Le Fontanelle: ancora bugie dal sindaco Cicero

(Riceviamo e pubblichiamo) – Nel corso della diretta facebook di sabato 16 gennaio, organizzata dall’Amministrazione per presentare il progetto di restauro delle Fontanelle, il sindaco si è prodotto in una serie di bugie come pare gli capiti spesso quando, alle prese con questo argomento, è a corto di contenuti.
Nel suo intervento introduttivo Cicero ha dichiarato testualmente, con quella sua espressione innocente di chiddru ca un ci curpa propria, che nella riunione con il Comitato del 2 novembre 2019, presente tutta la giunta, aveva “trovato la quadra di un percorso che si doveva fare”; quindi – continua – “dopo 15 giorni cosa è successo non l’abbiamo ancora compreso” e, conclude, il Comitato ha intrapreso iniziative autonome. Ancora una volta, a suo dire, lui non ha colpe.
Nella riunione del 2 novembre 2019 tenutasi nella sala della giunta, della quale potremmo riferire pure come eravamo seduti attorno al tavolo e chi fra gli assessori abbia aperto bocca, il sindaco aveva di sicuro trovato la quadra con i progettisti e con i suoi assessori, non certamente con il Comitato.
E’ necessario qui premettere che in una riunione che si tenne nel giugno 2019 a Palermo nello studio Monaco, alla presenza dei progettisti, del sindaco e di parte del Comitato, i progettisti, certamente strategicamente d’accordo col sindaco, fecero finta di recepire buona parte delle richieste di requisiti avanzate dal Comitato, dando appuntamento al progetto definitivo per valutarne il recepimento.
Nella riunione del 2 novembre, alla vista del progetto modificato tutti componenti il Comitato presenti hanno immediatamente constatato che i nostri desiderata erano stati quasi tutti non accettati.
In particolare:
- le dimensioni del palco risultavano ridotte a meno di ottanta metri quadrati. Signor sindaco, e il Comitato era d’accordo?
- il palco non era fisso ma verteva su questi sgangherati moduli regolabili in altezza. Alle nostre rimostranze, l’assessore Guarcello ha testualmente risposto “nel teatro dei fratelli Cannavale (!!!!!!) il palco è così”. Voi capite, quando si parla dei fratelli Cannavale è come dire i fratelli De Filippo, come minimo, ma questo denota l’orizzonte culturale. Signor sindaco, e il Comitato era d’accordo?
- il palco non aveva un sipario un boccascena una quinta uno straccio di addobbo. A tale obiezione il sindaco ha risposto testualmente “compreremo gli addobbi scenici con un apposito finanziamento”. Signor sindaco, e il Comitato era d’accordo?
- l’annosa questione delle poltroncine: per noi sempre e comunque fisse sebbene smontabili. Anche qui l’assessore Guarcello ha parlato di sedie a scomparsa, come alla Zisa. (Andate a guardare anche voi la soluzione della Zisa e poi concorderete che non si conciliava con le nostre esigenze). Signor sindaco, e il Comitato era d’accordo?
- non eravamo d’accordo neppure sulle norme di sicurezza. L’assessore Guarcello ha rassicurato che le cose stavano come diceva lui e non come sostenuto dal Comitato. Gli abbiamo chiesto di inviarci la nuova normativa in suo possesso. Ancora stiamo aspettando. Signor sindaco, e il Comitato era d’accordo?
- alla nostra reiterata richiesta di pendenza del 3% del pavimento loro rispondevano che la pendenza si sarebbe ottenuta grazie a pedane smontabili. Signor sindaco, e il Comitato era d’accordo?
- guardando uno di questi disegni (che non è stato possibile fotografare) Peppe Cucco ha seguito col dito sul progetto la traccia della famigerata strada che porta al foyer e non solo, dicendo testualmente: “e questa strada dove va a finire in una casa?”. Signor sindaco, e il Comitato era d’accordo? Anche sulla strada?
Chiudemmo quella riunione con l’intesa che nei giorni seguenti avremmo inviato al sindaco e ai progettisti l’ennesima lista di correzioni, indispensabili per la nostra condivisione. Il sindaco, naturalmente, si guardò bene dal rispondere ma, guarda caso, lo fecero i progettisti in sua vece disattendendo la quasi totalità delle nostre richieste. Il Comitato girò al sindaco la risposta dei progettisti facendo notare come costoro non avessero alcuna intenzione di recepire i requisiti, ma immaginiamo che lui sapesse già. Non pubblichiamo i messaggi WhatsApp intercorsi col sindaco perché lasciamo ad altri questa pratica meschina, ma sono ben archiviati, pronti all’uso necessario.
Ma a proposito di bugie del sindaco ce n’è un’altra che merita di essere trattata separata dal resto. Il sindaco, ha più volte affermato che la volumetria prevista nel progetto esecutivo è dettata da una variante al Piano Regolatore risalente al 2011. Già nel 2018, ormai quasi due anni fa, abbiamo proposto di prevedere una variante al Piano Regolatore, ma ci fu detto che non c’erano i tempi perché il progetto andava realizzato entro il 2019, pena la perdita del finanziamento. C’era evidentemente tutto il tempo per approvare la variante e tutti gli adempimenti del caso. C’era, a patto che ci fosse prima la volontà politica e poi quella progettuale, di effettuare una ristrutturazione dell’edificio mantenendo la pianta attuale, abbassandolo significativamente in altezza e risparmiando sulla demolizione e trasporto in discarica, quest’ultima con elevati costi ambientali prima che pecuniari. Demolizione peraltro non necessaria perché la struttura è stata certificata come stabile dall’ingegnere Antonello Sferruzza, dietro incarico dall’attuale amministrazione.
Sulla base di quanto detto, questo vittimismo di circostanza che il sindaco ostenta ancora una volta per cercare di sedersi comodamente dalla parte della ragione, arrivati a questo punto potrebbe essere posto da parte anche perché si potrebbe accorgere che, grazie a questo suo atteggiamento e alla sua ostinazione sull’idea di dire No al teatro, finalmente si stanno cominciando ad indignare i castelbuonesi.
Comitato per Le Fontanelle
Caricamento articoli correlati...