Castelbuono in Movimento: «avviare spazi di partecipazione democratica “sostitutiva” del Consiglio comunale»
Questa è una breve lettera ai Castelbuonesi.
Non criticate le scelte dei consiglieri dell’opposizione e non ironizzate per le giustificazioni date a tali scelte. Sono il contenuto voluto dal loro contenitore.
Non sforziamoci di ricercare le cause della crisi di credibilità dei consiglieri di opposizione : inibiscono il funzionamento dell’Istituzione non svolgendo le loro funzioni.
Non assistiamo inermi alla delegittimazione del Consiglio Comunale, ma assumiamo la consapevolezza dell’assoluta necessità di riaffermarne l’importanza e l’autorevolezza civica per la funzione che esso svolge nell’interesse pubblico.Non permettiamo che a causa delle scelte dei consiglieri dell’opposizione si generi un maggior disimpegno dei cittadini verso la politica.
La norma che impone al consigliere comunale di partecipare ai lavori consiliari non è semplicemente un’imposizione regolamentare, ma è una regola etica. E’ conseguenza dell’impegno assunto nel momento della proposizione della candidatura e nel successivo insediamento con l’accettazione della carica ed il giuramento.
Oggi è divenuto inutile additare chi viola tale regola, così com’è sconfortante tentare un confronto dialettico o sperare che chi presiede il Consiglio Comunale sia in grado di rivendicarne l’autorevolezza.Chiediamo a chi svolge le funzioni di amministratore di evitare che le scelte di chi impedisce il funzionamento del Consiglio Comunale possano disorientare i cittadini e finire per dissacrare sempre di più la vita politica ed istituzionale.
Chiediamo pertanto al Sindaco, agli Amministratori ed a tutte le Persone che con buona volontà ricoprono ruoli all’interno delle Istituzioni Comunali di offrire ai castelbuonesi spazi di partecipazione democratica “sostitutiva” del Consiglio Comunale; partecipazione democratica che oggi è compromessa per la scelta dei consiglieri di opposizione.
“Castelbuono in movimento”
e quindi chi c’è di fari? Io non ho capito
Cosa chiedete voi di offrire spazi di partecipazione democratica ” sostitutiva” del consiglio. Ma non lo capite che ormai è finita, che senso ha continuare così, abbiate un sussulto di dignità rendete un servizio al paese visto l’atteggiamento da me non condiviso assunto dalle opposizioni. Credetemi il paese ve ne sarà grato. A questo punto credo proprio che la parola debba ritornare ai cittadini e ciò in cuor vostro lo sapete benissimo anche voi
Qui si parla di”giuramenti”…di disciplina. ..Ma se i primi siete stati voi a saltare da una parte all ‘ altra…Mah non capisco..
Aspettate 3 anni e ricandidatevi democraticamente, nel frattèmpo fate opposizione in consiglio e svolgete le vostre attività lavorative, che la partecipazione non è un impiego.
Le opposizioni dovrebbero aspettare 3 anni, ricandidarsi democraticamente e nel frattèmpo fare opposizione in consiglio e svolgere le loro attività lavorative, che la partecipazione non è un impiego
Questa lettera cosi’ pacata mi sembra strana. Il clima e’ talmente avvelenato…
Partecipare ai lavori consiliari è un dovere morale e politico nei confronti dei propri elettori che li hanno eletti per essere rappresentati in consiglio comunale… è una questione di etica. ..si sono assunti l’impegno nel momento della loro candidatura e nel momento della loro elezione e del loro giuramento in Consiglio comunale. ..se non vogliono più lavorare (bene o male ) per la comunità che dovrebbero rappresentare..si dimettano e facciano spazio ad altri candidati non eletti ma con più senso civico e con più voglia di lavorare e di costruire.
Belle parole e ragionamento nobile destinato a rimanere parole… parole… seppur in linguaggio ricercato e non di immediata comprensibilità.
…. “o sperare che chi presiede il Consiglio Comunale sia in grado di rivendicarne l’autorevolezza”….. speranza vana, sino ad oggi, discorso iniziale a parte, sicuramente non si è dimostrata “super partes”. Del resto politicamente inesperta per ricoprire un ruolo così delicato e importante. Spero, comunque, per il bene dei castelbuonesi di sbagliarmi su questa mia valutazione guidata ed indirizzata dall’ex avversario politico.
caro signor addetto stampa , credo che Lei sia molto ingeneroso nell’attribuire tutte le colpe al PRESIDENTE ,votato a larga maggioranza . il problema sta nel fatto che la giunta deve fare un passo indietro e il presidente uno avanti .Da quello che leggo ciò non è avvenuto e forse non avverrà mai ..
Che la Giunta o per meglio dire il Sindaco debba fare un passo indietro è quello che chiedono le opposizioni, punto. Al Presidente del consiglio, nel post, non viene chiesto di fare alcun passo ne indietro ne avanti, ma semplicemente di svolgere le proprie funzioni all’interno del consesso che è stata chiamata a presiedere. Aggiungo, personalmente, nel ruolo che ricopre e non come facente parte dei gruppi consiliari di opposizione, richiamando i suoi colleghi consiglieri agli obblighi di chi si è candidato, ha chiesto ed ottenuto mandato di rappresentanza da una parte dell’elettorato ed è corretto che continui a svolgere le proprie funzioni, anche in disaccordo, all’opposizione, con varie forme di protesta democratica ma sempre all’interno del consesso e nel rispetto delle persone verso i quali hanno assunto un obbligo civico e morale. Personalmente ritengo che la forma di protesta intrapresa sia semplicemente vigliacca, un fuggire dalle proprie responsabilità, ma come hanno l’opportunità di decidere, per i numeri che hanno in consiglio, le linee politiche e rifuggono tale opportunità ???????? Ai posteri. ……..
veramente l’opposizione chiede , da tempo ,le dimissioni del sindaco , io invece parlo di collaborazione ,di senso di responsabilità ,di mediazione e di analisi condivisa .
Mi creda farebbe bene a tutti , nel momento di crisi l’unione fa la forza
Allora diciamo la stessa cosa, l’importante alla fine è capirsi. Speriamo che ..tutti…capiscano.
Continuo e correggo. Riparto da …valutazione….che non si faccia guidare dall’ex avversario politico e che agisca con la propria intelligenza conscia del ruolo che ricopre.