Chi ha dato l’ordine, la vigilia di Capodanno, di demolire la scuola?

(Riceviamo e pubblichiamo) – Un pesante interrogativo si addensa sulla politica castelbuonese e sulle pacate riflessioni dei cittadini: giorno 30 gennaio 2021, la vigilia di Capodanno, chi ha dato l’ordine perentorio di demolire la nostra scuola?

E’ un interrogativo inquietante, che merita una risposta sia dall’Amministrazione comunale, sia dal RUP, sia dal Direttore dei lavori, sia dal Responsabile della Sicurezza, sia dal Dirigente Scolastico, sia dal R.S.P.P. della scuola.

Da quell’azione, che a me piace definire “violenta” per le modalità ed i tempi con cui è stata posta in essere, senza apparente adozione di idonee misure di sicurezza, come si evince facilmente dai filmati televisivi, infatti, potrebbe scaturire, cari concittadini, la paralisi, totale o parziale, dell’attività didattica con la conseguente negazione del diritto allo studio dei nostri figli.

L’interrogativo è ancora più pressante ove si consideri che il Presidente del Consiglio, con saggezza e senso di responsabilità, giorno 29 dicembre 2021 aveva rassicurato i componenti del Comitato spontaneo che avrebbe sollecitato la sospensione dell’abbattimento della scuola, nelle more della convocazione di un Consiglio comunale straordinario tematico: “Interviene il Presidente del Consiglio il quale suggerisce che una possibile via da perseguire potrebbe essere quella di evitare la demolizione dell’edificio preesistente in considerazione del fatto che sullo stesso sono stati eseguiti diversi interventi strutturali e, non ultimo, di efficientamento energetico”.

Presidente del Consiglio unisciti a noi cittadini liberi pensanti, fermiamo questo scempio; sollecita in Consiglio la nomina di una Commissione d’inchiesta per accertare eventuali responsabilità.

Ma un altro interrogativo ancora più inquietante devo rivolgere a tutti i protagonisti, in negativo, di questa vicenda: chi ha chiesto ai Carabinieri la mattina del 31 dicembre 2021 di acquisire da insegnati ed alunni accorsi “spontaneamente” sul posto per fermare quell’azione scellerata, che sta distruggendo la nostra scuola, simbolo di eccellenza, i documenti di riconoscimento? Cittadini liberi pensanti trattati come fomentatori e considerati dal primo cittadino con disprezzo: “quei pochi insegnati”.

Mi sento in dovere di chiedere a tutti i protagonisti, in negativo, di pubblicare, affinché i cittadini possano liberamente formarsi il loro convincimento, i seguenti documenti:

1) copia della relazione tecnica presentata in sede di partecipazione all’Avviso pubblico nella quale sono descritte le ragioni di convenienza tecnico-economica legate alla realizzazione di un nuovo manufatto piuttosto che l’adeguamento sismico di quello esistente;

2) copia della certificazione relativa al livello di sicurezza statica ed antisismico della parte di edificio non sottoposto a demolizione, tenuto conto che il Sindaco in una intervista televisiva ha dichiarato che la struttura non sarebbe sicura e per questo sarebbe da demolire e ricostruire. In particolare, si chiede la certificazione di agibilità dell’edificio esistente aggiornata anche a seguito della demolizione parziale violenta dell’edificio;

3) gli studi e le prove effettuate sull’immobile per accertare che le sollecitazioni meccaniche prodotte dalla demolizione del c.d. “Corpo C” non abbiano pregiudicato la staticità della parte di edificio non demolita (corpi A e B) e che dovrà ospitare le lezioni fino alla fine dell’anno scolastico;

4) copia del D.U.V.R.I da cui risulta come verranno risolte le interferenze tra attività di cantiere ed attività didattica prevista, in termini di rumori, esalazioni di polveri sottili, scuotimenti dovuti alle trivellazioni, transito continuo di mezzi pesanti davanti alla scuola;

5) certificazione sull’accesso dei disabili, sulla esistenza di una doppia entrata, sul rispetto della normativa anti-covid;

6) tutti gli eventuali verbali redatti tra Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori e RUP, direzione dei lavori e R.S.P.P della scuola fino alla data odierna;

7) eventuale ordine di servizio per iniziare immediatamente i lavori di demolizione;

8) copia dell’intero progetto esecutivo dei lavori di demolizione ed edificazione del nuovo edificio al fine di potere verificare quali spazi didattici e culturali sono previsti e l’effettivo rispetto le Linee Guida sulla costruzione degli edifici scolastici pubblicate dal MIUR nel 2013;

9) copia di eventuali contratti di subappalto;

10) cronoprogramma dei lavori.

Concludo dicendo che questa incredibile situazione, provocata da scelte solitarie e miopi, che ancora oggi si perpetrano, dovrebbe fare riflettere l’attuale Amministrazione e, in un sussulto di onesta intellettuale, tanto cara al primo cittadino, valutare la presentazione di dimissioni immediate.

       Un cittadino

    Stefano Polizzotto

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