13 e 14 maggio lo spettacolo “abusivo” del Gruppo 2001: “Cu acchiana acchiana, a nuatri cchi nn’ani a fari?”
Dopo una gestazione senza precedenti, finalmente ci siamo. Sabato 13 e domenica 14 maggio 2017 andiamo in scena. Al solito posto. Che non è da Carmelo Messineo, alias pane e panelli, ma in quello che è stato ormai eletto come luogo dell’anima, almeno della nostra: l’Auditorium del Liceo scientifico. In attesa delle Fontanelle e, con molta sincerità, alla faccia di c’un vo’.
Quest’anno lo spettacolo – chiaramente abusivo, come sempre – cade in piena campagna elettorale. Sappiamo che ciò potrebbe disturbare le manovre di qualcuno, o forse più di qualcuno, ma abbiamo fatto in modo che ciò accadesse. Anche per fare da contraltare, facendo ridere, a coloro che spontaneamente faranno piangere.
Il titolo, Cu acchiana acchiana, a nuatri chi nn’ani a fari?, esprime, prima ancora che il disincanto proprio di chi ormai è più vicino ai quaranta che ai trenta, la consapevolezza di non temere ire funeste per avere messo alla berlina, attraverso la satira, fatti e personaggi della politica.
Vi aspettiamo, dispensando dal partecipare tutti coloro che potrebbero tramazzarsi.
Ai più solerti ammiratori rammentiamo che per gli spettacoli al chiuso non c’è bisogno dell’autorizzazione delle forze dell’ordine, quindi non affaccendatevi in tal senso, e ad avvertire la SIAE ci abbiamo pensato noi. Come vedete lavoriamo per risparmiarvi tante fatiche. E poi dite che non vi pensiamo!!!!
P.S. Le prenotazioni – sempre al solito posto – vale a dire dalla nostra cara Sara, avranno inizio nei prossimi giorni previa comunicazione con un apposito post sul nostro caro blog Castelbuonolive.
Il Gruppo 2001
Finalmente aspettavo da tempo la maschera del gruppo 2001! Vorrei soltanto fare un appunto, se mi è lecito, a questi senatori del carnevale castelbuonese! Perché vi state battendo per la ristrutturazione del teatro le fontanelle se non partecipate al veglione da un bel po di anni? La mia non è una polemica ma vorrei soltanto evidenziare la grande contraddittorietà del vostro operato. Ad ogni modo in bocca al lupo per L’imminente performance.
Sento la necessità di aggiungere il mio punto di vista sulla questione lanciata dal nostro amico Giulio Cesare. Così, dopo il ringraziamento per l’apprezzamento manifestato al Gruppo 2001, gli esprimo anche sincera gratitudine per la contraddizione che palesa perché mi da’ modo di spiegare che è soltanto apparente.
Noi, come parte del comitato per Le Fontanelle che include tanti altri amici e appassionati, ci battiamo e continueremo a batterci perché Le Fontanelle risorgano con caratteristiche di fruibilità all’altezza delle aspettative e delle esigenze della collettività. Questo lo facciamo, oltre che per dotare Castelbuono di un luogo di rappresentazione degno di questo nome, anche perché solo lì il Veglione e la Maschera, per come li abbiamo nell’anima, possono davvero risorgere. Si è provato il trapianto altrove, come ha già detto ieri il mio amico di sempre, ma è fallito per continue, evidenti ed incurabili crisi di rigetto.
Ecco perché non c’è contraddizione, tutt’altro, in quello che facciamo: Le Fontanelle sono per noi conditio sine qua non, seppure si dovranno integrare adeguate capacità organizzative e di esperienza per riproporre la forza di quell’atmosfera adeguandola al tempo di oggi. Allora vedrà, caro Giulio Cesare, che tutti ritroveremmo l’entusiasmo di partecipare.
Non partecipare al veglione non significa essere contro il veglione. D’altra parte quando nel 1999 il veglione fu tolto dal dimenticatoio in cui giaceva da tanti anni, fra gli altri, c’eravamo noi del Gruppo 2001 a compiere quella impresa – se non sbaglio c’eri anche tu. Quindi non vedo la contraddizione che tu hai voluto bonariamente tirare in ballo.
Ad ogni modo, grazie delle lusinghiere parole che hai voluto usare nei nostri riguardi.
Infine, vorrei ricordare che noi non facciamo una maschera ma una cosa un po’ diversa, ormai.
Potrei tentare di immaginare la scena appena alzato il sipario: c’è una porta…che metaforicamente rappresenta le elezioni…e subito dopo una scala…che serve appunto “pp’acchianari”. E questa scala potremmo immaginarla corta…per restare in terra, oppure…lunga, lunga…verso il cielo. Ci fermeremo ai fatti e fattacci terreni, oppure ci si rivolgerà in alto per esorcismi vari o effetti miracolistici? E chissà che succederà….perchè se a voi faranno poco…chissà che faranno a noi, o a loro (magari facendosi male da soli).
Tutto da scoprire… e allora…accorriamo numerosi! Auguri, ragazzi!
Chi è schierato non fa satira ma propaganda e, nello specifico, propaganda elettorale. Con buona pace dei pianti e delle risa.
Visto che tu lo sai riferisci qual è la differenza tra satira e propaganda elettorale e visto che ci sei comunica anche quella che passa tra sopraffazione e democrazia e tra libero pensiero e asservimento se non addirittura pronazione.
” pronazione, s. f. [der. del lat. tardo pronare; v. la voce prec.]. – In medicina, movimento dell’avambraccio con il quale la superficie palmare della mano è portata dorsalmente. P. dolorosa, nel bambino sostenuto per mano o sollevato da terra, manifestazione dolorosa improvvisa che provoca l’incapacità funzionale dell’arto superiore, per sublussazione della testa del radio, determinata dalla brusca manovra di stiramento e torsione. ”
Ti riferisci a questa? O ti è scappata la mano?
Chi non ha la coda di paglia o gli scheletri dentro l’armadio, non ha da temere satira, critiche o propaganda politica.
“Aria netta un temi li trona”.
Io diffiderei di chi ha paura di uno spettacolo teatrale. Riflettici.
Finalmente potremo ascoltare qualcosa di serio sulla politica locale, dopo le tante barzellette di questi giorni.
Complimenti, ragazzi!!!