Castelbuono: il giardinaggio per curare i disabili
L’orto visto come terapia per i disabili psichici. I pazienti della Comunità alloggio Sant’Anna, all’interno della fattoria sociale in contrada Sant’Elia, si occupano della semina, della raccolta dei frutti, del giardinaggio e della sistemazione dell’orto.
Mansioni in grado di stimolare l’olfatto, la vista, il tatto, l’udito e di sviluppare abilità e competenze. E’ l’obiettivo del progetto “Coltivare se stessi”, promosso dalla Comunità Alloggio gestita dalla cooperativa Humanitas in collaborazione con l’associazione Il Sorriso.
Secondo gli esperti, queste attività migliorerebbero la salute fisica e mentale dei pazienti stessi. Ma anche la motricità: seminare, potare, raccogliere i frutti e le altre attività a contatto con la natura incoraggiano il movimento favorendo anche il coordinamento occhi-mani-braccia. Assimilare il nome di alcune piante, apprendere nozioni spazio-temporale, ciclicità delle stagioni, sono tutte attività che potenziano la capacità di apprendimento e la sfera cognitiva.
Inoltre, l’inserimento in un gruppo di lavoro dove si insegue un intento comune e si svolge una attività assieme agli altri, condividendo spazi, strumenti, favorisce la socializzazione.
Il progetto ha avuto inizio il cinque giugno: gli operatori della fattoria hanno insegnato ai pazienti la procedura per seminare le piantine. A lavoro terminato, i ragazzi si sono recati nell’area destinata alla merenda dove hanno condiviso nuove emozioni e aspettative .
(Fonte: Giornale di Sicilia)