Attacco di Sel al presidente del Parco delle Madonie. Due sindaci ne chiedono le dimissioni

“La vicenda del direttore dell’Ente Parco delle Madonie rappresenta l’emblema di una gestione scellerata e clientelare del potere. Fanno bene i sindaci del comprensorio tra cui il primo cittadino di Castellana Sicula, Pino Di Martino, e quello di Isnello, Pino Mogavero, a fare la voce grossa e battere i pugni contro un nomina che mette in imbarazzo le istituzioni del comprensorio”.

 

Lo dichiara Erasmo Palazzotto, segretario regionale di Sinistra, ecologia e libertà.

 

“Angelo Pizzuto, da poco nominato direttore dell’Ente Parco delle Madonie – prosegue il coordinatore di Sel – ha sottolineato alla stampa che la sua fedina penale in Italia è immacolata, nonostante negli Stati Uniti abbia dovuto pagare più di 800 mila dollari al fisco per non finire in cella. In un contesto in cui tutti i partiti sbandierano il vessillo della trasparenza e si nascondono dietro a codici etici che non operano alcuna selezione, le cronache ci dimostrano come la questione morale nella nostra terra continui a essere ignorata quotidianamente. In più la carica di capo di gabinetto vicario che ricopre all’assessorato Ambiente e Territorio pone una questione di sovrapposizione di incarichi che va risolta nel più breve tempo possibile”.

 

Ancora, secondo Palazzotto, è preoccupante il silenzio della politica su questa vicenda: “Non si può lasciare agli amministratori locali – dice – il compito di governare un territorio su cui la politica fa scelte di comodo pre-elettorali. Per questo mi accodo all’appello dei sindaci e chiedo che il consiglio dell’Ente Parco delle Madonie si esprima tempestivamente su questa vicenda, intervenendo con i conseguenti provvedimenti. E ci auguriamo che il direttore voglia togliere i cittadini madoniti da questo imbarazzo rassegnando le proprie dimissioni”.

 

Alle parole del coordinatore regionale di Sel si associa il sindaco di Isnello, Pino Mogavero, che chiede le immediate dimissioni di Pizzuto e aggiunge: “Siamo stanchi di assistere alla continua mortificazione delle istituzioni. La situazione è talmente paradossale che non si capisce più se siamo nell’ufficio di gabinetto dell’assessore o all’Ente Parco delle Madonie”.

(lavoceweb.com)

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