Collaudo statico edificio scolastico San Leonardo. Precisazioni del collaudatore Arch. Ivano Guarcello al Sindaco Mario Cicero

Alla luce del recente incontro del 18 settembre 2017 indetto dall’Amministrazione Comunale presso la sala delle Capriate della Badia dove si invitavano i genitori degli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado, a partecipare all’incontro informativo per discutere del servizio di refezione scolastica per l’A.S. 2017/2018 mi preme effettuare alcune importanti precisazioni in merito alle sorprendenti affermazioni del Sindaco Mario Cicero.

Al sottoscritto è stato affidato l’incarico del “Collaudo Statico e Tecnico Amministrativo Finale” relativo ai lavori di “Adeguamento e consolidamento statico per la messa in sicurezza dell’edificio scolastico San Leonardo”, dove vista la complessità e delicatezza del tema trattato mi sono avvalso della consulenza strutturale dell’Ing. Vincenzo Zerbo.
In particolare, come emerso durante l’incontro, il Collaudo statico dei suddetti lavori ha avuto esito negativo.
Prima di illustrare in modo semplice e chiaro le motivazioni squisitamente tecniche che hanno portato alla non collaudabilità dell’opera, dispiace constatare che il Sindaco, su un argomento così delicato quale la vulnerabilità sismica di un edificio scolastico, non abbia fatto alcun cenno durante l’incontro all’ipotesi che i lavori in questione siano affetti da un grave e sostanziale errore progettuale!!!

Dispiace constatare che il Sindaco di una città, perfettamente informato sul fatto che il problema della non collaudabilità sta proprio in questo errore progettuale, non assuma prioritariamente un atteggiamento prudente e cautelativo, visto che l’edificio è fruito principalmente da bambini.
Viceversa, durante l’incontro con i genitori il Sindaco ha cercato di rassicurare i presenti, ripetendo più volte che la “scuola è sicura, sicurissima, la più sicura del circondario”, senza alcun presupposto tecnico e basandosi evidentemente su una impressione a vista del tutto superficiale e imprudente.
Probabilmente anche la scuola crollata qualche giorno fa a Città del Messico in seguito ad un violento terremoto, in cui hanno perso la vita 32 bambini, sembrava sicurissima a vista prima dell’evento sismico.

Nell’incontro indetto dall’Amministrazione Comunale, e sottolineo la sottigliezza, “indetto per discutere del servizio di refezione scolastica” sono stati esposti, inoltre, dei concetti ingegneristici del tutto errati con l’aggravante dell’assenza di personale competente e qualificato al fine di potere fornire elementi tecnici e scientifici a supporto delle proprie tesi.
È doveroso dunque chiarire quanto segue:
Il progetto relativo ai lavori di “Adeguamento e consolidamento statico per la messa in sicurezza dell’edificio scolastico San Leonardo”, prevedeva in modo chiaro l’adeguamento sismico dell’edificio.

La categoria dell’adeguamento sismico di una struttura esistente (per lo più degli anni ’50 come il plesso San Leonardo) è una categoria molto delicata e impegnativa perché sostanzialmente presuppone che la struttura, al termine dei lavori di adeguamento, possa avere una sicurezza sismica comparabile a quella della stessa struttura costruita ex novo, e ciò per una durata in questo caso di almeno altri 50 anni dal termine dei lavori.
Appare chiaro anche ai non addetti ai lavori che il progetto si prefiggeva quindi un obiettivo molto elevato in termini prestazionali, anche alla luce delle notevoli dimensioni dell’edificio.
Diverso è il caso relativo agli interventi di “miglioramento”, per i quali è possibile aumentare la sicurezza strutturale esistente senza raggiungere i livelli di un adeguamento sismico.
Purtroppo, nel caso in questione, il sottoscritto unitamente al proprio consulente ha rilevato fin dalle prime operazioni di collaudo , gravi carenze sulle indagini strutturali in situ effettuate in sede di progettazione, gravi lacune nelle varie analisi strutturali ed una serie di errori progettuali decisivi ai fini dell’effettivo conseguimento dell’adeguamento sismico.
Di conseguenza si è ritenuto al termine di tutti gli accertamenti che i lavori non abbiano in alcun modo conseguito l’adeguamento sismico della costruzione, contrariamente a quanto asseverato dal Progettista.

