Campofelice: il sindaco esce di scena per tornare alla libertà

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Con una lunga lettera indirizzata ai suoi concittadini Franco Vasta esce di scena e lascia la carica di sindaco di Campofelice di Roccella. Due i motivi che hanno portato a lasciare la poltrona più alta del Municipio. Il primo, quello a cui l’ex sindaco dedica più spazio nella sua missiva, riguarda il proprio Paese. «Ospita gente invidiosa, malvagia e senza scrupoli, gente pronta a vendere l’anima pur di ottenere qualcosa, pur di raggiungere i propri obiettivi, gente pronta a dire falsità, a calpestare valori quali l’amicizia, il rispetto per il prossimo, gente che non conosce valori come la solidarietà, la carità, la comprensione umana.

Gente senz’anima, vuota e dal cuore di pietra! Non commettete l’imprudenza di dare dei nomi a costoro, perché cadreste certamente in errore». Alla base delle dimissioni, quindi, ci sarebbero gli insulti, le falsità che gli sarebbero arrivate. «Alcune, frutto di una sorta d’invidia convulsiva che ha del patologico, altre, ugualmente pericolose, frutto di una strategia partorita da menti perverse che, lontani dal volere il benessere della comunità, pensano solo ed esclusivamente alle loro tasche e a soddisfare le loro bramosie di potere».

E nella sua lettera Vasta già immagina la reazione di queste persone alla notizia delle sue dimissioni. «Proveranno a dare le spiegazioni più disparate a questa mia scelta, proveranno a spargere il seme del dubbio, perché, aridi dentro, non hanno la nobiltà d’animo necessaria per capire quale grande sofferenza e quale travaglio ha interessato la mia coscienza». Gente che Vasta definisce con gli occhi serrati, l’animo avvolto dal buio delle tenebre, menti eccelse, avidi, di laute indennità.

La seconda motivazione è legata al suo lavoro. «Dal 15 febbraio – scrive – sono stato costretto a trasferirmi a Palermo per lavoro, ho colto l’unica possibilità di trasferimento permessa dalla norma attuale e ho richiesto, in contemporanea con un altro dipendente nostro concittadino, una mobilità per interscambio.

Non potevo più restare in aspettativa non retribuita, non era più possibile farlo». Nella sua lettera Vasta dice che questo suo nuovo status di lavoratore dipendente, «produce chiaramente un nocumento alla mia attività di Amministratore e, conseguentemente, pesa sulla mia produzione amministrativa, per cui la mia assenza di tre giorni la settimana dal mio posto di combattimento ha influito notevolmente sulla mia scelta».Che succederà adesso al Comune?Con le dimissioni di Vasta è scattato il gioco delle alleanze politiche in vista delle prossime elezioni che si dovrebbero tenere a maggio. Ad aprire la campagna elettorale è il Movimento cinque stelle che per bocca di Francesco Vaccaro fa sapere che «si devono staccare tutti i legami con il vecchio modo di far politica con alleanze spurie». Con molta probabilità ai nastri di partenza della nuova campagna elettorale potrebbe esserci Giuseppe Pedalino che nelle ultime elezioni ha conteso la poltrona di sindaco a Vasta.
(Cefalunews.info)

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