Castelbuono, Francesco Lena risarcito per ingiusta detenzione

Tre sentenze di assoluzione, nove giudici che hanno accertato la sua estraneità a condotte illecite, 1.352 giorni di calvario, dall’arresto alla pronuncia della Cassazione, di cui 23 in carcere e 492 ai domiciliari.

Sono i numeri che ha valutato la quinta sezione della Corte d’appello di Palermo per la «custodia ingiustamente sofferta» da Francesco Lena, il patron dell’azienda vitivinicola Abbazia Santa Anastasia di Castelbuono, che era stato arrestato il 10 giugno 2010 nell’operazione «Mafia e appalti», vicenda in cui è stato assolto in tutti i tre gradi di giudizio, tra l’altro con la formula più ampia e liberatoria, «per non avere commesso il fatto». La Corte gli ha riconosciuto una somma riparatoria per l’ingiusta detenzione pari a 53.285,90 euro. A riportare la notizia Giuseppe Spallino sul Giornale di Sicilia.

L’azienda è stata restituita a Francesco Lena dopo essere stata sequestrata dalla sezione Misure di prevenzione quando era presieduta da Silvana Saguto, la quale avrebbe invitato, secondo quanto si evince da una intercettazione, l’amministratore giudiziario a farla fallire con una operazione che lei stessa definiva «una truffetta». La sentenza sul dissequestro è stata impugnata dalla Procura di Palermo e il relativo procedimento non è stato ancora incardinato dalla Corte d’appello.

Iscriviti per seguire i commenti
Notificami

10 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
10
0
Cosa ne pensi? Commenta!x