Castelbuono, ancora polemiche sulla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti
Articolo tratto da MadoniePress.it
Il Movimento Andiamo Oltre racconta il suo incontro con il sindaco
Il Movimento Andiamo Oltre ha chiesto ed ottenuto dal Sindaco di Castelbuono di incontrare l’Amministrazione per ragionare sulla raccolta dei rifiuti.
“Abbiamo voluto che l’incontro fosse in una sede istituzionale perché crediamo fermamente che il rispetto dei ruoli sia una regola inalienabile: il ruolo di chi amministra, ma anche il ruolo di chi ha eletto chi amministra – ha detto Silvia Scerrino, presidente Andiamo Oltre – E se chi è amministrato fosse davvero rispettato, avremmo dovuto essere accolti dall’Assessore Marcello D’Anna, con delega ai Rifiuti Solidi Urbani, e dall’Avvocato Gianfranco Raimondi, amministratore unico della “Castelbuono ambiente srl”, neonata società in house per la raccolta dei rifiuti. L’Amministrazione, invece, ha ritenuto che le domande della cittadinanza sulla raccolta dei rifiuti venissero rivolte al Sindaco e all’Assessore Carmelo Mazzola, con delega all’Urbanistica e Tutela del Territorio, al Patrimonio Comunale, all’Edilizia Privata e Sanatoria Edilizia, alle Risorse Umane: difficile non vedere in questa scelta una precisa volontà di spostare il dialogo non solo su un piano poco tecnico, ma anche su una dimensione fumosamente politica, piuttosto che di assunzione di responsabilità”.
L’argomento è complesso e Andiamo oltre ha fatto tante domande al sindaco e all’assessore.
La società “Castelbuono Ambiente srl” non può essere iscritta all’”Albo dei Gestori Ambientali”, azione obbligatoria per legge, finchè non risponde ai requisiti richiesti dal Decreto 3 giugno 2014 , n. 120 . “Regolamento per la definizione delle attribuzioni e delle modalità di organizzazione dell’Albo nazionale dei gestori ambientali, dei requisiti tecnici e finanziari delle imprese e dei responsabili tecnici, dei termini e delle modalità di iscrizione e dei relativi diritti annuali.
Il Piano di Intervento della società “Castelbuono Ambiente srl” non è stato approvato da tutto il Consiglio Comunale: le opposizioni, infatti, si sono astenute credendo che la Giunta nei mesi successivi avrebbe consultato il Consiglio stesso al fine di apportare le necessarie modifiche e gli indispensabili aggiustamenti di quegli aspetti che lo stesso Collegio dei Revisori dei Conti aveva sollevato: ma la Giunta non ha ritenuto necessario consultare nessuno, e dopo 6 mesi ha dato l’annuncio della costituzione della società in house, nonostante nel quadro economico generale del Piano di Intervento non vengono riportati i costi collegati al funzionamento della società stessa (costi generali di struttura, consulenze per gestioni paghe e adempimenti fiscali), né vengono riportati i costi esatti legati alla struttura consortile “Ssr Provincia Palermo Est”, né si specifica la quantità e la qualifica del personale addetto agli scopi statutari.
Sono state chieste notizie del piano operativo e finanziario della società, per comprendere la concreta organizzazione del servizio. Gli aspetti operativi e finanziari, infatti, sono elaborati sulla scorta del Piano di Intervento approvato dal Consiglio comunale, Piano che sarà alla base del contratto di servizio che dovrà essere stipulato dalla società e dal Comune: anche questa volta nessuna risposta.
Quanto è il compenso dichiarato per l’amministratore unico della società in house “Castelbuono Ambiente srl” contravviene ad una legge dello Stato. Anche se per questo tema, una risposta l’assessore Mazzola l’ha data: “Trovatelo voi un amministratore di società che si accontenti del 70% dell’indennità del Sindaco”. Ma è una risposta che impone un’altra domanda: come hanno fatto gli altri comuni che hanno rispettato le regole? Siamo sicuri che chi ha presentato il proprio curriculum per manifestare interesse a quell’incarico non si sarebbe accontentato di quanto prescritto per legge?
“Sul personale da impiegare, pensiamo sia un alibi l’affermazione di dover aspettare il decreto di trasferimento del personale dalla società di regolamentazione (SRR) – dice la Scerrino -, perché se si fosse voluto si sarebbe potuto attingere al medesimo bacino, con la forma del “distacco”. D’altra parte, la dotazione finanziaria della società “Castelbuono Ambiente srl” garantisce l’effettivo utilizzo di tutti gli operatori delle cooperative che fino ad oggi hanno svolto servizi di igiene ambientale? Il Sindaco, autoproclamatosi Caronte per questo traghettamento, dichiara pubblicamente che tutti gli operatori sono garantiti, ma solo a parole: quali provvedimenti sono stati formalmente adottati?
