E’ giusto allargare l’orizzonte quando … “A cira squajja e a pricissioni un camina”

È passata un’altra settimana senza sostanziali passi avanti per il cine teatro Le Fontanelle. Il comitato, in attesa dell’audizione del Sindaco presso la commissione cultura, annota che le indagini geologiche, annunciate come da completare entro il 15/11, poi il 30/11, già allora in forte ritardo rispetto alla data contrattuale, a oggi non sono pronte. Infatti il 3 dicembre i tecnici Geolab erano ancora al lavoro. Ciò suggerisce di chiedere al Sindaco: perché si permette a questi signori di venir meno all’impegno contrattuale? È stato formalizzato il passo di messa in mora in danno?

La scorsa settimana, l’8/12 e il 9/12 rispettivamente, il Comitato ha incontrato, per il gruppo di opposizione il capogruppo Tumminello, per il gruppo di maggioranza il capogruppo Prestianni con i consiglieri Sapuppo e Puccia. La rappresentanza del gruppo di maggioranza è stata più ampia su richiesta del capogruppo. Abbiamo voluto questi incontri per cercare un contatto non mediato con i rappresentanti istituzionali dei cittadini. Di seguito la sintesi dei colloqui.

All’opposizione è stato chiesto il perché del loro silenzio su Le Fontanelle (attenzione: su Le Fontanelle, non sulle idee del comitato per Le Fontanelle); il capogruppo ha spiegato che non volevano invadere un campo già, a loro parere, ottimamente tenuto dal Comitato. Sorvolando sul merito della spiegazione (in realtà troppo di circostanza), abbiamo fatto presente che il gruppo di opposizione deve farsi una SUA idea di teatro, quella che riterrà giusta per il paese. Ma ha il dovere di sostenerla con forza in sede di consiglio comunale, nell’interesse non del comitato ma di tutti i castelbuonesi. Il capogruppo di opposizione ha detto che procederanno così, maturando la loro idea con lo studio di tutte le carte e portandola in consiglio, con la forza del caso. Ce lo auguriamo davvero.

Al gruppo di maggioranza il comitato ha spiegato di voler chiarire, direttamente per evitare gli inevitabili inquinamenti delle “cose riportate”, i punti che negli ultimi scambi erano stati impropriamente descritti. In questo senso il comitato ha precisato di:

  • Potersi attribuire il merito della revisione sostanziale dell’idea progettuale: fino al 2016 si parlava di sala rappresentazioni, con massimo 100 posti, in base a generiche motivazioni di sicurezza di cui il comitato ha dimostrato l’insussistenza.
  • Non cercare contrapposizioni, convinto che solo la condivisione possa conseguire l’obiettivo migliore per la comunità.
  • Portare avanti le proprie proposte, in modo deciso, senza voler condizionare amministrazione o progettisti ma non accettando però il rigetto di tali proposte senza ragioni tecniche o di opportunità, funzionali o pratiche, soprattutto se le proposte erano state condivise più volte
  • Denunciare l’assenza di riscontri a quei requisiti fondamentali, condivisi due volte con Sindaco e progettisti, che sembrano disattesi nella bozza progettuale mostrata dal Sindaco il 2/11
  • Sostenere, con studi e dati di fatto, la possibilità di rinascita lì, di un teatro adatto a Castelbuono
  • Accettare l’idea di poli-funzionalità purché non contraddica i requisiti fondamentali condivisi.

I consiglieri di maggioranza hanno premesso di sconoscere l’effettivo stato dell’arte in corso sul progetto mentre hanno ammesso di condividere l’indispensabilità delle attrezzature sceniche e degli arredi teatrali, così come molti dei requisiti sostenuti dal comitato.  A luglio scorso, essi stessi avevano proposto analoghe variazioni in vista della revisione. Ad oggi però non hanno riscontri su quanto suggerito.

Nel merito della discussione sono emerse due cose: per il gruppo consiliare è prioritario l’obiettivo di poli-funzionalità, per garantire la sostenibilità economica del teatro che verrà; subito a seguire c’è quella del teatro. Abbiamo ribadito che, pur sostenendo la priorità del teatro, non siamo contrari ad una poli-funzionalità virtuosa se questa non impedirà alcuna delle funzioni teatrali necessarie. Abbiamo però sottolineato, che sarebbe comunque normale se l’Amministrazione mettesse in conto, all’occorrenza, un sostegno economico annuale per il teatro, in quota cultura. Alla fine si è trovata una espressione comune: vanno perseguiti entrambi gli obiettivi evitando che l’uno possa compromettere l’altro. L’altra cosa emersa è che, a questo fine, i consiglieri si intesteranno, se non interverranno veti di amministrazione o opposizione, l’azione di apertura del mutuo che copre i costi di realizzazione della nuova strada di accesso al foyer, in zona Madonna della Catena. L’incontro è finito con l’esortazione reciproca ad abbassare i toni, in attesa che, in tempi brevi, si concretizzi quanto detto.

Ci permettiamo inoltre di suggerire, ad entrambi i gruppi consiliari, di cercare ed ottenere risposta ad alcune domande tuttora aperte: il 31/12/2019 è davvero la data ultima per la presentazione del progetto esecutivo attualmente finanziato? In caso contrario, quali sono le date vincolanti desunte in modo inoppugnabile dalle carte e non come impressione di questo o quell’altro? Se la realizzazione della strada richiedesse una variante urbanistica o adempimenti specifici imposti dalla Soprintendenza, non sarebbe meglio stralciarla per mandare avanti il resto del progetto?

Riportata la sintesi degli incontri, prima di chiudere il comitato promuove due richieste.
La prima richiesta ai critici che di tanto in tanto si fanno sentire. Ribadiamo che hanno pieno diritto di manifestare la propria idea ma li invitiamo a spiegarne le ragioni tecniche, funzionali, sociali all’Amministrazione, ai progettisti e ai cittadini. Noi l’abbiamo fatto (e lo faremo ancora a chi lo chiedesse), con approfondimenti verbali e scritti e senza quelle posizioni dogmatiche di cui ci accusa chi con i dogmi fa i conti spesso.

La seconda richiesta ad entrambi i gruppi consiliari. Sappiamo che ci sono questioni molto più urgenti del cine teatro Le Fontanelle. Tuttavia, senza in alcun modo chiedere di trascurare le questioni urgenti, perché non porre congiuntamente, in sede consiliare, la questione di Le Fontanelle, dando prova che entrambi i gruppi possono procedere distinti ma non distanti sulle questioni di interesse per tutta la comunità?

Il Comitato per Le Fontanelle

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