Chi ha intitolato la via Isnello ad Alfredo Cucco

Più volte negli ultimi tempi un sedicente COMPAGNO, sicuramente un comunista in purezza, ha recapitato alla redazione di CastelbuonoLive – di cui, com’è noto, faccio parte – commenti nei quali, in maniera pedestre, vorrebbe insinuare che io avrei proposto di intitolare una via al gerarca “fascista, razzista e antisemita” Alfredo Cucco. Insomma, uno al cospetto del quale Pietro Sapienza poteva essere benissimo scambiato per il maresciallo Zukov, eroe di Stalingrado.

In queste reiterate accuse – fatte con la classica tronfiezza di cui la stupidità trasversale al colore politico è fulcro – il sedicente COMPAGNO, che dimostra ampiamente di non sapere cosa stia dicendo, dichiara un indirizzo mail che riconduce al dott. Vincenzo Capuana, attivista del PD. Ora la cosa strana non è la prima e neanche la seconda. La cosa strana è che il dott. Vincenzo Capuana conferma che quell’indirizzo mail è il suo ma, stando alle sue dichiarazioni, il commento no. Quindi il nostro COMPAGNO – tutto maiuscolo, si capisce – avete capito cosa fa? Per indurre in errore il destinatario delle sue accuse, cerca di sviare – anzi di indirizzare – i sospetti su un altro, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona.  In due parole, commettendo il reato di sostituzione di persona. Non c’è che dire, bella persona, questo COMPAGNO. Marx e i padri del comunismo, che avevano predetto molte cose con larghissimo anticipo, mai e poi mai avrebbero potuto prevedere che le loro idee avrebbero dovute camminare con le gambe di gente del genere. E difatti è andata come è andata. A proposito del presunto reato di sostituzione di persona, essendo io il destinatario delle accuse e io la persona che si voleva indurre in errore nell’individuazione dell’autore del commento, ho invitato il dott. Vincenzo Capuana ad andare insieme in caserma per presentare un esposto relativo a questa anomalia neanche tanto pallida. A questa mia richiesta, il dott. Capuana, che pure dichiara di non essere l’autore di questi commenti, candidamente ha preferito non aderire.

Ma vediamo piuttosto perché il sedicente COMPAGNO – chiunque esso sia – , di fronte al quale anche un rivoluzionario come Bordiga si farebbe piccolo piccolo, parla senza sapere cosa dice, senza sottoporre le sue informazioni a verifica e, soprattutto, senza valutare se gliele hanno fornite di proposito per fargli giocare il ruolo dell’utile idiota. Il refrain dei suoi commenti è sempre “ma Genchi che dice ecc. è lo stesso Genchi che propose di intitolare la piazza san Paolo al gerarca fascista ecc. Alfredo Cucco?”. Il sedicente COMPAGNO ignora che per la via ad Alfredo Cucco non c’è, e non c’era già nel 2003, tempo per le proposte di intitolazione essendo stata già da tempo  intitolata. E’ successo esattamente trent’anni e tre mesi fa. E l’ha intitolata non chi scrive ma il consiglio comunale di Castelbuono nella seduta del 27 gennaio (quando si dice l’ironia della sorte) 1990. E l’ha intitolata alla quasi unanimità dei presenti col solo voto contrario di …. sarebbe il caso di farlo indovinare a COMPAGNO.

Allora: i missini, i democristiani, e quelli del movimento popolare, dal momento che la proposta veniva dalla loro parte, votarono a favore; i compagni del  PSI, con Romeo in testa – naturalmente – votarono a favore, i compagni del PCI – sedicente COMPAGNO – per non essere da meno, votarono anch’essi a favore. Ora, poiché queste cose ce le dobbiamo ricordare – come ha detto, non Togliatti, ma uno ancora più rilevante de Il Migliore – riportiamo alla soglia della memoria che il gruppo consiliare comunista al 27 gennaio 1990 era composto da: Michelangelo Di Napoli, Andrea Sottile, Martino Spallino, Mario Cicero, Mario Mazzola, Carmelo Mazzola. Quindi chi ha, NON proposto di intitolare ma, addirittura, VOTATO L’INTITOLAZIONE della via a Cucco è patente. E anche se il gruppo del PCI quella sera in consiglio non era al completo, la responsabilità politica ricade sull’intero gruppo consiliare. Perché, politicamente, in un gruppo come quello del PCI, dove si facevano regolarmente le pre-consiliari e c’era una certa disciplina interna in ordine ai deliberata, anche gli assenti, portavano e portano la responsabilità di quel voto. E non risulta che ci sia mai stato alcun aderente a quel partito che si sia mai dissociato né ufficialmente né ufficiosamente dalla posizione assunta dal gruppo consiliare su quel punto all’OdG. Ah!, chi voto contro? Solamente il consigliere Santino Cusimano del Gruppo Ambiente che poi sarebbe stato nei Verdi, quindi in Nuova Primavera, la defunta Nuova Primavera, come finemente la definisce il necroforo COMPAGNO il quale, a proposito di movimenti defunti a lui vicini, potrebbe allestire un corposo campionario.

La via individuata per essere intitolata a Cucco, ritornando al nostro discorso, ricadde sul primo tratto di via Isnello, dalla Rua Fera al ponte della Madonna del Palmento, per intenderci. Quindi sedicente e necroforo COMPAGNO adesso sai che fu deliberato, e non semplicemente proposto, di intitolare una via ad Alfredo Cucco, sai pure chi ha votato quella delibera e conosci anche gli estremi di quella delibera. Ti segnalo che il consiglio comunale può sempre deliberare per l’annullamento di questa intitolazione, pensaci, potresti segnalarlo a chi di competenza. Oggi, poi, con la maggioranza schiacciante che ha la compagine consiliare-amministrativa e mercé gli autorevoli antifascisti che si possono rintracciare al suo interno, dovrebbe essere una formalità annullare l’intitolazione della via ad Alfredo Cucco approvata anche con i voti favorevoli dei consiglieri del PCI. Sperando che non finisca come per il ritiro della cittadinanza onoraria a Mussolini.
Ottimo 25 aprile a tutti, Massimo Genchi

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