Batteri nei rubinetti di Castelbuono. Un po’ di chiarezza

Quanto contenuto in questo breve articolo è frutto di un colloquio con un tecnico esperto della particolare problematica

Molto probabilmente sono l’Escherichia Coli, i Coliformi fecali e gli Enterococchi i batteri che hanno contaminato le acque della rete idrica, al punto da far scattare la segnalazione dell’ASP di Palermo e di conseguenza l’ordinanza sindacale di divieto.

Come segnalato nel documento dell’ASP, a risultare inquinati sono i serbatoi in entrata e in uscita di Pontesecco e Centomasi. Da ciò è facile concludere che Pontesecco è inquinato perchè collegato al serbatoio di Centomasi, quest’ultimo è alimentato dalla sorgente più a monte e ciò farebbe escludere che il problema sia dovuto semplicemente alla scarsa manutenzione dei due serbatoi in questione, semmai insufficiente potrebbe essere stato il trattamento di clorazione e disinfezione.

Sulle cause che hanno portato alla contaminazione delle acque non ci sono al momento notizie certe, ma molto probabilmente l’inquinamento è dovuto alla presenza, in prossimità della sorgente, di animali da pascolo o ancora più verosimilmente di branchi di cinghiali che infestano letteralmente la zona della sorgente Centomasi. A causare la contaminazione potrebbe aver influito anche il rapido scioglimento della neve caduta nelle settimane scorse, che ha trascinato con sé escrementi e detriti organici i quali hanno subito una filtrazione naturale tutt’altro che lenta ed efficiente verso le falde acquifere.

Al momento dunque si attendono chiarimenti da parte dell’Amministrazione. La principale precauzione per i cittadini è quella di non utilizzare l’acqua del rubinetto per scopi alimentari, ossia né per bere, né per preparare cibo. E’ bene tenere presente che la maggior parte dei batteri non sopravvive a temperature superiori ai 70°C e non resiste ai comuni disinfettanti domestici.

Infine, dubbi sono stati sollevati in merito all’eco fontana di piazza San Paolo, proprio perché alimentata dall’acqua della rete idrica. Fino a prova contraria l’impianto dovrebbe essere provvisto oltre che di filtri di un sistema debatterizzatore ai raggi UV, che elimina il 99.999% dell’eventuale carica batterica. Pare comunque che per motivi precauzionali l’ecofontana sia stata chiusa al pubblico (vedi foto)

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