Castelbuono: Incontro-dibattito “La buona scuola” – interverrà Mila Spicola
All’Italia serve una buona scuola che sviluppi nei ragazzi la curiosità per il mondo e il pensiero critico. Che stimoli la loro creatività e li incoraggi a fare cose con le proprie mani nell’era digitale. Ci serve una buona scuola perché l’istruzione è l’unica soluzione strutturale alla disoccupazione, l’unica risposta alla nuova domanda di competenze espresse dai mutamenti economici e sociali.
Ciò che saremo in grado di fare sulla scuola nei prossimi anni determinerà il futuro di tutti noi più di una finanziaria, o di una spending review. Perché dare al Paese una Buona Scuola significa dotarlo di un meccanismo permanente di innovazione, sviluppo, e qualità della democrazia. Un meccanismo che si alimenta con l’energia di nuove generazioni di cittadini, istruiti e pronti a rifare l’Italia, cambiare l’Europa, affrontare il mondo. Per questo dobbiamo tornare a vivere l’istruzione e la formazione non come un capitolo di spesa della Pubblica Amministrazione, ma come un investimento di tutto il Paese su se stesso.
Come la leva più efficace per tornare a crescere. La scuola italiana ha le potenzialità per guidare questa rivoluzione. Per essere l’avanguardia, non la retrovia del Paese.
Ne parleremo domenica 21 settembre, alle ore 17.00, alla Sala delle Capriate (Badia) a Castelbuono con Mila Spicola, insegnante, scrittrice, vicesegretario regionale del PD, componente della Direzione Nazionale del Partito Democratico e da sempre impegnata, nel partito, per il miglioramento dei sistemi di istruzione.
Michele Di Donato
Segretario Circolo PD Castelbuono
il circolo più renziano del territorio nazionale e lunatico.
bravi, bravissimi.
bastrebbe abolire tutta la pletora di progetti e similia oltre che una regimentazione dell’autonomia scolastica che doveva portare al miglioramento ed ha invece sortito effetti diametralmente opposti con un appiattimento verso il basso che ormai ha contagiato anche l’università.
e poi un aggiornamento di programmi vecchi.
oggi gli studenti hanno risorse impensabili (basti pensare ai canali satellitari in lingua inglese e francese) quando quaranta anni fa la pronuncia dovevi migliorarla con musicassette o 33 giri.
ma paradossalmente sono più scarsi nell’apprendimento.
perchè? perchè hanno capito che a scuola studiare sodo è un optional
ben venga la nuova tecnologia, ma non basta un table per instillare sapere, se usato per il cazzeggio digitale, oltre al fatto che rischiamo una generazione di miopi più di quanto lo fummo noi studiando nei ’70 sui libri
Quanta demagogia, quante balle!
Cosa non si farebbe che per giustificare una riforma della scuola dal carattere tragicomico!
Qualcuno spieghi a renzi e degni seguaci che non siamo alla ruota della fortuna
ora divento io sottosegretario e risolvo tutti i problemi
soprattutto quello degli amici di cordata
Certo che riuscire a fare polemiche del “menga” su una conferenza di servizio per gli operatori scolastici, significa essere veramente poveri di spirito oltreche di cervello.
Mi spieghi che caxxo centrano le cordate, qui?
Mapiffauri!