A Cefalù dal 13 al 22 agosto la mostra “Meraviglie del mare”
dell’artista palermitano Gaetano Barbarotto

Nuova tappa siciliana a Cefalù, dal 13 al 22 agosto, per “Meraviglie del mare”, con le nuove opere che l’artista palermitano Gaetano Barbarotto dedica al pianeta blu. E’ un tema dalle molte sfaccettature, un universo fatto di silenzi e di colori brillanti, un ritorno alle origini della vita declinato in allegoria: uno spunto per riflettere sulla frenesia, sulle contrapposizioni, le barriere e i confini che soffocano la società di oggi.

“Il mare – spiegano i curatori della mostra Massimiliano Reggiani e Monica Cerrito – diventa l’elemento di contrasto che ci permette di ragionare sull’avvitamento ansioso e sterile in cui sembra essere caduta gran parte dell’umanità. Gaetano Barbarotto, da maestro del colore e abile artigiano della composizione, evita di offrire una lettura biologica del mondo subacqueo: pesci, spugne, coralli e paesaggi sommersi sono tratteggiati per forme e toni. La luce si espande in una coinvolgente bellezza che richiama più l’arte sacra del buio denso e profondo di fondali inesplorati. Animali e piante cercano il proprio simile, muovendosi leggeri e senza peso fisico davanti allo sguardo degli osservatori, lasciando tracce impalpabili mentre nuotano tra ricordo e immaginazione”.

Le trenta opere in mostra sono tecniche miste dove pigmento e materia, colore e luce, segno e profili, vibrano rifrangendo l’onda luminosa in un continuo variare di minuscole ombre e improvvisi scintillii. A queste si aggiungono le tre calcografie nella cartella d’incisioni, dove è il tratto morbido e preciso a evocare – assieme agli acquerelli – la trasparenza del mondo sommerso.

“Meraviglie del mare” è un contenitore d’idee, un laboratorio creativo dell’artista in continua crescita e sempre attento a dare, attraverso l’arte, risposte al continuo mutare della cronaca. Nel 2021, quando iniziò il suo viaggio a Palermo alla Real Fonderia Oretea, la mostra fu accolta con grande successo e simbolo di libertà dopo i mesi bui della pandemia. Adesso, nell’Ottagono di Santa Caterina, invita alla condivisione senza barriere, al rispetto della fragilità del mare, a immergersi nella bellezza della biodiversità.

Scrive di lui il professor Tommaso Romano, presidente dell’Accademia di Sicilia e della Fondazione Thule: “Barbarotto dipinge le sue meraviglie del mare che, come tali, sono individualmente la sua continua esperienza diretta con la scoperta – che egli peraltro pratica e non solo contempla – degli abissi marini, di tutto ciò che è nel mondo liquido, di quell’universo d’acqua che consideriamo a volte ornamento e non fondamento di vita, ma vero polmone. Approccio personale, in beata solitudo si potrebbe dire, alla ricerca di una conoscenza che scorge, ascolta i silenzi e ne valuta i suoi segreti. Cosi è la metafisica degli azzurri marini di Barbarotto: una gnosi senza un approdo definitivo, la scoperta del sé attraverso l’esperienza e la pratica dell’arte che, nel suo felice caso, vive di materiali plurali che s’inverano in cromaticità ulteriore fra una figurazione accennata e una surrealità dell’espressione che si disseta di mare, di fondali, di pesci, di flora marina, senza essere stucchevole presa fotografica senza effetto anzi, lasciando all’immaginazione critica quelle sirene che sembrano fargli compagnia”.

Il professor Paolo Giansiracusa, docente di Storia dell’arte all’Accademia di Catania, ne sottolinea – oltra la bellezza – il profondo significato etico: “Quella di Gaetano Barbarotto è una pittura evanescente e sensuale, il suo colore rarefatto si posa come polline leggero su un pianeta in disfacimento generando un messaggio forte come un grido lacerante che ci esorta al rispetto della natura, alla salvaguardia della vita in tutte le sue forme. Barbarotto dipinge esortazioni rivolte all’umanità nuova, a questo sistema terrestre in cui lo sfruttamento sconsiderato di ogni risorsa sta portando allo svuotamento della stiva della linfa vitale. Nelle sue opere i ricordi atavici di un mondo contadino basato sull’armonia e il rispetto appaiono come immagini in dissolvenza sul murassecco della memoria. Ad essi resta ancorato il pensiero anche se l’onda infelice di rifiuti di plastica invade lo spazio presente. Quella di Barbarotto è una pittura che non abbassa la guardia della difesa dei valori, anzi alza orgogliosa il vessillo della ragione. L’Arte non può tacere, l’artista non deve tacere!”

