Palazzo Isnello non è un “refuso”. Risposta orale ad Interrogazione all’ARS

(Riceviamo e pubblichiamo) – Risposta orale ad Interrogazione N.502 – XVIII Legislatura ARS (N.C.E.D. 26719) –

Chiarimenti sul progetto di rigenerazione culturale, economica e sociale c.d. “ITINERA” del Comune di Isnello (PA) – Interrogazione del 7 agosto 2023 dell’On. Stefania Campo +9 (M5S) –

L’Assessore per i beni culturali e l’identità Siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, risponde.

Ecco alcuni dei passaggi salienti della risposta dell’Assessore: “Riscontrata l’incoerenza delle informazioni rese nel progetto presentato dal Comune di Isnello in merito all’edificio oggetto di demolizione sito sul territorio comunale e denominato ‘Palazzo delle Poste’ (…) la cui descrizione nelle relazioni tecniche ed illustrative degli elaborati progettuali sembrerebbe riferito al ben più noto ‘Palazzo Isnello’ sito a Palermo di età tarda barocca (…) è stato ritenuto opportuno adottare idonee procedure di verifica al fine di approfondire l’argomento. È stata sentita nel merito quindi l’unità di missione del PNRR istituita presso il Ministero della Cultura ed in conseguenza si è provveduto a formulare un’apposita istanza di accesso agli atti amministrativi relativi alla procedura di assegnazione del finanziamento. Al contempo è stato ritenuto opportuno avviare un sopralluogo presso il comune di Isnello, beneficiario del finanziamento, avvalendosi della Sovrintendenza di Palermo, al fine di accertare la corretta attuazione delle disposizioni di tutela ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio. (…) Si formula riserva quindi di ritornare sull’atto ispettivo appena acquisito l’esito in ordine all’istanza di accesso e all’indagine ispettiva assicurando al tempo stesso che lo scrivente continuerà a spronare gli uffici dipartimentali per l’acquisizione dei dati di chiarimento”.

E infine ecco un passaggio saliente della replica dell’On. Stefania Campo: “Fra l’altro c’è il sospetto che il Comune di Isnello possa aver preso dei punteggi aggiuntivi in questo bando ‘ITINERA’ proprio perché c’è stato questo malinteso di avere indicato un palazzo di tarda epoca barocca, palermitano, molto importante, piuttosto che un semplice palazzetto di edilizia residenziale di Isnello”.

E infine le nostre considerazioni come gruppo di minoranza consiliare “Fare Comunità”:

“Ancora una volta torniamo a parlare del progetto ‘Itinera’ e del futuristico quanto fuori contesto edificio che sorgerà nella piazza principale del paese e che in molti conoscono come ‘TABBOBBIO’. Mesi fa, ad agosto, avevamo detto che era stata presentata un’interrogazione all’Ars sulle ‘anomalie’ presenti nel progetto. Siamo stati accusati di dare notizie false, che si trattava solo di un ‘refuso’ e che noi eravamo in mala fede. Eppure se avete ascoltato questi 5 minuti scarsi di risposta data dall’Assessore per i Beni culturali, qualche dubbio è venuto anche nei palazzi regionali che hanno richiesto chiarimenti al Ministero, che hanno avviato attività ispettive, anche con la Sovrintendenza di Palermo, dopo aver riscontrato ‘l’incoerenza delle informazioni rese nel progetto’. E quindi ora che succede? Non lo sappiamo perchè si aspetta il risultato di questi atti ispettivi, ma una cosa è certa, se si fosse trattato di un semplice refuso, non si sarebbero mossi dall’Assessorato regionale per vederci chiaro con tanta decisione. Inoltre, la replica del deputato interrogante Stefania Campo (M5S) che ringrazio a nome di tutti i componenti e i sostenitori del gruppo di minoranza Fare Comunità, suggerisce una possibile chiave di lettura della vicenda e cioè la possibilità che ‘il Comune di Isnello possa aver preso dei punteggi aggiuntivi in questo bando ‘ITINERA’ proprio perché c’è stato questo malinteso di avere indicato un palazzo di tarda epoca barocca, palermitano, molto importante, piuttosto che un semplice palazzetto di edilizia residenziale di Isnello’.

Insomma, le zone d’ombra sono ancora tante e noi dell’opposizione continueremo a svolgere il nostro dovere di controllo. Intanto, come tutti gli isnellesi sanno, l’ufficio postale si è spostato a Santa Lucia, creando difficoltà a quanti, per lo più anziani, devono raggiungerlo a piedi senza essere accompagnati. Intanto la piazza principale del paese sembra essere diventata un luogo fantasma, terra di nessuno. Intanto si continuano a portare avanti dei progetti senza pensare all’impatto che avrà sulla popolazione. Intanto si continua a cementificare il territorio e spesso ‘a matula’, generando lauti profitti per aziende di costruzione e progettisti e ferite per l’ambiente che pagheremo più in là. Intanto si continua a rappresentare una visione del nostro territorio distante dalla realtà, come se fosse un mondo a misura di ipotetici turisti mentre le esigenze dei residenti quasi mai sono tenute nel giusto conto o diventano oggetto di discussione in Consiglio Comunale o in altre assemblee pubbliche.

E per chiudere, intanto noi isnellesi non riusciamo ancora a metterci insieme per protestare contro le decisioni che peggiorano la qualità della vita di chi a Isnello ci vive quotidianamente.

Però qualcosa si muove, non bisogna perdere la speranza.

Il gruppo consiliare di minoranza Fare Comunità

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