A Reggio Emilia la commemorazione per il 70° anniversario dei Martiri di Porta Brennone tra cui il bersagliere castelbuonese Cristoforo Carabillò

Reggio Emilia – Martedì 3 febbraio, si è svolta la commemorazione dei quattro giovani partigiani fucilati dai fascisti, dopo atroci torture, all’alba del 3 febbraio 1945 a Reggio Emilia all’angolo tra Corso Garibaldi e via Porta Brennone.

La cerimonia si è tenuta nei pressi della lapide posta in loro memoria all’incrocio tra le due vie. I loro cadaveri, a piedi nudi e mani ancora legate con fil di ferro, vennero lasciati al margine della strada per alcuni giorni, con il divieto di lapide_carabillorimuoverli e di darvi sepoltura, quale monito alla popolazione civile a non collaborare con la Resistenza.

Due erano correggesi, Sante Lusuardi e Dino Turci, di 21 e 22 anni. Il terzo, Cristoforo Carabillò di Castelbuono (Palermo) dove era nato nel 1917. Sottotenete dei bersaglieri nella caserma Reverberi, a Scandiano, era diventato amico e collaboratore del quarto ucciso, Vittorio Tognoli, 24 anni, studente universitario di Scandiano.

Alla commemorazione hanno partecipato il vicesindaco del Comune di Reggio Emilia, Matteo Sassi, il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi e Nando Rinaldi in rappresentanza di Istoreco e Anpi di Reggio Emilia.

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