurare la presenza degli standard organizzativi, tecnologici e di sicurezza di cui all’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, nella logica del rispetto dei principi di appropriatezza organizzativa, efficienza ed economicità e sostenibilità economica ed efficacia”.

Questa la risposta integrale di De Filippo: “Fa presente che, in riferimento alla prevista chiusura del punto nascita dell’Ospedale “Hsr G. Giglio” di Cefalù (Palermo), presso il Ministero della salute si sono già svolti incontri con i rappresentanti del Comitato per il Centro Nascite delle Madonie e Nebrodi.

Riferisce, quindi, che il Ministero della salute ha trasmesso alla Regione Siciliana le prescrizioni relative alla riorganizzazione della rete di offerta, a cui la Regione ha risposto con successive note del 13 marzo 2015, del 14 marzo 2015 e del 23 aprile 2015. Le richieste di deroghe da parte della Regione Siciliana sono attualmente alla valutazione degli uffici competenti del Ministero, che forniranno le proprie valutazioni al riguardo, legate alla necessità di assicurare la presenza degli standard organizzativi, tecnologici e di sicurezza di cui all’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, nella logica del rispetto dei principi di appropriatezza organizzativa, efficienza ed economicità e sostenibilità economica ed efficacia.

Soggiunge che, in ordine alla questione in esame, la Prefettura di Palermo ha segnalato, con nota del 23 aprile 2015, che l’Assessorato della Salute della Regione Siciliana, tenuto conto degli oggettivi disagi di viabilità causati dall’interruzione di un tratto dell’autostrada A19 che rende difficoltosi i collegamenti sul territorio, nonché dell’istanza sottoscritta dai Sindaci dei Comuni del comprensorio, ha concesso una temporanea proroga sul termine della dismissione del punto nascita dell’Ospedale di Cefalù”.

(Fonte: www.quotidianosanita.it)

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