Castelbuono. La vasca di contrada Cassanisa non può essere utilizzata, manca l’autorizzazione

Castelbuono. La vasca di contrada Cassanisa non può essere utilizzata, manca l’autorizzazione. In stand by la proposta dei grillini per abbattere i costi dello smaltimento rifiuti

 

La vasca dell’ex discarica di Contrada Cassanisa non può essere utilizzata, poiché priva dell’adeguamento previsto in una norma del 2003 e dell’autorizzazione degli organi preposti. Questa la risposta al sindaco di Castelbuono Antonio Tumminello del responsabile comunale del III Settore l’ingegnere Santi Sottile.

La questione dello smaltimento dei rifiuti e della chiusura del centro di compostaggio era stata sollevata ad inizio anno dai grillini castelbuonesi che, venuti a conoscenza delle difficoltà di smaltimento e della chiusura del centro di compostaggio avevano inviato al Sindaco e all’amministrazione una lettera (5 gennaio 2015) proponendo una soluzione al problema.

La proposta grillina prevedeva di accogliere i rifiuti indifferenziati cittadini per almeno due anni e di risparmiare oltre 250 mila euro. Infatti, a causa della chiusura dell’impianto di compostaggio e le segnalazioni dello smaltimento in discarica della frazione umida, di vetro e di altri rifiuti in precedenza differenziati, il Comune di Castelbuono rischiava, oltre ad una mora per in non raggiungimento del 65% della Rd, anche un notevole aggravio del costo per lo smaltimento.

Una situazione assurda che si protraeva da circa 1 anno, nell’assoluto silenzio, che oltre a danneggiare Castelbuono, danneggiava tutti gli altri comuni dell’Ato Palermo 5.

Due settimane più tardi il sindaco Antonio Tumminello, con un comunicato stampa annunciava la riapertura dell’impianto di compostaggio e l’utilizzo della discarica di Castellana Sicula per la frazione del secco indifferenziato.

La soap opera a fine gennaio si è arricchita di una nuova puntata, difronte al silenzio del Sindaco sul danno fatto all’erario, i grillini sono ritornati all’attacco.

«Ci sembra che in realtà la nostra proposta sia stata semplicemente liquidata con sufficienza per via della sua provenienza. Noi ad ogni modo, siamo certi della fattibilità e delle opportunità sulla stessa». Nel frattempo Giampiero Trizzino, porta voce M5S e Presidente della Commissione Territorio e Ambiente alla Regione Sicilia ha chiesto un’audizione in merito in commissione.

I grillini hanno pure provveduto a rielaborare la loro proposta sull’utilizzo della vasca. «Tale vasca che ricordiamo essere di proprietà del Comune di Castelbuono (costruita verso la fine degli anni novanta con un costo di circa € 150.000,00)  fa parte dell’impianto di Compostaggio (attualmente gestito dalla “Società Ecologia e Ambiente”). Tale impianto, quando vi sarà il passaggio alla nuova gestione, sarà ovviamente di competenza delle Srr (Società per la Regolamentazione dei Rifiuti); per cui sarebbe problematico permettere al nostro comune l’utilizzo esclusivo della vasca, a discapito degli altri 54 comuni che faranno parte della Ssr. Alla luce di ciò, pertanto, l’ipotesi più plausibile e comunque economicamente vantaggiosa risulta essere quella di utilizzare il sito per accogliere i residui del processo finale del compost (sovvalli) dell’adiacente impianto di compostaggio, i quali normalmente si conferiscono in discarica. Stabilendo un accordo con il gestore dell’impianto, si potrebbe in ogni caso ottenere un risparmio sui mancati costi di conferimento di almeno circa € 195.000,00».

Ma nel frattempo giunge la nota con cui gli uffici comunali comunicano al Sindaco che la vasca in ampliamento dell’ex discarica di Contrada Cassanisa non può essere utilizzata, con la ricostruzione cronologica di quanto successo negli ultimi 11 anni. «Le opere di ampliamento della discarica furono autorizzate dal Prefetto di Palermo con nota del 3 febbraio 2004, la delibera della G.M. del 10 maggio 2004 approvava il progetto relativo ai lavori di ampliamento e sopraelevazione della discarica per i rifiuti solidi urbani.

Il 7 giugno 2005 il Comune trasmetteva al Prefetto e al Commissario delegato per l’emergenza rifiuti la copia degli elaborati inerenti le opere e richiedeva l’autorizzazioneall’esercizio della discarica nella parte ampliata. Il 20 ottobre 2005 veniva sottoscritto tra il Comune e la Società Ecologica e Ambiente Spa il contratto per la gestione dei servizi d’Igiene Urbana, con decorrenza a partire dal primo gennaio 2006. Successivamente in data 23 giugno 2006 veniva ulteriormente richiesta l’autorizzazione, in seguito agli incontri e agli adeguamenti richiesti e il 7 novembre 2006 veniva trasmesso il richiesto e necessario parere igienico sanitario. Nel frattempo era emersa la necessità di adeguare l’impianto in base ad alcuni dettami del D.Lvo 36/03. Da novembre 2006 nessuna nota documentale da parte degli Organi Competenti è stata più avanzata al comune di Castelbuono né alcuna autorizzazione, sebbene sollecitata».

Per utilizzare la vasca di Contrada Cassanisa occorrerebbe dunque adeguare l’impianto e completare l’iter burocratico – autorizzativo, rimasto in sospeso da novembre del 2006. Certamente, allo stato attuale non sarebbe possibile utilizzare il sito, ma la possibilità di riavviare l’iter, sembrerebbe lasciare spazio alla fattibilità della proposta del Movimento 5 Stelle.

(Fonte: Gandolfo Pepe – ilcaleidoscopio.info)

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