A Castelbuono i colori del profumo: la mostra di Franco D’Anna

[Gallà – Genovese]. La mostra Cromatismi floreali costituisce un vero e proprio ‘evento’ artistico-culturale, rappresentando una fase nuova nelle carriera pittorica di D’Anna e, soprattutto, costituendo un’esplosione di novità nel lungo cammino della raffigurazione dei fiori nella storia dell’arte, in particolare per la modalità di rappresentazione dei soggetti, caratterizzata sia dalle dilatazioni che amplificano i caratteri del singolo fiore, al punto che qualche tela non riesce a contenerlo integralmente ma ne rappresenta solo un frammento, sia dai giochi di luce e colore, che ora sfumano nelle trasparenze e nell’etereo, ora si vivacizzano nell’incontro di colori accesi e contrastanti.
La presenza dei fiori nell’arte, e in particolare nella pittura, vanta una tradizione lunghissima, proprio per il significato che essi hanno assunto accompagnando i momenti fondamentali dell’essere al mondo dell’uomo e, con la loro dimensione effimera e delicata, diventando espressione della vita, dell’amore, della morte. Metafora della caducità esistenziale, sono sempre sbocciati sulle tele degli artisti, assumendo una funzione diversa, ora decorativa, ora simbolica, ora da veri protagonisti.

Franco D’Anna ci regala i suoi fiori con tutta la potenza di un occhio che ha saputo guardare, osservare, scrutare anche nelle cavità più nascoste, con la curiosità mai sazia di scoprire i segreti di un mondo che, anche da un punto di vista strettamente scientifico, ha cambiato l’aspetto del nostro pianeta. Li ha analizzati, i suoi fiori, con l’attenzione di un botanico che cerca di comprendere come essi, a partire da oltre 100 milioni d’anni fa, quando fecero la loro prima comparsa in un mondo dominato fino ad allora da felci e conifere, cominciarono a dare un volto nuovo alla nostra terra, diversificandosi rapidamente in moltissime varietà, grazie anche alla brevità del loro ciclo vitale e affidando prima al vento e poi agli insetti, quando si ‘attrezzarono’ di petali variopinti, il compito della impollinazione.

Pittura realistica quella di Franco D’Anna, di un realismo così attento da confluire in qualche momento nell’iperrealismo, che come genere ha la caratteristica di basarsi sulla riproduzione fotografica della realtà, in questo caso una fotografia potentemente ingrandita; un realismo che sfocia nel surrealismo quando, in certe tele, il gioco delle forme e dei colori delle parti più intime dei fiori (in particolare le orchidee) rinviano ad una dimensione quasi onirica ed inconscia, in cui è insistente l’allusione alla sfera della sessualità.

I fiori di Franco D’Anna hanno abbandonato totalmente sia l’aspetto decorativo, essendo i protagonisti assoluti delle tele, dalle quali è scomparso qualsiasi altro elemento figurativo (solo per le ninfee, inevitabilmente, è presente l’acqua), sia la tradizione della natura morta, perché in queste tele c’è tutta la vita che palpita, attraverso la surreale sensualità delle orchidee, le delicate sfumature delle peonie, le schizzanti esplosioni delle dalie, la placida limpidezza delle ninfee, la purezza incantata dei gigli, la corposa rotondità dei tulipani. E poi le rose, caste e passionali, pudiche e carnali, attraversate da mille riflessi, che ora donano una plasticità scultorea come una calda passione in cui vivere tutta la forza del colore, ora un’avvolgente sensualità nei petali diventati un drappo setoso che cattura lo sguardo e il cuore, come un morbido abbraccio nel quale perdersi attraverso labirintiche volute, ora si affievoliscono nei petali delicati di una rosa dai colori sfumati, ora scompaiono candidamente nella rosa bianca.

E il nostro artista ha scelto come icona della mostra Riflessi di luce, una rosa che in sé accoglie ed esalta vari colori, emanandone quasi i profumi, petali dell’anima in grado di fare vibrare le sfumature dei sentimenti. Nell’esposizione è possibile ammirare la peonia bianca, dove le lievi pennellate di colore sono sovrastate dall’abbagliante restituzione della luce all’osservatore, un chiarore che giunge quasi alla trasparenza, e i gigli di Sant’Antonio, il cui candore è interrotto solo dall’arancio degli stami e dal verde dei pistilli. Tra queste due bianche emozioni, tutta la gamma di sentimenti, forme e colori: dal fondo nero emerge la passione dei petali rossi della rosa, la gioia luminosa della rosa gialla, il brivido elettrizzante di quella blu, la voluttà di quella rossa; e poi, da un fondo di foglie, la bellezza assoluta della rosa bianca, il pudore e al contempo la provocazione del filodendro, l’eleganza dei tulipani, soprattutto quando diventano calici su fondo bianco, il meraviglioso aprirsi dei petali del crisantemo ad accogliere la luce e lo sguardo, la seduzione delle orchidee e le tele completamente occupate da questi protagonisti profumati, dove non può esserci spazio nemmeno per uno sfondo: un percorso attraverso la vita dei fiori (organo riproduttivo delle angiosperme), caratterizzato dalla curiosità dell’artista nel ricercare i particolari più intimi di questo mondo così esplosivo e trionfante, ma nello stesso tempo così segreto e nascosto.

La location che ospita la meravigliosa collezione di quadri è ” Casa Speciale ” in Piazza Magherita Castelbuono. Non poteva non essere inserita in un periodo più consono visto che nei giorni 12-13-14 giugno a Castelbuono avrà luogo l’ormai tradizionale “infiorata” . La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle 20:00 fino al 21 giugno.

Testi: Rosalba Gallà
Foto: Rosanna Genovese

Fonte: www.cefalunews.net

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