Autostrada: tre giorni di sciopero dei casellanti
Da oggi domenica e per tre giorni sciopero dei casellanti del Cas, il consorzio delle autostrade siciliane.
A promuovere l’agitazione i sindacati Cub, Cisal e Ugl. «Dai dati aziendali – si legge in una nota – si registra un deficit di svariati milioni di euro ed emerge, con forte drammaticità, come il pedaggio pagato dagli utenti non venga utilizzato in maniera produttiva: ad esempio, le casse automatiche mal funzionanti si rivelano continuamente trappole per il malcapitato cliente, le colonnine sos sono regolarmente fuori uso impedendo tempestivi interventi in caso di incidente (frequenti), il manto stradale da terzo mondo che mette a repentaglio le vite di chi le percorre». I casellanti del Cas chiedono anche l’applicazione del contratto di lavoro per i dipendenti di autostrade private.
Il Cas definisce “illegittimo lo sciopero”. «L’ intento della protesta – si legge in una nota del consorzio – è la richiesta di adottare il contratto collettivo nazionale di lavoro delle Autostrade private. Ma il Cas è un ente pubblico non economico e si applica per legge il Ccrl. Un tavolo tecnico istituito a livello regionale ha verificato le tabelle di riclassificazione del personale che l’ente applicherà quanto prima. Il legittimo diritto di sciopero dei lavoratori non può perseguire e comportare azioni contro legge come appaiono le richieste del Cub Trasporti né rientra nella disponibilità del consiglio direttivo del consorzio modificare una legge che dispone l’applicazione del Ccrl.
È dunque evidente che lo sciopero dichiarato è strumentale e illegittimo perchè le richieste non potranno essere soddisfatte, certamente dannoso per l’Ente, inopportuno e fastidioso per gli utenti. In questo ultimo anno – infatti – è già stato compiuto il percorso relativo alla riclassificazione del personale del Cas al testo contrattuale regionale con il costante intervento dei sindacati della funzione pubblica e, pertanto, non risponde a vero quanto sostenuto dal Cub di una assenza di dialogo con le organizzazioni sindacali».
Fonte: www.cefalunews.net