Nicola Fiasconaro, il siciliano che conquista il mondo

(Fonte : http://economymag.it/ | di Federico Unnia )

La Sicilia nel mondo non è più solamente  Leonardo Sciascia, Franco Battiato, Pippo Baudo, Giuseppe Tornatore, Andrea Camilleri. Da qualche anno Nicola Fiasconaro, pluripremiato maestro pasticcere da Castelbuono,  paese arroccato fra i boschi delle Madonie, può iscriversi a buon diritto nel club esclusivo delle eccellenze siciliane nel mondo.

Lo incontriamo il pomeriggio di Ferragosto a Milano (ben 1401 km da Castelbuono), nell’affollata Piazza del Cannone, in occasione del suo appuntamento con i milanesi e turisti che affollano la citta in agosto. Lo affianca l’assessore Pierfrancesco Majorino. Un omaggio a Milano, spiega Fiasconaro, “Città che amo molto e dove tutte le volte in cui vengo mi permette di aggiungere un tassello di milanesità al mio dna profondamente siciliano” spiega.

In effetti a Milano, di Ferragosto, viene da alcuni anni da quando ha deciso di omaggiare alla città, patria del panettone, i suoi splenditi dolci made in Castelbuono, secondo le più antiche ricette, che tutto il mondo ci invidia.

Per chi non lo sapesse ancora, i panettoni, così come i tradizionali dolci siciliani (torroni, torroncini, paste di mandorle, cubbaite e la manna), sono venduti in tutto il mondo attraverso canali selezionati.  “In questi giorni stiamo producendo i panettoni tradizionali che saranno spediti in Australia, Nuova Zelanda. Giappone e Brasile” ci spiega Fiasconaro. In modo che possano essere disponibili per il prossimo Natale. “Quest’anno abbiamo accresciuto le esportazioni verso questi mercati, segno che la qualità italiana, e siciliana in particolare, ha estimatori in tutto il mondo” dice con una giusta dose di soddisfazione.

L’ascesa di Fiasconaro, che rappresenta la seconda  generazione di pasticceri di Castelbuono e gestisce l’azienda con i fratelli Fausto e Martino, è stata graduale ma senza sosta. La qualità, si diceva, mai abbandonata, apprezzata sia in Italia che nel mondo. Carlo d’Inghilterra è un cliente affezionato ed esigente; Bruce Springteen e Madonna grandi ammiratori. Gli ultimi Papi (compreso Francesco) hanno apprezzato i suoi omaggi pasquali.

In Italia gli estimatori sono molti. Fra gli altri anche Luca Zaia, ex ministro dell’agricoltura e presidente della Regione Veneto. Curioso l’aneddoto del loro incontro. “Ad un Vinitaly, altra manifestazione in cui mi sento di casa, lo omaggiai di un panettone di 25kg fatto con radicchio trevigiano candito. Rimase senza parole” ricorda Fiasconaro.

A New York, Londra, Boston, San Francisco, giusto per citare qualche metropoli raffinata ed esigente anche nel gusto, si trovano i suoi panettoni.

Qual è la ricetta di tale successo? “Semplice – chiosa Fiasconaro – una ricerca continua di materie prime di ottima qualità, legate al territorio. Una crescita che mette sempre al primo posto la sostenibilità e l’attenzione per le persone che direttamente  e indirettamente ruotano intorno alla nostra attività in Sicilia”.

Nella stagione natalizia (quando è al massimo dell’operatività) la sua attività impegna oltre 130 persone nel grande laboratorio di Castelbuono. “Il nostro futuro resta ancorato al territorio delle Madonie. Preservando tradizioni e innovando con scelte sostenibili. La nuova generazione Fiasconaro sta già affilando le armi. Ci sarà da divertirsi!”.

C’è da scommettere che se i panettoni nel 2007  sono già stati a bordo del Discovery Shuttle della nasa, in occasione della cena in onore dell’astronauta italiano paolo nesploli, uno dei componenti dell’equipaggio, non mancheranno nella dotazione dei primi umani che andranno su Marte!

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