Al monastero Santa Maria degli Angeli la Solennità di Santa Chiara 2017
Carissimi,
il Signore vi dia pace!
Anche quest’anno ci appressiamo a vivere la solennità della Madre Santa Chiara, giorno di festa, ma anche momento propizio per confrontarci con lei, con la sua vita, che ci interroga sulla fedeltà alla vocazione che abbiamo ricevuto. Come dice il padre san Francesco è grande vergogna per noi, servi
di Dio, che i santi hanno compiuto le opere e noi vogliamo ricevere gloria e onore con il solo raccontarle (Am VI, 3).
Come leggiamo nella Regola, la povertà per Chiara non è stata un elemento accessorio nella sua vocazione, ma un caposaldo per cui ha lottato durante la sua intera esistenza, non per sete di estremismo fine a se stesso, ma per seguire le orme di Colui che da ricco si è fatto povero, da Dio si è fatto servo, senza considerare un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio. Il suo sguardo fisso sull’umiltà del Signore Gesù, le ha fatto percorrere la via del Vangelo, dove la logica umana della ricchezza e del potere viene sostituita dalla logica della gratuità e dell’amore.
Chiara proveniva da una famiglia ricca e conosceva bene le insidie che la ricchezza può portare con sé, come ad esempio l’egoismo, la sete di potere raggiunto non sempre con un fare innocente, la tristezza dell’avere tutto e sentire in verità il peso della vacuità di quel tutto, che passa e non rimanente, un tutto da difendere continuamente anche a prezzo di sfaldare famiglie, rompere amicizie, perdere
la serenità.
Sulla povertà Chiara ha costruito la fraternità, nella consapevolezza che il bene, ogni bene, il sommo
bene è Cristo Gesù e da Lui, attraverso l’azione dello Spirito Santo, scaturisce quella circolarità
d’amore che crea legami forti e indissolubili. Legami che conoscono la fatica della lotta quotidiana,
ma anche il sapore della vittoria in virtù della potenza della Parola di Dio che giorno per giorno,
goccia dopo goccia, aiuta ad assumere il pensiero di Cristo.
La vita di Chiara si è trasformata in preghiera a favore del mondo, della Chiesa, di Assisi, e di tutti
coloro che la circondavano: con la sua esistenza povera e umile ha donato al mondo il Signore Gesù,
come “altera Maria”.
Con la grazia del Signore, seguendo l’insegnamento della madre santa Chiara, cerchiamo di vivere anche noi nella logica del Vangelo, fidandoci della Provvidenza del Padre, anche nelle difficoltà, e al contempo senza impossessarci di essa, ma ponendola a disposizione di chi bussa alla nostra porta, impegnandoci a custodire la santa unità e pregando per il paese che ci ospita, per quanti si rivolgono
alle nostre preghiere, e prestando voce a chiunque non sa di avere un Padre che ci ama. Alla madre santa Chiara affidiamo ciascuno di voi e le vostre famiglie, interceda per voi, ricompensando la generosità con cui vi rendete strumenti della mano prodiga del Padre, venendo incontro alla nostra povertà.
Vi aspettiamo per celebrare insieme la solennità di Santa Chiara, a chiusura del Ventennale che ci
ha visto festeggiare i nostri 20 anni del nostro arrivo a Castelbuono.
Sr. Maria Francesca e sorelle