“Meraviglie del mare” a Cefalù sarà presentato dalla professoressa e critica d’arte Rosalba Gallà che – con intensa poesia – traduce in parole l’intima essenza della mostra:

“Il silenzio delle profondità marine, le infinite sfumature del giallo, le morbide e fluttuanti trasparenze regalano una rara e preziosa serenità.

Non c’è il frastuono della guerra, sparisce l’aggressività delle parole di chi crede o vuole ostentare di sapere tutto, non ci sono i contrasti di bianco e nero più o meno armati, non i movimenti rumorosi della realtà superficiale.

La pace è negli abissi del mare: i rumori sono ovattati e nell’azzurro più nero si possono trovare inattesi lampi di luce e di armonia: così un corallo giallo è come un fuoco le cui fiamme non bruciano, ma sposano l’acqua, illuminando la mente e accendendo l’animo a cercare nuove fonti di bellezza”.

“Meraviglie del mare” a Cefalù, Ottagono di Santa Caterina in Piazza Duomo, sarà aperta da sabato 13 a lunedì 22 agosto 2022, ogni giorno dalle 18.00 alle 22.00

L’evento, voluto dall’Amministrazione civica, è un omaggio alla sensibilità che i cefaludesi continuano a mostrare sia all’arte sia al rispetto dell’ambiente e alla sostenibilità. Cefalù, infatti, continua a coniugare le antiche tradizioni marinare e al sapere agricolo dell’entroterra, accogliendo un turismo colto e attento che ripaga questi valori con altrettanta fedeltà. Per questo ci onoriamo degli interventi del Primo Cittadino di Cefalù, professor Daniele Salvatore Tumminello, dell’Assessore alla Cultura, professor Antonio Franco e dell’Assessore all’Ambiente, architetto Francesca Mancinelli, che riportiamo integralmente pregando la stampa di dare massima diffusione e visibilità alle loro parole.

Gaetano Barbarotto

DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI CEFALU’

Cefalù ospiterà dal 13 al 22 Agosto 2022 nel prestigioso spazio dell’Ottagono di S. Caterina, che si affaccia sulla Piazza del Duomo, la mostra del maestro Gaetano Barbarotto: “Le meraviglie del mare”. Una nuova tappa siciliana dell’artista palermitano, che a lungo ha vissuto a Milano, dove ha maturato, nel corso della sua eccellente esperienza professionale, contatti artistici e culturali che si sono tradotti nelle immagini, nei colori, nelle forme delle sue opere. Il calore, la luce e la bellezza della nostra Sicilia fanno sintesi con l’ordine frenetico della grande metropoli lombarda.

Il ruolo fondamentale, fortemente espressivo e stimolante, dell’arte contemporanea si traduce, nella nostra Città, nelle esposizioni artistiche, che per i cittadini e i visitatori che vivono Cefalù sono motivo di crescita, diletto, confronto con chi, come Gaetano Barbarotto, riflette mediante la sua arte su temi di grande attualità e significato.

Godere del Bello a Cefalù vuol dire immergersi nell’arte, nella storia che sono peculiari per la Città stessa. Il mare, poi, protagonista indiscusso dell’intera collezione in mostra, rappresenta un punto di approdo e di partenza, arrivo e viaggio per i popoli del Mediterraneo, che da Cefalù sono passati. Il popolo cefaludese vive di mare ed è di mare: Cefalù è luogo di Cultura e di Culture che si sono incontrate fin dall’Antichità e proprio una civiltà proveniente dal mare ne ha determinato la storia fin dalle origini.

Il mare è risorsa, oggi più di ieri va tutelato e protetto. In tal senso, la mostra “Le Meraviglie del mare” è strumento di riflessione su ciò che sui fondali esiste, della vita nel mare; è essa stessa una riflessione aperta sui nostri mari, rivolta agli adulti e ai più giovani, carica di notevole suggestione poetica. E, in tal modo, l’artista scuote l’animo mediante colori forti, profondi, caldi, che avvolgono il visitatore, al quale, così, possiamo offrire un momento autentico di crescita culturale e di visivo compiacimento.

Prof. Daniele Salvatore Tumminello

Sindaco di Cefalù

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