Pertanto, emettere un Collaudo positivo avrebbe significato consegnare alla Comunità Castelbuonese una scuola con la falsa illusione che la stessa potesse definirsi sismicamente idonea come una nuova costruzione per almeno 50 anni, senza la necessità di altri interventi strutturali. UNA FOLLIA!!!
Al termine delle operazioni di collaudo, il sottoscritto ha quindi certificato di non poter collaudare l’opera relativamente alla categoria dell’adeguamento, segnalando pertanto che il vero livello di sicurezza della costruzione è ben inferiore rispetto a quello indicato dal Progettista.
Il sottoscritto, unitamente al suo Consulente, ha suggerito diverse volte all’Amministrazione Comunale e all’Ufficio tecnico la procedura per una possibile risoluzione del grave problema, ovvero prendere atto delle negligenze emerse nella progettazione (con ahimè tutte le conseguenze derivanti) e incaricare un esperto affinché verificasse se i lavori già realizzati avessero almeno conseguito un “miglioramento”, inteso come categoria di cui al p.to 8.4.2 del D. Min. 14.01.2008.
Ciò avrebbe consentito la conoscenza dell’effettivo livello di sicurezza statica e sismica della struttura ad oggi ma soprattutto, in caso di conseguito miglioramento, la possibilità di ottenere l’agibilità dell’edificio, pianificando al contempo i lavori da eseguire successivamente per conseguire un vero adeguamento.
Ma evidentemente questa soluzione non la si vuole prendere in considerazione.

Con riferimento poi ad una maldestra e grossolana soluzione del problema suggerita dall’Ufficio del Genio Civile di Palermo, cui ha fatto riferimento il Sindaco, si evidenzia che tale soluzione è stata comunque presa in esame dal sottoscritto ma subito scartata per motivi fin troppi lapalissiani. Eppure anche questa indicazione non è stata evidentemente recepita.
Viceversa si rileva come durante l’incontro con i genitori, il Sindaco ha lasciato intendere che l’esito negativo del collaudo era determinato dal fatto che il collaudatore, “che non era notoriamente un suo amico”, aveva una diversa interpretazione del progetto rispetto al progettista e che nonostante la disponibilità del progettista su suggerimento del Genio Civile di Palermo, che aveva indicato una possibile strada per cercare di trovare una possibile soluzione al problema nel cercare di classificare l’intervento come miglioramento sismico, si era trincerato sulla sua posizione.
Soluzione, che anche se verificata, non esime i soggetti interessati dall’aver realizzato qualcosa di diverso dalle finalità per cui il l’intervento è stato progettato, eseguito e finanziato e per cui il sottoscritto è stato chiamato per dare un giudizio lo ricordo ancora tecnico.

Adesso sorgono spontanee alcune riflessioni:
Il nostro Sindaco ha mai sentito parlare di deontologia professionale?
Il nostro Sindaco dimentica che l’esito di un collaudo, sia esso positivo o negativo, richiede verifiche tecniche e scientifiche il cui esito prescinde dall’ideologia politica, dall’amicizia o dalla simpatia/antipatia nei confronti dell’amministrazione in carica?
Il nostro Sindaco dimentica che durante il nostro ultimo incontro avvenuto alla presenza del RUP, il sottoscritto le aveva già illustrato con dati inconfutabili alla mano che trattasi chiaramente di un intervento di adeguamento e che dall’esame di tutti gli elaborati a corredo del progetto strutturale esecutivo nonché di quelli relativi alla successiva variante tecnica strutturale, emergevano incongruenze, relative proprio all’impostazione generale della progettazione strutturale e all’esito delle verifiche numeriche?
Il nostro Sindaco dimentica la destinazione d’uso dell’edificio, lo ricordo ancora scuola elementare, e la notevole rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso come numero di perdite di vite umane?

Il nostro Sindaco nel frattempo ha acquisito competenze e conoscenze tecniche scientifiche al punto da poter affermare con assoluta certezza quanto pubblicamente asserito anche in assenza della struttura tecnica comunale?
Infine, voglio rappresentare, a futura memoria del nostro Sindaco e di chi legge, che su questo appalto si sono succeduti prima del sottoscritto ben due collaudatori statici.
In particolar modo il secondo collaudatore in corso d’opera (Professionista peraltro molto noto in ambito strutturale/geotecnico) aveva già evidenziato e messo agli atti alcune rilevanti carenze nelle fasi di indagine conoscitiva della struttura e nella progettazione strutturale.
Lo stesso Collaudatore aveva poi illustrato un programma di indagini integrative ritenute “necessarie per asseverare e rivalutare le verifiche statiche del manufatto ai fini del progettato adeguamento delle strutture alla vigente normativa” e suggerimenti al Progettista per una rivisitazione del modello di calcolo.
Come mai il Sindaco ha ritenuto di non fare cenno a questo aspetto durante l’incontro con i genitori?
Alla luce di quanto sopra, il sottoscritto e il suo consulente si dichiarano disponibili a chiarire, qualora quanto scritto non basti, in seduta pubblica con i genitori degli alunni ed in presenza del Sindaco e dei tecnici che lui “reputa notoriamente suoi amici” quanto esposto e se c’è ne fosse ancora bisogno a ricordare che un collaudo statico è un atto unilaterale tecnico ed oggettivo che prescinde da qualsiasi considerazione politica.

Concludo con una considerazione: forse in quella sede sarebbe stato più opportuno da parte sua un “Grazie” in nome della comunità che rappresenta e non una serie di accuse gratuite sulla mancata volontà di trovare idonea soluzione per la fruibilità dell’opera, anteponendo altri interessi alla sicurezza pubblica degli alunni e del personale che utilizza la scuola.

Arch. Ivano Guarcello

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