Uniti per Le Madonie: “500 milioni in 20 anni non hanno prodotto i risultati sperati”

Lo scorso 17 Settembre abbiamo formulato la lettera aperta portata a conoscenza dell’Opinione Pubblica delle Madonie ed i CANDIDATI A SINDACO dei comuni che rinnovano i rispettivi gli Organi Comunali il prossimo 4 Ottobre. Alcuni di essi già si sono dichiarati disponibili a condividere la nostra analisi e le nostre proposte. La direzione di Uniti per le Madonie si riunirà Sabato prossimo, 26 Settembre, per esaminare gli impegni che essi assumeranno nel riportare nei loro programmi elettorali le nostre proposte e in conseguenza di ciò, la Direzione indicherà agi elettori un motivato sostegno elettorale nei confronti degli stessi.
Abbiamo, inoltre, ritenuto di trasmettere la stessa lettera ai Sindaci, Assessori e Consiglieri dei comuni delle Madonie inserite nella Strategia Nazionale per le Aree Interne ( SNAI ) e dei comuni limitrofi di Cefalù, Campofelice R., Lascari, Sciara e Termino Imerese.
La lettera si propone l’obbiettivo di far conoscere la nostra analisi, condivisa da tanti esperti e professionisti del settore , il nostro punto di vista e le proposte riguardanti l’inadeguatezza dell’attuale Governance che ha gestito, ed ancora oggi continua a gestire, la programmazione, la gestione ed i finanziamenti dell’Area SNAI MADONIE e le nostre proposte per cambiarla. Auspichiamo che i possa discutere, liberamente e senza alcun pregiudiziale e/o condizionamento, si possa liberamente discutere, ed eventualmente determinarsi , sull’ argomento in seno ai rispettivi Consigli Comunali, sulle problematiche e proposte da noi esposte, anche su proposta dei Consiglieri di minoranza, in caso di inerzia delle maggioranze.
Tra l’altro abbiamo rilevato come tutte le tre fasi di programmazione e di gestioni dei Programmi di Sviluppo regionale, finanziati per la quasi totalità con i fondi comunitari (2000/2006,2007/2013,2014/2020), avevano tutti l’obbiettivo di consentire a questo territorio una crescita sia dal punto di vista sociale, infrastrutturale e dei servizi, sia anche dal punto di vista occupazionale ed economico. .
In questi ultimi 20 anni sono stati spesi circa 500 milioni di euro, tra finanziamenti ai privati tramite la partecipazione ai Bandi Pubblici, sia soprattutto per il finanziamento dei ben più consistenti PATTI TERRITORIALI, P.I.T. e SNAI. I risultati prodotti, come è a tutti noto, da questa enorme messe di finanziamenti, non hanno prodotto i risultati annunciati. Anzi l’occupazione è diminuita sensibilmente, lo spopolamento dei nostri comuni si è accentuato e, come hanno dimostrato recenti ricerche, i giovani che sono stati costretti a lasciarci, in cerca di lavoro, sono migliaia. Gli amministratori dei nostri comuni, non si capisce bene il perché, anziché porsi il problema del fallimento di quelle politiche, hanno rinunciato ad occuparsene direttamente ed hanno delegato ogni iniziativa e ogni scelta alla Società di Sviluppo locale delle Madonie(SOSVIMA SpA) ad eccezione di pochi di essi. La nostra analisi ci porta a dire che una gran parte delle responsabilità del sostanziale fallimento di queste politiche, ricade principalmente in capo a detta società, e per essa al suo “ DOMUNUS “ Alessandro Ficile che, da circa 20 anni ininterrottamente è stato prima il suo Presidente, fin dalla sua nascita, e dopo l’Amministratore Unico, caso forse unico in tutta Italia. Nulla di personale nei suoi confronti, ma non abbiamo alcun timore di affermare che questa incomprensibile durata del Suo incarico, ha determinato una sempre crescente anomalia che, da un lato ha reso indispensabile il suo ruolo, dall’altro ha accresciuto il suo potere nel condizionare ogni politica di sviluppo, ogni scelta da compiere e persino a mediare la nomina degli organi di amministrazione degli altri organismi sovracomunali. In varie occasioni e sedi abbiamo reso note le nostre perplessità, ma ad oggi i nostri rilievi non hanno prodotto alcun risultato. Abbiamo pensato adesso di rivolgerci, ancora una volta Ai Sindaci, agli amministratori e Consiglieri dei comuni, affinché prendano finalmente coscienza di questo stato di fatto e si assumano le responsabilità per attuare quel cambiamento necessario ed urgente che attiene alla scelta degli uomini, dei metodi e dei nuovi e più adeguati strumenti di gestione da utilizzare per dette finalità. (Uniti per le Madonie)
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