Appello al Sig. Sindaco di Castelbuono per una robusta gestione del Museo naturalistico Francesco Minà Palumbo

Appello al Sig. Sindaco di Castelbuono per una robusta gestione del Museo naturalistico Francesco Minà Palumbo.

 

[Riceviamo e Pubblichiamo].  Ci risulta che il giorno 9 p.v. il Sig. Sindaco, in attuazione  dello Statuto del Museo F.M.P.,  conferirà l’incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione dello stesso.

 

Sempre a norma dell’Art.12 dello stesso Statuto, il Presidente è il concreto gestore (organizzativo, amministrativo, promozionale) del Museo: tuttavia per una gestione moderna ed attuale di un Museo che, dall’odierno “interesse naturalistico”, dovrebbe diventare di “interesse naturalistico ed artistico”, con un salto di qualità a totale beneficio del nostro Paese e della sua economia, occorrono competenze manageriali specifiche.

 

Tali competenze si conquistano solo in campo con l’esperienza professionale, escludendo l’ipotesi che esse possano provenire da strategie di convenienza o di opportunità politica.

 

Pertanto l’appello che rivolgiamo al Sig. Sindaco è di compiere la scelta del Presidente su dati obiettivi, cioè sulla base di un’attenta analisi/valutazione dei curricula dei candidati a tale presidio di alta responsabilità per il rilancio prossimo del Museo.

 

Da parte nostra abbiamo già da tempo sensibilizzato l’Amministrazione comunale. Qui di seguito si riporta una sintesi dell’ultima petizione del 3 u.s. inviata per e-mail all’indirizzo ufficiale.

 

Premesso che per onestà intellettuale desidero intervenire solo per collaborare e, non certo, per interessi di parte, oppure per dettare sentenze o, quanto meno, parlare con presuntuosità, credo che siamo qui per creare al meglio questa cosa nuova che si chiamerà Museo naturalistico “delle Madonie” (…aggiunta molto importante): un Museo che da decine di anni attende il suo completamento con la prevista acquisizione delle oltre 600 tavole dell’Iconografia di elevato pregio artistico. Nel mio piccolo vi ho presentato ad agosto scorso uno schema gestionale per il rilancio del Museo: l’autore della bozza di progetto non ero io, ma mia figlia Roberta, esperta professionista in organizzazione aziendale. Credo che tutti noi siamo consapevoli che un Museo moderno vada gestito come un’azienda: basta consultare qualche sito web specifico…Con ciò non sto cercando la consulenza per mia figlia, che, pur vivendo a Milano, è stata e resta a disposizione per consigli o suggerimenti progettuali a titolo gratuito.

 

L’impegno di tutti noi è civico, con tante sfumature (politiche, tecnico-gestionali, di reale utilità sociale) da riunire in modo integrato. Ciò vuol dire che l’impegno di voi politici non può, direi non deve, fermarsi alla designazione di rappresentanti, supposto che tali designazioni siano fatte in modo obiettivo (per es. inserendo nella gestione intelligente dei veri manager, che ovviamente lavorino su basi volontaristiche, e non speculativo). In altre parole vorrei far intendere che oggi la gente ( che è molto più presente e vigile di quanto può apparire…vedi elezioni recenti…., vedi il bisogno di dar spazio alla persona al posto delle sigle, …vedi i tanti fogli e blog presenti in Paese…ecc.) si aspetta una svolta culturale, specialmente dal politico che governa. Secondo me non servono incarichi di facciata, ma incarichi di competenze vere, sperimentate. Per gestire un Museo naturalistico non basta aver fatto una tesi sul fungo basilisco, ma serve una visione integrata, a 360° della materia in gioco (che nella fattispecie è la “buona” gestione del Museo).

 

E il politico ha il compito di vigilare sulla buona gestione, che, ovviamente, non è solo amministrativa.

 

Al Sig. Sindaco quindi vorrei indicare un qualche ripensamento  sulle scelte.

 

Nel giorno di avvio dei lavori occorrerebbe raccomandare ai futuri gestori di “far vivere” il Museo (che non deve essere più una serie di armadi polverosi, visitati da qualche sporadico curioso). Per esempio in quel giorno suggerire di aprire immediatamente un sito web del Museo, strutturato secondo le normali regole di tutti gli altri musei moderni. Nel sito va aperto un forum, ove studenti, studiosi, insegnanti, professori di botanica o di arte pittorica, cittadini comuni si scambino informazioni. Acquisita l’Iconografia, ogni mese sul sito web qualche professore dei tanti Comitati e Consigli del Museo possa illustrare 2-3 tavole della stessa oppure qualche altro reperto: su tale lectio si inserisce l’attività di dialogo del furum. (…e così facciamo lavorare un po’ anche qualche professore che avete inserito nei vari Comit./Cons.). Questo dialogo è arricchimento culturale, è l’uso intelligente della rete come fucina di idee. Come si noterà ci vuole anche un po’ di creatività …ed è quella vincente dei vari fratelli Fiasconaro in campo dolciario…solo che noi “venderemmo” un po’ di cultura…che a lungo termine porta benefici economici al Paese.

 

Ecco il “bene comune”! …un sito in cui si naviga con costante, attento senso di responsabilità e di propositività.

 

Ma i nomi fatti per la gestione del Museo F.M.P., rispondono alle suddette prerogative?

 

Sandro Morici

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