Cefalù, incendia la casa e viene salvata dalla polizia

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Per uccidersi ha incendiato la casa. La polizia è arrivata appena in tempo ed è riuscita a salvare una donna di 43 anni di Cefalù che aveva scelto un modo strano per togliersi la vita: aveva bruciato suppellettili, televisore, mobili e si era distesa nuda sul letto ad aspettare la fine. E ci sarebbe riuscita se i vicini non avessero dato l’allarme.
Alla base del gesto disperato una crisi depressiva che aveva sopraffatto la donna per la recente scomparsa del padre e per la separazione dal marito. Quando sono entrati in casa forzando le imposte, i poliziotti del commissariato diretto da Manfredi Borsellino hanno trovato la donna nuda sul letto già priva di sensi con dei lacci stretti al collo e la foto del padre al fianco, a testimonianza di un legame d’affetto intenso e profondo. In giro è stato trovato anche un foglio in cui la donna aveva scritto che aveva deciso di farla finita. Espressioni confuse e piene di un dolore incontrollato. L’abitazione era piena di fumo. Proprio le esalazioni avevano allarmato i vicini che aveva chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
L’operazione di salvataggio è stata difficile per la presenza di anidride carbonica. Oltre agli agenti sono pure intervenuti i vigili del fuoco e un’ambulanza del 118 che poi ha condotto la donna al pronto soccorso del San Raffaele Giglio. Adesso la donna è fuori pericolo.
(Riccardo Gervasi – lavoceweb.com)
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