“Secondo noi – conclude la Scerrino -, tutta la vicenda sulla società in house “Castelbuono ambiente srl” andrebbe iscritta in una sola riflessione: l’elezione da parte dei cittadini a un ruolo amministrativo, non è un assegno in bianco, non è una delega muta e cieca, non si esaurisce nei circa 180 secondi del voto. La comunità di Castelbuono non deve permettere, né ora né domani, che chi detiene un potere di mera gestione trasformi il paese a propria immagine e somiglianza: se oggi soffriamo di una cattiva amministrazione non dobbiamo rimanere silenti”.
Su quanto lamentato a proposIto di ” assegno inbianco e delega muta e cieca ” sulla gestione dei rifiuti, consiglio vivamente all’autrice del post di farsi raccontare da un aderente ad …andiamo oltre… cosa è stato fatto in passato e del perché il servizio è stato usato per meri fini elettorali , a scapito dei cittadini che hanno solo “goduto” del lievitare della tassa per coprire i maggiori costi derivanti anche e sopratutto dalle Cooperative
Sarebbe da chiedere a silvia scerrino ultimo uscito dal cilindro del mago se ha un identikit del suo amministratore unico della Castelbuono ambiente srl.
Secondo voi a chi somiglierebbe? Due opzioni A, B.
Sicuramente né A né B, ma C.
Anzi, MC.
🙂
Se Silvia riesce ad uscire da un cilindro voglio provarci anche io con i miei 105 kg… Scusate la battuta ma credo sia doveroso ironizzare un po’… Anche perché certe battute possono essere anche di cattivo gusto! Specialmente quando vengono rivolte ad una signora. Conoscendo personalmente la Signora Scerrino credo che non sia sicuramente uscita da nessun cilindro, anzi forse lo porta in testa il cilindro insieme agli attributi nei pantaloni. Non capisco perché noi popolo contribuente non dovremmo porci delle domande. 1) Perché a rispondere alle domande della signora Scerrino non sono stati l’assessore D’anna è l’avvocato Raimondo? 2) perché dopo che il consiglio non avendo approvato il piano di intervento della società “Castelbuono e ambiente Srl” la giunta a distanza di sei mesi ha approvato il tutto ignorando l’indecisione del consiglio” (non è forse il consiglio eletto dal popolo la voce della comunità) 3) in parole povere quanto ci costerà questa nuova società … Quanto inciderà sulle finanze dei contribuenti… Non è un nostro diritto saperlo! 4) a tutela degli attuali dipendenti che garanzie sono state adottate, perché il mistero non può essere svelato.
Noi siamo il popolo, devono darci le giuste spiegazioni, perché purtroppo si continua a giocare con i sacrifici della gente! L’intento del movimento e della sua presidente era quello di tutelare e aprire gli occhi alla gente.
Concordo con chi dice che il bue da del cornuto all’asino, ma si va oltre se si da atto che ci sono cittadini che vogliono cambiare veramente e non ci sono solo quelli che si lasciano affascinare dal lato oscuro del potere o quelli che al potere ci vogliono tornare!
La verità è che il monopolio politico è mantenuto sempre dagli stessi, ma non per meriti loro ma per demeriti degli stessi cittadini che gli e lo consentono.
Colui che oggi accusa l’avversario di aver fatto politica di clientelismo oggi fa peggio, per assicurarsi una possibile vittoria! Ma la colpa è di chi è sceso e scende a patti con costoro.
Il vostro paesello oggi prende una piega buia nascosta dalla parvenza dell’interesse della collettività. Vi do un esempio concreto: Arrivando a Castelbuono ho notato un grosso cartellone pubblicitario che prima non credo fosse presente. Beh! Quello a mio avviso è il simbolo di un consumismo sfrenato che se da un lato, ha lo scopo di favorire il cliente in vantaggiosissime offerte, dall’altro induce ad un consumismo sfrenato che danneggia le piccole attività locali.
Poiché qualcuno mi deve spiegare come in una cittadina di poco meno 10.000 abitanti vi siano 3 supermercati (e si vocifera di un quarto). Ogni giorno siete di sicuro anche voi inondati di volantini su volantini di offerte che spingono ad un acquisto compulsivo di cose che il più delle volte non ci servono. Per alimentare una drogata economia del “vendere per vendere” in cui dipendenti sottoposti a turni e stipendi possibilmente discutibili, si combattono per avere più clienti e più profitto. Generando un incremento del superfluo e dell’inutile che diverrà rifiuto.
A tal proposito provate a far caso alla quantità di “rifiuti” che vi portate a casa ogni volta che andate a fare la spesa. Quanta plastica e carta oleosa (per esempio) vi portate via con voi. Rifiuti che non potranno essere differenziati! Rifiuti che finiranno in discarica! Quanto era bello (e quanto potrebbe esserlo ancora) acquistare nel negozietto sotto casa o dal carnezziere che ti mette la frutta o la carne nella carta del pane.
