Trovato un daino legato e ferito, denunciato titolare di un’azienda a Castelbuono
Gli uomini del Corpo Forestale hanno salvato un daino che era stato catturato e rinchiuso in vecchia costruzione in contrada Sirufo a Castelbuono (Pa).
Era arrivata alla sala operativa una segnalazione anonima. L’animale aveva segni di ferite al collo provocate dalla catena con cui era legato.
Un uomo di 61 anni A.E., titolare dell’azienda dove è stato ritrovato, è stato denunciato. Dopo essere stato liberato, il giovane daino è stato affidato alle cure dei volontari del Centro Recupero Fauna Selvatica di Ficuzza, che, pur tra le difficoltà economiche di cui soffre cronicamente il centro, si occuperanno delle cure necessarie e della reintroduzione nell’ambiente naturale del selvatico, cosi come fanno regolarmente per tutti gli esemplari di fauna ferita che quotidianamente giungono da privati e istituzione e in primo luogo dal Corpo Forestale della Regione siciliana.
(fonte: blogsicilia.it)
Bisogna intervenire in maniera forte da parte delle amministrazioni civiche interessate affinché venga eliminato sul nascere la moltiplicazione dei daini che stanno proliferando in maniera incredibile creando inconvenienti alle colture ed a tutte le recinzioni esistenti. Occorre definire fin da subito chi paga i danni che i daini possono causare, chi ha autorizzato la introduzione degli stessi e chi non ha pagato per gli inconvenienti legati ai suidi che ormai sopravvivono da padroni delle nostre comunità anche con la morte di qualcuno , situazione che subito ha fatto chiacchierare ma dopo un poco è rimasta lettera morta. La nuova amministrazione regionale dovrebbe intervenire in maniera seria per scongiurare il pericolo incombente sempre per la incolumità pubblica, senza individuare i veri colpevoli dei danni passati presenti e futuri. La speranza è l’ultima a finire ma la maturità amministrativa delle Madonie deve essere mostrata nella sua interezza ed attuazione per risolvere il problema “cinghiali” portatori solo di distruzione.
Nessuno però denuncia i responsabili delle profonde ferite che da anni e quotidianamente i nostri boschi subiscono a causa della presenza dei daini, specie non autoctona e che andrebbe eradicata al più presto insieme ai suidi. Denunciare un uomo per un daino tenuto in cattività, ma fatemi il piacere va, lasciate in pace la povera gente e tirate fuori gli zebedei denunciando i responsabili di questo scempio alla natura madonita
Certo che fa notizia cercare di rovinare un povero uomo che cerca di sopravvivere allevando nella sua proprietà un daino ,ma Vi rendete conto che i daini sono la distruzione sistematica del nostro territorio , non c’è nessuna rete che tenga, da fermo riescono saltare oltre i 2 metri e dove arrivano distruggono qualsiasi cosa .
Bisogna intervenire con urgenza per fermare questa ennesima violenza che il territorio Madonia subisce .
Scusate, ma avete visto la foto del Daino?
Il fieno che faceva da giaciglio era pulitissimo, segno che l’animale era ben accudito, sicuramente da una persona che sa come trattare gli animali. Probabilmente lo stava curando e non maltrattando. Mi hanno descritto le ferite sul collo, che erano tagli netti, sicuramente causati dal filo spinato cui spesso restano intrappolati i poveri daini e non certo dallo sfregamento di una corda o di una catena. In ogni caso, troppo rumore e clamore, solo a fini giornalistici.
Ma quanti ne vengono uccisi e mangiati come i cinghiali? Se la persona che l’ospitava aveva queste intenzioni, l’avrebbe tenuto nel pozzetto frigorifero, non sul fieno pulito!