Castelbuono, danni enormi e devastazione dovuti all’incendio divampato ieri. Reportage video
Un vero e proprio disastro quello accaduto ieri nel territorio compreso tra Castelbuono e San Mauro Castelverde, il fronte di fuoco che si è esteso per più di sei chilometri ha distrutto ettari di fascia mediterranea compresi svariati alberi di ulivo che la natura, solo dopo diversi secoli, aveva reso così belli.
Ma oltre al disastro ambientale, che ha toccato perfino una zona importantissima come le Gole del Tiberio, si contano anche i danni ai singoli.
Proprietari di poderi e terreni, che in alcuni casi hanno visto andare in fumo coltivazioni secolari, mezzi e attrezzature da lavoro, interi fabbricati o parti di essi.
La redazione di CastelbuonoLive si è recata questa mattina in uno dei luoghi colpiti dall’incendio per effettuare un piccolo reportage video. La zona delle riprese riguarda contrada Misericordia adiacente alla più conosciuta contrada Frassalerno.
Dalle immagini chiara emerge la devastazione, tuttavia vorremmo sottolineare che nel video viene ripresa solo una piccola area (piccola si fa per dire) devastata dall’incendio, che in realtà si è esteso ben oltre questi luoghi, coinvolgendo gran parte del territorio di Marcatogliastro spingendosi fino alle Gole del Tiberio ed oltre. Sotto è possibile visionare il video.
Chi ha appiccato il fuoco, chissà come si sentirà orgoglioso per aver creato questo “splendido panorama”.
Che delinquente!
Disastro naturale compiuto da esseri indegni di essere considerati uomini,hanno distrutto ciò che la natura ha creato e conservato per anni,colpa pure delle amministrazioni locali che non hanno proposto nei centri di progettazione misure agro ambientali di tutela del patrimonio silvoculturale del comprensorio.
Certo per i responsabili, le forze superiori hanno preparato un posto in prima fila dove si sa il biglietto costa molto di più.Lo spettacolo deve ancora cominciare ,i registi gli attori e tutto il personale è impegnato per fare un buon spettacolo .Sono certo che lo spettacolo sara di granlunga superiore alle vostre aspettative ,Responsabili lo spettacolo ci sarà e buona partecipazione .
Concordo con tutto quello che è stato scritto, anzì vorrei aggiungere un plauso, un ringraziamento a tutti coloro che hanno dato il massimo per fermare questa devastazione. Vorrei sottolineare pero’ un fatto che mi ha colpito: ieri si è visto qualcosa di tremendo, in due ore il fuoco ha coperto una zona molto vasta, il vento è stato il fattore principale, pero’ mi chiedo e Vi chiedo, i terreni privati fino a che punto vengono ripuliti dai proprietari perche’ e’ stata la “frasca” ha bruciare velocemente..giusto??
Hai ragione Antonio i terreni vanno tenuti puliti manon li controlla nessuno,la forestale che tanto va in giro dovrebbe controllare e obbligare i proprietari a tenere pulito invece non si capiscecosa fanno.comunque un complimento alla protezione civile l,unica che si e impegnata veramente!!!
L’ignoranza è il peggior nemico dell’uomo. Le bestie servono all’uomo per i suoi molteplici bisogni vitali e trovano rifugio nella natura e si nutrono di essa rispettando tempi, stagioni e sviluppo; l’uomo sa solo distruggere in un attimo quello che la natura impiega millenni e/o milioni di anni. Forse è meglio che colui che ha commesso alle ore 11.30 del 01/09/2014 questo orrendo misfatto accendendo il fuoco in contrada “Fiumara” di Castelbuono, incurandosi dei gravi danni che ha arrecato al patrimonio aziendale di migliaia di piccoli e medi proprietari dei terreni coltivati e non delle contrade Tortorello, Fiumara, Marcatogliastro, Mitarda, Misericordia, Tiberio e Milione dove migliaia e migliaia di olivi secolari sono stati carbonizzati in pochissime ore, distruggendo il patrimonio del soprassuolo e provocando un disastro ambientale di incalcolabile valore. Disastro ambientale non solo per la flora e fauna, ma dell’erosione e lisciviazione che, data la stagione delle piogge alle porte,provocherà irrimediabilmente e probabilmente alluvioni data la desertificazione dei torrenti che non potendo regimare le acque provocheranno ulteriore danno.Faccio un appello agli Amministratori di non perdere tempo con la richiesta di calamità naturali, ma di semplificare i permessi e le autorizzazioni,tovandoci in zone protette di Parco delle Madonie e ZPS per i lavori di ripristino del suolo, per la difesa dei torrenti, la manutenzione delle strade e dare delle piantine di olivo a chi le ha avute distrutte per ricreare il paesaggio e rivalutare il soprassuolo. Infine, chiunque Tu sia che hai provocato tale misfatto sappi che ti siamo con il fiato sul collo e che è meglio che cambi paese.
G. Piro