Il Circolo PD di Castelbuono sui lavori alla Madrice Nuova

La Madrice Nuova, per tutti i castelbuonesi “‘A Matrici”, rappresenta indiscutibilmente uno degli emblemi del patrimonio culturale, storico-artistico, architettonico e urbanistico del nostro paese e del paesaggio madonita.

Passeggiando per Piazza Parrocchia basta alzare lo sguardo, anche distrattamente, per accorgersi che i colori e la fisionomia dei prospetti della prima ala del transetto “da Matrici” sono radicalmente diversi da come li ricordavamo.

Intonacature “moderne” e compatte hanno alterato l’estetica e la valenza storica di quello che è e dovrebbe restare un monumento di pietra che “parla” della storia e dei colori del centro storico di Castelbuono.

Non ci vuole chissà quale competenza in materia architettonica o urbanistica per rendersi conto che qualcosa stona rispetto al contesto generale e che si sta andando oltre il semplice restauro e ripristino volto a preservare e valorizzare lo stato dei luoghi. È come se ci fosse in atto un progetto di ristrutturazione e ammodernamento che non può essere subito passivamente dalla collettività.

Chi abita nel centro storico conosce perfettamente tutti i vincoli cui gli immobili sono sottoposti, e quanto può essere complicato ristrutturare casa. 

I luoghi di culto e quelli dal forte valore culturale e identitario per quanto, come in questo caso, facciano capo a un legittimo proprietario (la Chiesa, dunque le Curie territorialmente competenti) sono comunque luoghi di tutti, appartengono alla storia collettiva e si incastonano in un tessuto urbano gravato dagli stessi vincoli.

Non vogliamo e non possiamo entrare nel merito di questioni che attengono al cambio di direzione dei lavori in corso d’opera né ipotizzare, senza carte alla mano, se ci siano state o meno adeguate opere di vigilanza e autorizzazione ma sicuramente possiamo manifestare legittime perplessità.

In che modo l’Ufficio Tecnico della Curia e la Sovrintendenza ai Beni Culturali si sono raccordate su questo intervento?

È possibile dover “subire” l’impatto di scelte estetiche che non hanno motivazioni di carattere funzionale e strutturale? 

È mai possibile che su interventi decisivi per il decoro urbano non si riesca ad avviare dei percorsi partecipativi pubblici?

È normale che non si tenga conto del parere della collettività che in certi luoghi si riconosce?

In tutto questo il Comune di Castelbuono è stato coinvolto, informato, messo nelle condizioni di vigilare? Che opinioni ha in merito a questa vicenda? 

E la sequela di interrogativi ed ipotesi potrebbe continuare.

I lavori proseguiranno e i timori circa una prosecuzione su questa stessa linea ci sono, sono fondati e vanno condivisi.

Castelbuono, quando vuole, sa interrogarsi e farsi sentire in maniera compatta. E noi, ci poniamo a fianco di quanti hanno già espresso pubblicamente le proprie riserve su quanto si è realizzato (leggasi gli interventi dell’Avv. Lupo e della Pro Loco di Castelbuono)

Per questo, abbiamo chiesto un incontro pubblico con il competente Ufficio Comunale al fine di vederci più chiaro sulla vicenda, auspicando che questo evento non sia uno dei tanti sui quali si ha timore di intervenire o che interessa giusto il tempo di una chiacchiera da bar o, ancora, che serve ad alimentare solo il “curtigghio”.

Nell’attesa di un riscontro, chiediamo a gran voce che ci si possa ritrovare uniti nell’interesse collettivo. Che le nostre non siano parole al vento ma che possano smuovere sia chi non era a conoscenza del problema, e che potrà ora informarsi attivamente, sia chi si è già fatto un’opinione e resta silente. 

Non restiamo zitti. “Cu av’ lingua passa u mare”: é nostro diritto chiedere spiegazioni e riceverle, è nostro diritto preservare i simboli che ci rappresentano e che rendono il nostro borgo medievale meta di turisti ed orgoglio di noi tutti.

Tante piccole azioni o prese di posizione sporadiche e scoordinate, non conducono a niente. Dialogo e coesione tra tutte i movimenti civici e le parti sociali permettono, invece di ottenere risposte e soluzioni.

Vi terremo aggiornati.

Restiamo in contatto!

Castelbuono, 16 gennaio 2024

La Coordinatrice

Luciana Cusimano 

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