Bruciano ancora le Madonie e la Sicilia, con quale impatto sul futuro?

(Di Alfredo Geraci) – Ancora una volta assistiamo impotenti ad immagini raccapriccianti, scene di devastazione che rabbrividiscono, case, terreni ed intere attività produttive andati in fumo.

Osservando la mappa dei comuni interessati da incendi del 2021 ci si rende conto che oltre il 50% della Sicilia è andata letteralmente in fumo. Brucia ancora il polmone verde dell’isola già piegata dalla pandemia.

Nebrodi e Madonie martoriate dagli incendi che quest’anno non stanno risparmiando nemmeno i centri abitati, le attività agricole ed i boschi secolari. I danni per la vegetazione sono incalcolabili infatti si stima che serviranno oltre 30 anni per ripristinare lo stato dei luoghi.

Spesso dietro tutto ciò ci sono interessi mafiosi e speculativi, scarsa manutenzione, dotazione antincendio non sufficiente, ma l’attenzione e l’attività di controllo è massima con migliaia di uomini che ogni giorno rischiano la vita sui fronti delle fiamme.

Quest’anno è stato messo in campo uno spiegamento di forze mai visto prima con squadre provenienti da tutta Italia eppure, nonostante ciò, i criminali riescono ad avere ancora la meglio ma …con quale impatto sul nostro futuro? È ormai noto che il fenomeno dei cambiamenti climatici peraltro accelerato rispetto alle previsioni avrà il suo impatto devastante sulle nostre comunità già a partire da questo inverno.

La mancanza di copertura vegetale potrà provocare frane, smottamenti, colamenti di suolo, desertificazione, mancanza di acqua trattenuta nel terreno grazie alle radici, alluvioni, sterilizzazione del suolo, mancanza di pascoli; tutti fenomeni certamente ampliati dagli incendi.

Occorre allora invertire sin da subito la rotta, occorre che ognuno di noi faccia il massimo per evitare che un bene prezioso e vitale diventi demanio di distruzione di pochi irrispettosi, occorre proteggere la nostra comunità, occorre pulire ripetutamente i propri terreni, organizzare ronde di controllo ed avvistamento incendi sul proprio territorio, allertare tempestivamente il 1515; occorre salvare ORA la nostra terra, i nostri boschi per consegnare ai nostri figli un futuro dignitoso.

Anche ognuno di noi OGGI può fare molto di più per salvare le nostre terre, le nostre vite, il nostro pianeta. Mettiamocela tutta per il nostro bene.

Dott Geol. Alfredo Geraci

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