Castelbuono: ridotta del 90% la spesa per il Canile. Risparmiati € 115mila rispetto al 2017
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Una comunità si governa avendo cura dei diversi aspetti che si vivono nella stessa, dalla gestione delle Opere Pubbliche alla cura del Verde Pubblico con potatura, implementazione, concimazione di piante e di alberi, dalla gestione dei rifiuti alla sistemazione degli uffici, dove operano i dipendenti comunali, passando per il benessere degli animali. Tutto questo impegna giornalmente gli Amministratori Comunali per trovare le dovute soluzioni affinché l’Ente Comune possa erogare servizi e dare risposte a chi vuole vivere nella nostra comunità.
Un aspetto che è stato curato da questa Amministrazione Comunale, all’indomani dell’insediamento (giugno 2017), è stato quello di comprendere come rimettere in libertà i cani randagi, che erano stati ricoverati presso il canile comprensoriale di Isnello. Oltre a prendere in considerazione il benessere degli animali, i quali sicuramente vivono meglio con l’affetto di un proprietario, si sono attenzionati i costi che la comunità di Castelbuono sosteneva con il proprio bilancio. I dati sono: Anno 2016 sono stati spesi € 65.700 per una media di 45 cani ricoverati, Anno 2017 la spesa ammontava a € 129.526 per una media di 88 cani ricoverati, e per affidamento cani a privati di € 400, Anno 2018 la spesa è stata di € 64.381 per una media di 44 cani ricoverati più € 11.000 per contributo affidamento una-tantum. Nel 2018 però, con una serie di attività intraprese per l’affidamento dei cani, è stata fortemente ridotta la presenza dei randagi dentro il canile. Ad oggi fanno capo al Comune di Castelbuono soltanto 7 cani (2019).
Il Sindaco dichiara: “Tutto questo è stato possibile in quanto, come da nostra prassi amministrativa abbiamo coinvolto la comunità nella sua pluralità.
L’apporto dell’Associazione di volontari di Castelbuono “I Delfini”, è stata fondamentale nel gestire il fenomeno dei cani abbandonati e principalmente nel curare il benessere degli animali. A loro va il nostro grazie, al suo Presidente Mirco Francioso, così come va ringraziato il Corpo della Polizia Municipale che si è adoperato in ogni momento per affrontare questa criticità. Sentiamo il dovere di ringraziare pure le Guardie Eco-zoofile Nazionale di Castelbuono, ci sembra doveroso ringraziare pure i gestori del canile di Isnello per la professionalità che mettono nel curare gli animali ricoverati e per la collaborazione data al Comune di Castelbuono. Tutto ciò a dimostrazione del fatto che, quando si è capaci di programmare e di coinvolgere la comunità che opera scevra da posizioni polemiche strumentali, si possono raggiungere grandi risultati.
Ci dispiace per il coordinatore del movimento politico “Castelbuono in Comune” il quale ha affermato:-” Non c’è un’Amministrazione che sia idonea al governo del paese.” Sicuramente è distratto o, ancora una volta, legge quello che accade a Castelbuono in maniera superficiale e con spirito polemico. Noi sappiamo governare in questo modo, facendo risparmiare le casse del Comune e non relegando i cani randagi in un canile. Lui, come ex Vicesindaco, che ha governato fino al 2017 “ da cattolico progressista” non potevano sfuggirgli queste criticità. Sicuramente era impegnato a mantenere la poltrona di Assessore, in considerazione del fatto che in Consiglio Comunale , la maggioranza che sosteneva il gruppo politico che oggi il Dr. Leta rappresenta, si era ridotto solo a 4 Consiglieri Comunali. I referendum si fanno alla fine della Consiliatura e nel 2017, quelle elezioni sono state impietose. Il Dr. Leta non è diventato Consigliere Comunale ed il candidato sindaco che lui appoggiava ha perso le elezioni con 1.000 voti di differenza.” ( nei confronti del candidato del movimento dei “Democratici per Castelbuono).