Gramsci, Berlusconi e i parcheggi a pagamento di Andrea Prestianni

Evidentemente, la tassazione dei parcheggi è un tema che sta molto a cuore all’amministrazione comunale. Lo dimostra una lunga e articolata missiva del capogruppo di maggioranza Andrea Prestianni per difendere la scelta osteggiata da tanti cittadini e da tutti i gruppi politici, eccezion fatta dai Democratici per Castelbuono.
Anche dalle pagine di questo blog sono provenute argomentate critiche all’introduzione della tassa blu a carico dei cittadini.
Riportando lo sforzo ragionato, Prestianni scrive che “è evidente che la sosta a pagamento rappresenti l’unico sistema in grado di assicurare la rotazione degli stalli nell’interesse dei cittadini”.

Ma questa affermazione è facilmente smentita dal sistema del disco orario, quindi per onestà intellettuale sarebbe più corretto dichiarare che si preferisce a prescindere la scelta vessatoria invece di camuffarla per “assicurare la rotazione degli stalli” che già fa più ridere dell’avviso sgrammaticato contenuto nel ticket parcheggio.

A proposito di quell’avviso “si potrebbe schizzare un quadro della <<grammatica normativa>> che opera spontaneamente in ogni società data, in quanto tende a unificarsi sia come territorio, sia come cultura, cioè in quanto vi esiste un ceto dirigente la cui funzione è riconosciuta e seguita”.
Parole come specchio, sintetizzando il pensiero di Antonio Gramsci che suona come monito a quello di Prestianni.

Seguiamo, infatti, un altro passaggio del ragionamento fatto dal capogruppo consiliare:

“Tra le critiche diffuse, l’argomento che più mi ha colpito è quello secondo cui questo provvedimento rappresenti un balzello per i cittadini, istituito con l’unico scopo di “fare cassa” per il Comune, come se gli amministratori pubblici della nostra comunità non avessero altro in testa se non il chiodo fisso di vessare i propri concittadini”.

“Io credo invece che dietro quel provvedimento risiedano ragioni diverse, più profonde, legate a responsabilità che, anche a costo di scelte impopolari, chi fa politica deve avere la capacità di assumersi avendo ben chiara una visione di paese nel futuro”.

Con ironia, il locale (questo sì) Partito Democratico ha fatto al contrario notare che occorre dare una visione, non una visiera che appunto parrebbe una spesa costosa e fortemente osteggiata dai cittadini oltre dal buon senso scientifico.

“Le alte imposte sono dannose quando sono rivolte a mantenere una popolazione spropositata rispetto alle necessità amministrative…i lavori pubblici sono criticabili quando sono inutili o quando sono lussuosi, non anche quelli che creano le condizioni per un futuro incremento dei traffici o evitano danni certi”.

Questo è ancora il pensiero di Antonio Gramsci che condividiamo pienamente, per cui chiediamo al consigliere Prestianni di indicare nel profondo della sua riflessione politica – e che lo faccia in silenzio o altrove poco ci importa – se queste spese effettuate dall’amministrazione che appoggia siano inutili, lussuose o abbiano incrementato i traffici:

– visiere (19.000 euro)
– totem (20.000 euro)
– cine astra (15.000 euro)
– impianto di amplificazione (19.000 euro)

Ci siamo fermati appena a quattro esempi e abbiamo già superato 70 mila euro – un’analisi certosina farebbe certamente salire la cifra.

Si faccia un confronto tra le entrate (dalle tasche dei cittadini, come i parcheggi) e quanto sono invece costate alla comunità queste voci e se erano effettivamente utili e opportune in questo periodo di crisi, e qui il Covid-19 non c’entra nulla, attesa l’atavica sofferenza economica della nostra Nazione alla quale Castelbuono, fino a prova contraria, appartiene.

Gramsci parlava di lavori pubblici utili e di consorzi artificiosi, distingua allora tra l’esigenza di via Tenente Ernesto Forte o altre trovate di dubbia utilità.

Ma forse dobbiamo pensare che la sensibilità di Prestianni riguardi solo una parte di Castelbuono e non il caos di molte altre vie e zone periferiche, però è lui stesso che scrive “ferisce il silenzio – o la complicità – di chi in passato ha fatto delle politiche ecologiste, la riduzione del traffico urbano e la sostenibilità ambientale una ragione di vita.

A proposito di silenzi, non ci risultano dichiarazioni del capogruppo dei Democratici sul taglio degli alberi nel Parco delle Rimembranze.

Siamo sinceramente curiosi di sapere quale sia il suo pensiero e starà poi alla cittadinanza comprendere se la scelta di Prestianni sia ecologista, oppure il tema dell’ambiente è usato opportunamente a vanvera senza una plausibile spiegazione se non quella di motivare la scelta della tassa parcheggio.

Questi sono i temi seri sui quali noi – come molti altri – abbiamo voluto riflettere seriamente motivando il nostro punto di vista.

Ci sia consentito, la critica non è solo appannaggio del consigliere Prestianni, quando decide di far satira a carnevale e di questo primato Castelbuono può essere orgogliosa.

Smarrita la serietà di Antonio Gramsci, neanche Berlusconi ebbe la pensata di fare il comico facendo satira al suo governo, al suo Bagaglino nelle sue reti televisive.

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