Bilancio 2019, tagli e stangate ai danni delle tasche dei Castelbuonesi

Fotografia di un’Amministrazione ferma al palo

I numeri sono importanti e su questo non ci sono dubbi.

Avere a disposizione, quindi, del denaro da utilizzare è certamente fondamentale per la sussistenza e la valorizzazione di una Comunità.

Il punto è come spenderlo e, come, al contrario risparmiare per potere definire un Comune un ente virtuoso e lungimirante.

Ecco allora che, prima ancora di mettere mano all’ordinamento economico che rappresenta l’ossatura portante di un bilancio occorre premunirsi di un’anima o, per meglio dire, di un progetto di spesa equilibrato, congruo, possibile e misurato come un vero e proprio abito per quel corpo che deve indossarlo.

E il corpo, nella fattispecie è “il Nostro Paese”.

Il paese, che come dice qualcuno, tutto il mondo guarda.

E’ qui emergono subito alcune contraddizioni nel BILANCIO 2019 che noi oggi vogliamo sottoporre all’attenzione dei Castelbuonesi e soprattutto dei Castelbuonesi attenti e non distratti (per fortuna la maggior parte) che non si accontentano più del tira a campare o delle ovvietà amministrative che nascono come funghi dopo il primo acquazzone.

  • Vi ricordate la complessa vicenda della scuola di San Leonardo? Tutto fermo, ma non i pagamenti che invece, cosa ancora più grave, in forma transattiva sono stati concessi al direttore dei lavori, malgrado la diatriba con il Collaudatore.
  • Vi ricordate la tanto decantata risoluzione del progetto di recupero del teatro le Fontanelle? Fermo anche quello. Anzi no, aleggia un fantasma in giro: e cioè che l’auspicato e atteso Teatro possa essere convertito in un inatteso e non utile centro polifunzionale. Anche li, i pagamenti camminano i lavori no. Speriamo che l’attento e severo Comitato Cittadino,  nato proprio per dare voce ai questa esigenza, e che troverà in noi un serio interlocutore potrà  rimediare ad una visione amministrativa mediocre e disattenta.
  • Vi ricordate la vicenda dell’Ampliamento del Cimitero e del Taglio del Bosco utili iniziative per dare risposte e lavoro ai nostri cittadini, cadute ambedue nel dimenticatoio.
  • Vi ricordate la vicenda della capitozzatura che fatta fuori tempo decapitò nel vero senso della parola i monumentali frassini dell’area castellana? Anche li nessuno seppe mai dare spiegazioni scientifiche di una operazione tanto pesante quanto dannosa. Ma li non è tutto fermo anzi l’abbandono è progredito e quei poveri tronchi, non potendo sfogare di testa, sputano ramoscelli ovunque palesando la stessa confusione di chi ne ha commissionato la potatura. Che vergogna estetica.

      – E le frasche di Via Mazzini, Via Geraci, Madonna del Palmento, del cimitero della area circostante a Padre Pio ecc…tutte ancora sul posto. Dove sono nate, cresciute, prima verdi e adesso spaventosamente secche – abbrustolite da un sole cocente che anno dopo anno dimostra, a chi è capace di capirlo, quanto importante e prioritario sia diventato il fenomeno nella possibilità di catastrofici incendi, quanto tempo deve passare ancora perché ci si renda conto che prima ancora di spendere circa 1000 euro per fare arrivare a Castelbuono dei Vasi che un generoso Castelbuonese (che certamente merita la nostra gratitudine per il delicato gesto nei confronti del suo paese) si possono impiegare un paio di unità di personale per 4 – 5 giorni e rimuovere le frasche dai luoghi più sensibili? Magari per piazzare questi vasi in plastica in piazza margherita e poi invece fare i verbali ai cittadini per gli infissi in alluminio.

Oppure della volontà costante di far cassa

  • Disegnando posteggi blu ovunque non ha forse il sapore amaro di fare cassa?
  • Istituire la tassa di soggiorno è forse un regalo che facciamo a chi ci da il piacere di una visita o si vuole far cassa?
  • Oppure aumentare la sosta oraria a pagamento non ha il sapore amaro di voler far cassa?

