Anna, la nonna di Gesù

Anna, la nonna di Gesù

 

I nonni sono una benedizione per le giovani famiglie…anche in quella di Gesù. I nonni hanno vissuto le tribolazioni della vita, sanno cosa significa sperare e sono in confidenza con la buona parola.

Il 26 Luglio è la festa di Sant’Anna, la madre di Maria e nonna di Gesù. Antiche tradizioni chiamano in piazza la gente per gioire della bellezza della vita. Sant’Anna infatti è la protettrice delle madri e delle partorienti. Si intrecciano ghirlande di fiori e di grano, si prega e si porta in processione la statua della santa, fuochi d’artificio riempiono di lumini la notte…

I vangeli apocrifi narrano che Anna era figlia di Achar, della tribù di Levi. Anna sposò Gioacchino, un uomo molto ricco del regno di Giuda e della stirpe di Davide, ma il matrimonio non produsse prole. Gioacchino, umiliato pubblicamente per essere sterile, si ritirò nel deserto con le pecore. Durante la separazione, Anna e Gioacchino furono visitati da un angelo che li invitò a incontrarsi davanti alla Porta Aurea di Gerusalemme. I due vecchi sposi, giunti nel luogo indicato dall’angelo, si guardarono negli occhi lacrimanti e si diedero un tenero bacio. Pare che in quel momento si verificò l’immacolato concepimento di Maria.
Anna, Giacchino e Maria bambina abitarono a Gerusalemme vicino alla piscina di Betzaeta, nella vecchia città. In quel posto i crociati nel XII costruirono una chiesa dedicata a Sant’Anna, oggi custodita dai Padri Bianchi.

Il centurione Longino preservò le reliquie della santa in Terra Santa fino all’arrivo di alcuni monaci che li trasferirono in Francia dove furono collocati in una bara di cipresso. Un lumino rimase acceso per anni vicino alla bara, come a indicare la luce dell’umiltà e della pacificazione.
In seguito avvenne la smembratura dei resti del corpo di Sant’Anna, il teschio oggi si trova a Castelbuono in Sicilia.
Diverse furono le raffigurazioni della storia di Anna, celebre quelle di Giotto del 1305 che dipinse la famigliola di Anna, Gioacchino e Maria nella cappella degli Scrovegni a Padova.

“Gloriosa e benedetta Sant’Anna,
guarda ai tuoi piedi…
i nostri figli sono esposti a tante tentazioni, la bufera della colpa imperversa con impeto intorno alla stirpe di Eva…
custodisci i nostri figli, o amabile Sant’Anna, e falli vivere su questa terra nell’amore di Gesù e di Maria…”

 

(www.leccoprovincia.it – Maria Francesca Magni)

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