Campo da golf di Gibilmanna: assolto imprenditore cefaludese
Nell’estate del 2014 é stata diffusa la notizia del sequestro della club house, l’area che sarebbe dovuta diventare il campo da golf di Gibilmanna, sulla quale furono investiti svariati miliardi di vecchie lire (ecco il link della notizia di allora sigilli al campo da golf di Gibilmanna.
La struttura era stata sequestrata una prima volta da parte del Commissariato di Cefalù nel 2010, ne segui’ un processo che portò all’assoluzione di G.B. di Gratteri, difeso dall’Avv. Antonio Maiorana.
Nel 2014 è stato eseguito il secondo sequestro, del quale gli organi di stampa hanno dato altrettanto risalto.
Ne è seguito un secondo processo nei confronti dell’imprenditore cefaludese Francesco Di Bella, che si è difeso dalle accuse mossegli ed è stato assolto dal Tribunale di Termini Imerese perché il fatto non costituisce reato.
Si attendono le motivazioni della sentenza.
È di oggi la notizia sul GdS, dei tempi biblici a cui sono costretti gli imprenditori in Sicilia, per ottenere le prescritte autorizzazioni per qualsiasi attività imprenditoriale. Specie in confronto con altre regioni d’Italia, come il Trentino-Alto Adige.
Nella nostra terra martoriata, chi vuole fare impresa, è considerato un nemico. Abbiamo risorse infinite, sia intellettuali che naturali e materiali, ma vengono mortificato e messe all’angolo dalla burocrazia, dalla politica e dalle istituzioni malate. Ne abbiamo avuto un esempio anche nel nostro territorio, quando ne ha fatto le spese l’azienda dell’Ing. Francesco Lena.
Mi auguro che presto si cambi direzione e che le future generazioni trovino la giusta collocazione nella propria terra e non siano costrette ad andare a cercare fortuna altrove.