Arriva l’IMU sui terreni, stangata per le basse Madonie

Arriva l'IMU sui terreni, stangata per le basse Madonie

Nuova imposta da pagare entro il 26 gennaio.

 

Finisce l’era dell’esenzione totale dell’Imu sui terreni. Come riporta oggi Il Sole 24 Ore «l’esenzione IMU totale per i terreni è destinata a rimanere solo in 1.578 Comuni, invece dei 3.524 attuali: altri 2.568 saranno invece caratterizzati da un’esenzione parziale, limitata ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali».

 

Un cambio che parte già da quest’anno e che vedrà i proprietari di terreni obbligati a versare entro il 26 gennaio p.v. l’imposta imputabile all’intero 2014. La soluzione in fase di studio, dopo il rinvio della data inizialmente fissata e fortemente contestata (16 dicembre), sarebbe quella di versare entro il il 26 gennaio un conto “provvisorio”, da conguagliare poi il prossimo anno sulla base di parametri più precisi.

 

In sostanza la bozza di decreto preparata dal Ministero dell’Economia punta a rimodulare la disciplina Imu sui terreni: attualmente da questa lista sono esclusi tutti i proprietari di beni che si trovano nelle zone classificate come “montane” dall’Istat.

 

Accantonato questo sitema nasceranno tre fasce, sulla base dell’altitudine di ogni singolo Comune, mentre l’esenzione totale per i terreni sarebbe destinata a rimanere in vigore solo nei Comuni con altitudine superiore ai 600 metri.

 

Coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali con proprietà nei Comuni con altitudine compresa fra 281 e 600 metri avranno a disposizione un bouns che comporterà una esenzione parziale i cui termini non sono ancora chiari.

 

Fuori da questi casi tutti i proprietari sarebbero chiamati a pagare l’imposta”.

 

La base imponibile della nuova IMU sui terreni si ottiene applicando al reddito dominicale risultante in catasto, rivalutato del 25%, un moltiplicatore pari a 135, che scende a 110 per i coltivatori diretti e gli IAP (imprenditori agricoli professionali), che hanno anche la franchigia.

 

Rimangono esenti i terreni a immutabile destinazione agro – silvo – pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.

 

Fonte: www.madoniepress.it

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