Castelbuono, quella del “il mondo ci guarda” oggi è diventata “Castelbuono il mondo ci invade”. Di certo sarò visto come il solito catastrofista, che pensa che la globalizzazione è una cosa negativa, che invece queste sono comodità, che così c’è più lavoro etc. etc.
Siete contenti così? Volete continuare a dare retta ai soliti politicanti, fate pure! Il futuro è vostro, ma anche dei vostri figli! Ricordatelo!
A castelbuono ci sono 3 supermercati con meno di 10000 abitanti ma in tutta Italia in altre realtà con meno abitanti ce ne sono anche di più. Da quando ci sono 3 supermercati i prezzi dei prodotti sono diminuiti notevolmente grazie anche alle offerte dei volanti consumistici che lei tanto denigra. Penso che l’interesse di un padre di famiglia sia quello di risparmiare in tempi di crisi e l’avvento della grande distribuzione ha dato una mano in questo. Certamente i negozietti stanno subendo i contraccolpi di tale situazione ma quando non c’erano i supermercati proprio i loro ci facevano pagare la frutta, la verdura, gli alimentari a prezzi più cari che a Capri o a Taormina. Oggi è sufficiente acquistare solo ciò che serve al prezzo più conveniente, altro che shopping compulsivo, questo è risparmio e ottimizzazione dell’economia familiare. Hai mai pensato a quanti giovani hanno finalmente trovato un lavoro grazie a queste strutture?
Per quanto riguarda i rifiuti è certamente vero che oggi, a causa delle normative sanitarie esistenti, gli imballi sono piuttosto voluminosi e quantitativamente rilevanti ma sarebbe anacronistico e soprattutto illegale l’utilizzo di confezioni non consone, si documenti meglio….
Se poi a Castelbuono non si fa la raccolta differenziata e tutto finisce in discarica di certo non può essere colpa degli esercenti che pagano già tributi altissimi ed assolutamente inadeguati per la loro immondizia.
Non può essere colpa dei negozianti se a Castelbuono abbiamo un numero elevatissimo di impiegati umani ed animali che fanno lievitare le spese e quindi il tributo in maniera esponenziale. Perchè non si comincia ad amministrare la res pubblica come una azienda mandando a casa i superflui ed i fannulloni? anche questo è risparmio
1) Vero i prezzi sono diminuiti a scapito (forse) della qualità! Visto che la maggior parte dei prodotti sono importati! io personalmente oltre a essere per i prodotti locali sono disposto anche a pagare qualcosa di più fidandomi di chi mi vende il prodotto e se soprattutto posso sostenere l’economia locale e non una multinazionale i cui introiti finiscono chissà dove. per non parlare di quelle multinazionali con sede all’estero di cui non pagano nemmeno le tasse in Italia.
2) Vogliamo fare un’analisi di ciò che ci viene proposto attraverso i famosi volantini che oltre a inquinare intasano le buche della posta. Lei farà di certo degli acquisti oculati tra le offerte, ma stia tranquillo che il suo acquisto è in ogni caso condizionato.
3) Sull’ottimizzazione dell’economia, tranne se lei non compra esclusivamente ciò che in offerta in tutti i vari supermercati, ciò che non è in offerta molto probabilmente nasconde un ricarico che garantirà il guadagno mancato dal prodotto in offerta (del quale magari la grande distribuzione punta nella quantità).
3) Sulle assunzioni guardi attentamente quanti sono stati i giovani assunti soprattutto grazie a “Garanzia Giovani” e riscontri se sono stati riconfermati dopo i benefici ricevuti. Inoltre sarei curioso di conoscere quanti sono a tempo indeterminato e con quale inquadratura economica e professionale e turni annessi.
4) Sugli imballaggi non so se ne è al corrente ma esistono anche i supermercati senza imballaggi (http://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/supermercati-senza-imballaggi-italia). Oltre che si dovrebbe ridiscutere a livello progettuale la riduzione degli imballaggi per ridurne l’apporto in discarica.
Sui costi che fanno lievitare le spese (e quindi i prezzi) credo che siano più i piccoli negozianti a subirli che le multinazionali.
Concordo con elettore, il movimento dovrebbe chiedersi oggi chi in passato è stato colpevole degli aumenti del costo del servizio, colpevole sopratutto per i motivi oggi a conoscenza di tutti.
