Castelbuono, aggressione verbale durante il processo. «Io vi ammazzo…»: da vittima di stupro a imputata per minacce

Castelbuono, l’aggressione verbale durante il processo: le due donne stavano smentendo le sue accuse

Una famiglia che vive di stenti, un padre che per garantire la luce in casa viene arrestato per furto di energia elettrica, una ragazzina di 14 anni che sarebbe stata stuprata da parte del datore di lavoro dei genitori. Si parlava di questo e di altro nel processo che vedeva sul banco degli imputati un imprenditore di 54 anni che all’epoca dei fatti gestiva un mobilificio a Castelbuono. Alla fine del dibattimento, però, il colpo di scena: due testi della difesa, madre e figlia, ammettevano di essere a conoscenza delle violenze sessuali subite dalla quattordicenne, però il loro racconto si differenziava su un punto cruciale a commettere gli abusi sarebbe stato il padre.

Una testimonianza che avrebbe accecato gli occhi della presunta vittima, la quale a fine udienza si sarebbe rivolta alla testimone più giovane minacciandola con queste parole: «Io ti ammazzo… hai capito? Ti ammazzo, devi morire, tanto t’ammazzo… hai sentito quello che ti ho detto? Io ti ammazzo!». Per queste parole il pm Guido Schininà l’ha citata a giudizio per il reato di minacce gravi. il processo inizierà il 15ottobre davanti l giudice di Termini Imerese, Rossella Celestri. A riportare la notizia Giuseppe Spallino sul Giornale di Sicilia.

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