Casta di casa nostra: una considerazione di Pino Abbate

Ci sarei  passato sopra. Ciò avrebbe comportato ,però, assuefazione e dilatazione di comportamenti non proprio lodevoli.

Quest’anno, credo per la prima volta, l’organizzazione del Teatro Festival  ha deciso di chiudere le porte di accesso al luogo dove si svolgono le rappresentazioni teatrali a spettacolo iniziato.

Iniziativa lodevole , specie se accompagnata da maggior rispetto degli orari programmati.

Lodevoli non sono, però, certe deroghe. Così la sera del 10 agosto u.s. intorno alle 22 l’accesso al chiostro di San Francesco è chiuso ed il cartello che si vede nella foto allegata ne giustifica la chiusura.

Fuori della porta 4 potenziali spettatori speranzosi che di li a poco la porta si sarebbe potuta aprire, magari per l’uscita di qualche altro spettatore, e così poter entrare in silenzio e nel massimo rispetto dello spettacolo.

Dopo un minuto , infatti, la porta si apre ed un organizzatore, dispiaciuto, avverte, come da cartello esposto, che non è più possibile accedere perché lo spettacolo è iniziato.

Per tutti tranne che per uno perché nella sua qualifica di congiunto di un assessore già presente all’interno aveva libero accesso.  Gli altri a casa!

Barzelletta ?  No!!!   Ero uno dei tre.

Non è casta ? Non è cattivo uso del ruolo pubblico che si svolge ? Ma perché giustifichiamo sempre tutto e ci lamentiamo sempre solo al bar?

                                                                                                                             Pino Abbate

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