A Gioacchino Genchi, il Premio internazionale Giovanni Falcone e Paolo Borsellino 2015

Venerdì 4 dicembre nell’ambito del “Premio internazionale Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” promosso dall’Istituto Giuridico di Ricerca Comparata e dalla <Università L.I.U.C. di Varese, Gioacchino Genchi, vice-questore di Polizia, ha ricevuto a Roma il premio speciale dal comitato scientifico organizzatore con la seguente motivazione:

Diceva Falcone: “Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti per avviarsi verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere’. Il dottor Gioacchino Genchi esperto di informatica e telefonia ha incrociato i tabulati telefonici in processi di grande importanza quali quelli sulla mafia che hanno rivelato il rapporto tra la mafia ed il complesso giuridico-economico-politico della seconda Repubblica. Attraverso il lavoro di consulenza ai magistrati ha offerto un contributo determinante nell’affermazione dell’informatica applicata alla giustizia affermando la valenza del supporto informatico nelle indagini di Polizia e nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso proprio approntando tecniche di elaborazione ed analisi dei dati dei traffici telefonici sempre perfezionate negli anni. Con Paolo Borsellino e Giovanni Falcone il dottor Genchi ha assistito l’Autorità Giudiziaria sul fallito attentato all’Addaura e, dopo le stragi di Capaci e via d’Amelio, ha sperimentato ed utilizzato le più sofisticate tecnologie su impianti informatici, radio-elettrici e di telecomunicazione, varando le più importanti ed originali tecniche di indagine, ausilio risultato imprescindibile per le Autorità inquirenti.
(Fonte: 19luglio1992.com)

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