Lei Mirco è un nuovo arrivato in paese come la signora col cilindro in testa e gli attributi lì dove si dice risiedano? O c’era anche ai tempi del famigerato ATO? Se era in paese anche allora dica come mai non ha avuto niente da eccepire riguardo a nomine, competenza, retribuzione dell’A.D. e all’incidenza dei costi di quel carrozzone sui poveri (solo quando siete all’opposizione) contribuenti. Se non c’era prego si informi e informi pure la signora di ciò che è accaduto in quegli anni, dopo di che spogliatevi di questa presunta verginità e di questa missione di classe politica a sostegno dei contribuenti che non avete perché durante il famigerato ventennio avete pensato solo a dare un reddito provvisorio a quattro del codazzo fregandovene di tutti. Ora trovare il pelo (o anche qualcosa di più, se vuole) nell’uovo quando si è all’opposizione è anche facile specialmente dopo avere fatto non tutto ma di tutto durante il periodo non breve in cui si sono avute le mani in pasta.
E dire che ci sarebbe un gruppo di cittadini che è arrivato prima e da anni dice le stesse cose senza poter essere attaccato su interessi pregressi. Peccato che questo gruppo non viene menzionato, nè supportato! Evidentemente in fondo i cittadini sono contenti delle stesse facce!
Guardi gentilissima signora Elena, il sottoscritto risiede nel comune di Castelbuono dal 1982. Ero presente ai tempi del famigerato ATO e le posso garantire che il sottoscritto non si ritiene per niente soddisfatto dell’operato della vecchia amministrazione. I diretti interessati lo sanno benissimo, sono sempre stato molto critico, Mario Cicero (faccio nomi e cognomi perchè lo abbiamo capito tutti a chi si riferiscono alcune allusioni) sa benissimo che non avrà mai il mio voto se non mi presenterà qualcosa di veramente concreto… aggiungo che il tempo delle parole è terminato anche per lui
Ma devo comunque dare a cesare quello che è di CESARE.
Sicuramente le vecchie amministrazioni hanno fatto degli sbagli, ma mai paragonabili a quelli della attuale amministrazione.
Lei può anche non concordare con il mio pensiero, lo accetto tranquillamente, cosi come di buon grado accetto ciò che lei scrive… Lo accetto democraticamente ma non lo condivido.
Se lei si ritiene soddisfatta dell’operato dell’attuale amministrazione comunale non posso che esserne felice, io personalmente non posso dire altrettanto… anzi ad onor del vero mi sento abbastanza deluso.
Mi permetta solo l’arroganza di poter asserire che non sono il solo ad essere deluso, altri cittadini di varie ideologie politiche sono delese dell’operato di coloro che dovevano portare una ventata di aria fresca al nostro paese!
Ora provvedendo a spogliarmi della mia presunta verginità posso dire a gran voce di non aver mai avuto le mani in pasta, posso gridare a gran voce di non aver mai fatto politica a Castelbuono, per la cronaca questo è il mio secondo intervento su questo portale che seguo da anni, ciò che il sottoscritto ha costruito nella sua vita iniziando dalla mia attività commerciale è frutto del mio sudore, nessuno scambio di favori nessuna elemosina politica, mai niente di niente.
Politicamente sono di sinistra, ma da sempre sostengo che per poter risollevare le sorti del nostro paese dobbiamo iniziare a mettere da parte le ideologie ed iniziare a pensare alla collettività. Si … perchè da sempre chi va al potere pensa unicamente alla propria crescita individuale e se ne sbatte altamente della comunità che gli ha permeso di raggiungere determinati tragurdi/poltrone.
Mi sono permesso di difendere l’operato della signora Scerrino, per un semplice motivo…le domande che sono state poste non sono provocatorie o minatorie, ma lecite e meritavano una risposta degna. Come cittadino e contribuente penso di avere il diritto di sapere come vengono spesi i miei soldi. In Italia per molti decenni non abbiamo mai posto domande a chi ci amministrava…lo sappiamo tutti dove siamo arrivati… ora c’è qualcuno che con arroganza o umiltà si è presa la briga di porre delle domande… non mi importa quale era lo scopo delle domande ma sicuramente mi interesserebbe avere delle risposte più concrete!
Per lei il mio desiderio di SAPERE può essere sbagliato … ma siamo in democrazia io accetto le sue critiche … di conseguenza ….
BUONA SERATA
Gentile signor Mirco,
guardi che condannare l’operato della precedente amministrazione non significa per niente essere a favore di questa. E non mi piace neanche mettermi dalla parte del meno peggio. Ci dovrebbe essere una terza via, ma al momento non esiste. Purtroppo.
Poi che certi appunti li faccia un libero cittadino come lei è un conto ed è anche legittimo, che li faccia un gruppo di persone che ha fatto non tutto ma di tutto quando è stato al potere è vergognoso. Quando dico spogliatevi ecc, non mi riferisco ovviamente al cittadino arrabbiato ma a quella parte politica abituata a ritenere comunque scandaloso l’operato degli altri e a sorvolare in ogni caso sul proprio.