A che punto è la campagna elettorale a Castelbuono

L’inverno si chiude e, complici la neve sui monti e le fredde temperature, la campagna elettorale tarda a riscaldarsi nonostante le previsioni fissino la data cruciale fra non più di due mesi.

Il quadro dei candidati a sindaco non è dei più chiari, ma andiamo con ordine partendo dai punti fermi finora fissati.

La prima certezza è la ricandidatura a sindaco di Mario Cicero che aspira al suo quarto mandato. Domenica se ne avuta la ufficializzazione ma non era un mistero per nessuno. Già lo scorso ottobre, il sindaco uscente aveva abbondantemente preannunciato in un’intervista le sue intenzioni. Il suo movimento ne ha preso atto, acclamandolo a voto palese per alzata di mano quale unico e solo candidato.

Converrà anche il sindaco, sempre permaloso alle polemiche, che quando si tratta di aprire uno spiraglio al cambiamento o al passaggio di testimone il discorso muore anche prima di nascere. In passato ci ha offerto originali esempi quali le primarie da solo, la raccolta firme per superare le primarie vinte da altri e adesso un voto per acclamazione che, come qualcuno ha commentato in questo blog, ricordava gli entusiasmi delle braccia tese di altre epoche storiche.

Per Cicero dunque è finito il periodo della sofferenza, cioè osservare le perplessità dei cittadini alla sua politica ribattezzata dai suoi oppositori dello scaldabagno. La campagna elettorale per lui significa una fase in cui è noto sapersi destreggiare benissimo con la costruzione di una squadra strategicamente agguerrita per raggiungere qualsiasi manipolo di elettori.

Mentre il sindaco si gode la costruzione del suo ventennio gli altri discutono come arrivare alla cinquina.

Chi sembrerebbe aver sciolto le riserve è la Costituente. La compagine politica di nuovo conio, dopo un anno di analisi e studio delle problematiche di Castelbuono, ha ufficializzato la candidatura di Anna Maria Cangelosi, professoressa di scienze al Liceo Scientifico e attiva sul fronte civico con Castelbuono Scienza.

Nell’incertezza di alleanze più o meno estese, di una lotta a sindaco a due o più contendenti, la Costituente ha rotto gli indugi proponendo Anna Maria Cangelosi, già candidata assessore in quota Castelbuono in Comune nel 2017, che gode al momento del sostegno di elettorato trasversale ad ogni movimento ma senza l’appoggio ufficiale di alcuno di essi, segno che la situazione è probabilmente ancora molto liquida e mutevole.

Fa rumore, infatti, la perdurante mancanza di un nome ufficiale delle storiche e più recenti compagini politiche locali.

Castelbuono in Comune, altra forza politiche presente in consiglio comunale, non ha espresso ancora un proprio candidato seppure circola in via ufficiosa quello dell’avv. Antonio Maiorana il quale tarda però a confermare così come a smentire.

Alcuni attenti commentatori della politica nutrono fondati sospetti che si tratti di un nome civetta e cioè fatto circolare nel tentativo di ricompattare il fronte dell’alternanza e del cambiamento alla poltrona di sindaco.

Non si hanno ancora linee ufficiali dalla sezione locale del Partito Democratico, unica forza politica nazionale con presenza strutturata a Castelbuono. Tace nel silenzio assoluto lasciando nel dubbio se si presenterà con un proprio candidato, in colazione oppure in ordine sparso.

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