Insomma “più tasse per tutti”! altro che come dicevano gli stessi consiglieri seduti nei banchi dell’attuale maggioranza prima, opposizione dopo e oggi su comode poltrone di assessori …dovevamo ridurre le imposte.

Infatti la volontà di far cassa e spennare i contribuenti si evince chiaramente dall’incremento in alcune voci forse di oltre il 100% rispetto al passato.

Ne sono un esempio:

– le “sanzioni amministrative violazioni codice stradale” passate da un importo di € 40.000 ad una previsione di € 80.000;

– i “proventi da parchimetri” passati da un importo di € 5.000 ad una previsione di € 35.000;

– l’introduzione inoltre dell’imposta di soggiorno dalla quale si prevede un incasso pari ad € 25.000.

– i “proventi dalla refezione scolastica” passati da un importo di € 82.000 ad una previsione di € 95.000;

– le “maggiori entrate connesse all’accertamento IMU” passate da un importo di € 217.500 ad una previsione di € 300.000;

– le “maggiori entrate connesse all’accertamento Tassa Rifiuti ” con una previsione di € 200.000;

Insomma un vero e proprio “rimpinguamento” delle tasche comunali…….ma a solo svantaggio dei contribuenti castelbuonesi.

Di contro sul lato degli investimenti nessuna politica di slancio effettivo, anzi spese “inutili” come quella per “Consulente esperto del Sindaco”, per il quale già l’anno scorso abbiamo speso € 14.220 e quest’anno prevediamo di spendere ulteriori € 7.110, o una “spesa per incarichi”  pari a € 56.000 e una contrazione invece di spese fondamentali quali quelle per la “refezione scolastica” che passa da € 78.500 ad € 68.000 ( e non si capisce come); o anche il “contributo per viaggio d’istruzione e attività parascolastiche” che passa da € 6.000 ad € 3.500;

o le riduzioni previste per l’“assistenza domiciliare agli anziani e disabili” con una spesa per il 2018 di € 55.187 ed una riduzione per il 2019 ad € 44.000, o “l’assistenza economica per famiglie bisognose” 4.000 per quest’anno e zero per i successivi, e per i “contributi ad associazioni che operano nel campo della solidarietà sociale e tutela della salute” con una spesa per il 2018 di € 12.000 ed un azzeramento previsto per il 2019, o la “promozione attività  turistica” del Paese dimezzata da € 149.400 ad € 68.900;

Una contrazione degli investimenti alle attività turistiche, come si evince dall’azzeramento del “contributo all’associazione pro-loco per lo sviluppo delle attività turistiche” magari pensando di farlo gravare sul Museo Civico e  dalla riduzione delle spese per attività turistiche.

Il paese che vorremmo dovrebbe svegliarsi un mattino sotto un’altra luce. Più pulito, più accogliente, più generoso di servizi essenziali, più partecipato, più sorridente ma soprattutto pieno di speranza e la speranza trova fondamento e ragioni d’essere nell’azione di chi amministra – quando le istituzioni non trovano, tra di loro, punti di contatto non si cresce e si rischia una sorta di Governo fai da te che quasi sempre prelude all’anarchia, infatti se la politica non comunica con la scuola, con la chiesa locale con le forze dell’ordine attraverso un dialogo franco e costruttivo non si cresce e, addirittura, si creano pericolosi conflitti.

Fermi dunque, un’Amministrazione Comunale ferma al palo di una inerzia comoda e di una politica sonnolente, fermi come la frana di Via Ernesto Forte, come l’indispensabile prolungamento di Via Papa Giovanni XXIII come…come…le lancette dell’orologio di Piazza Matteotti che da tempo sono la prova indiscussa dell’immobilismo dell’azione di Governo.

I Consiglieri Comunali Antonio Tumminello, Laura Cali, Cucco Giovanna e Simone Sottile

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